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Fasce orarie Acea: cosa sono, perché permettono di risparmiare
di Ilaria Macchi | 18-02-2020 | News Gas e Luce, Notizie Acea[""]

Trend Casa Luce
85.92 €/Pulsee Luce RELAX Index
75.14 €/A2A Easy Luce
76.86 €/Luce Flex Web
77.11 €/Smart Casa Luce
81.78 €/IREN PREZZO FISSO LUCE VERDE
82.39 €/E.ON Luce4Blue
83.13 €/Pulsee Luce Limit.e
83.94 €/Smart Casa+ Luce
84.53 €/Edison World Luce
85.13 €/E.ON LuceVerde
85.36 €/A2A Easy Moving
90.61 €/IREN REVOLUTION LUCE VERDE VARIABILE
91.70 €/A2A Easy Moving Luce - Pacchetto SMALL
99.05 €/A2A Easy Moving Luce - Pacchetto MEDIUM
111.15 €/IREN EXTRA LARGE LUCE VERDE VARIABILE
119.57 €/IREN REVOLUTION LUCE VERDE VARIABILE 2023
122.68 €/IREN SMART CONTROL LUCE VERDE VARIABILE
125.62 €/A2A Easy Moving Luce - Pacchetto LARGE
139.75 €/ENEL FLEX
153.03 €/Conoscere quali siano le fasce orarie dell’energia di chi vive in casa rappresenta lo strumento migliore per risparmiare e Acea, al pari di altri fornitori, propone tariffe ad hoc per gli utenti per consentire a ognuno di fare la propria scelta. In linea di massima è bene tenere presente un principio importante: il costo dell’energia è più alto durante il giorno, mentre la sera, durante il weekend e in occasione delle giornate festive diventa più basso, indipendentemente dal tipo di operatore a cui si decide di aderire. È bene però ricordare che i costi tariffari non sono condizionati solamente dalle fasce orarie, ma anche dalla tipologia di contratto che viene stipulato e dalla potenza che viene erogata. Sulla base di questi elementi si capirà meglio quali siano i fattori che incidono sul costo in bolletta, oltre a ridurre le sorprese poco positive quando si esaminerà l’importo da pagare.
Sommario
Fasce orarie ACEA – Un sistema per poter risparmiare
L’utilizzo dell’energia è ovviamente fondamentale all’interno di ogni abitazione, ma a volte può bastare qualche piccola accortezza per provare a ridurre le spese e non incidere eccessivamente sul bilancio di ogni famiglia. A venire in aiuto degli utenti interviene il mercato libero, una misura che non è ancora entrata in vigore in via definitiva (il governo ha recentemente approvato una proroga), ma che è già disponibile nelle offerte proposte da tutti i fornitori attualmente presenti sul mercato. I vantaggi sono certamente importanti: non solo poter scegliere in modo consapevole l’azienda e il tipo di tariffa a cui potersi affidare, ma anche avere la garanzia di un prezzo bloccato per un determinato di tempo, senza più dover sottostare alle variazioni trimestrali previste dall’ARERA. E in caso di insoddisfazione nessun problema: il passaggio a un altro operatore potrà avvenire senza alcun onere a proprio carico né la necessità di comunicare l’intenzione di dare la disdetta.
Una situazione di questo tipo spinge però ad avere le idee chiare su quali siano le proprie esigenze e se ci siano abitudini consolidate nel consumo di energia. Darsi la risposta a questa domanda renderà più semplice poter ridurre le spese per la luce, oltre a diminuire il rischio di andare incontro a veri e propri salassi non appena ci si troverà la bolletta tra le mani.
L’energia elettrica ha infatti un prezzo differente a seconda del momento della giornata in cui questa viene utilizzata. Il principio a cui si deve sottostare è davvero semplice: il suo costo è superiore durante le ore del giorno, in virtù della maggiore richiesta da parte dei consumatori; produrre energia elettrica durante le ore di picco è più costoso. Durante la sera, il weekend e in occasione delle festività si può invece godere di importanti agevolazioni economiche on virtù del bisogno inferiore da parte degli utenti. La possibilità di consumare energia prodotta da fonti rinnovabili (molte offerte lo prevedono senza alcun sovrapprezzo) è comunque servita a ridurre le differenze tra le varie fasce.
È bene però tenere presente che la fascia oraria non è l’unico fattore che deve essere preso in considerazione. Altrettanto importanti nella composizione delle tariffe proposte sono la tipologia di contratto che viene stipulato e la potenza che viene erogata dal contatore.
Tariffa monoraria o bioraria – Quando sono più adatte
Ognuno di noi, complici gli impegni di lavoro o di studio che possono tenerci lontano da casa, finisce per avere abitudini che finiscono per essere consolidate e che ci fanno capire quali sono i momenti della giornata in cui abbiamo la maggiore necessità di energia. Questo aspetto può spingerci a capire quale sia il tipo di tariffa che si addica maggiormente alla situazione e che ci permetta di non spendere troppo per l’erogazione del servizio.
I tipi di tariffe a disposizione si dividono solitamente in due categorie: monoraria o bioraria.
La tariffa di tipo monorario prevede un unico costo per l’energia valido in tutto l’arco della giornata. Questa può essere una soluzione adeguata per chi ad esempio resta a casa per diverse ore della giornata (è il caso, ad esempio, delle casalinghe) o non ha particolari vincoli nell’utilizzo dell’energia. Non si rischia in questo modo di andare incontro ad alcun tipo di sovrapprezzo in alcune fasce orarie. Questa opzione è quindi la più semplice se si vogliono tenere monitorati i costi.
La tariffa di tipo biorario, invece, prevede prezzi differenti a seconda delle fasce scelte. Chi decide di aderirvi andrà incontro a un picco nei costi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 (detta anche F1, è quella che è considerata ora di punta), mentre si registra un calo in tutti gli altri orari. In quest’ultima categoria rientrano quelle che vengono denominate F2 e F3, ovvero:
- F2 (ore intermedie):da lunedì a venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00;
- F3 (ore fuori punta): da lunedì a sabato dalle ore 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00. La domenica e i festivi tutte le ore della giornata.
Questa soluzione è indicata quando si consuma maggiormente energia elettrica la sera, nei weekend e nei giorni festivi.
Costo fasce orarie F1 F2 f3 – Risparmiare è davvero possibile
Indipendentemente dal tipo di fornitore con cui si decide di sottoscrivere il contratto, il principio è lo stesso. La fascia più economica disponibile sul mercato è la F3. La F2 prevede invece una tariffa intermedi,a mentre la F1 è considerata la più cara.
Scegliere di adottare una tariffa di tipo biorario (o multiorario) può effettivamente consentire di ridurre le spese per la luce all’interno della propria abitazione. Questo però può avvenire a una condizione: fare il possibile per concentrare i consumi nelle ore serali e notturne. Per chi rientra a casa dopo gli impegni di lavoro o di studio riuscire nell’intento è più semplice, mentre può essere più difficile per chi sta a lungo tra le mura domestiche; la “tentazione” di sfruttare gli elettrodomestici, aspetto che incide non poco sui costi in bolletta, può essere forte.
ACEA ha predisposto diverse tariffe interessanti, sia nella versione monoraria sia in quella monoraria, per venire incontro alle necessità del maggior numero di persone. Aderire è davvero semplicissimo, ma con una accortezza: in genere sono necessari circa due mesi per il passaggio definitiva dal momento della richiesta di attivazione. Questo è però un “tempo tecnico” pevisto dalla normativa vigente affinhé possano essere eseguite anche alcune verifiche anche da parte di soggetti terzi (ad esempio il Distributore Locale), ma indispendabile per garantire un servizio ottimale. Anche in questo caso l’azienda non lascia solo il cliente, ma si impegna a informarlo tramite e-mail e SMS sullo stato di avanzamento della tua pratica.
Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili Confronta offerte LUCETariffe LUCE
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