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Arbitro assicurativo: chi è e cosa fa questa figura professionale
di Erika | 12-12-2018 | News Assicurazioni, News e Varie
È arrivato anche in Italia l’Arbitro assicurativo, una figura che si occuperà della risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di assicurazioni. L’Arbitro assicurativo si affiancherà all’Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) e all’Arbitro bancario e finanziario (ABF) competente sulle controversie di natura bancaria. Secondo un comunicato stampa dell’IVASS – l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – le assicurazioni operanti nel mercato italiano hanno ricevuto, soltanto nei primi sei mesi del 2018, un totale di 52.592 reclami. Il 47,8% di questi reclami – ossia quasi la metà – sono reclami contro le RC Auto. Considerando che i tempi medi per la risoluzione delle controversie tra consumatori e compagnie assicuratrici si aggira intorno agli 8 anni, possiamo immaginare i costi che una tale situazione ha comportato. Infatti, non esistendo una figura terza che potesse mediare e risolvere in via extragiudiziale i conflitti tra le due parti coinvolte – assicurati e assicurazioni – il ricorso alle vie giudiziarie è aumentato di anno in anno. L’effetto di questa situazione è stato un aumento senza controllo dei costi, tanto da parte dei consumatori, obbligati a pagare di tasca propria l’assistenza legale, quanto da parte delle compagnie assicuratrici, costrette ad alzare i propri tariffari, e delle istituzioni pubbliche che, con le loro risorse limitate, si sono trovate a gestire un volume di lavoro spropositato. Per far fronte a questa situazione il Governo italiano ha finalmente istituito – con il Decreto Legge del 21 maggio 2018 – la figura dell’Arbitro assicurativo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Sommario
L’Arbitro assicurativo: la direttiva europea
Come molte delle normative volte alla tutela dei consumatori, anche l’istituzione dell’Arbitro assicurativo in Italia arriva da una direttiva europea. Stiamo parlando della Direttiva UE 2016/97, nata con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei consumatori dell’Unione e di dotarli di migliori garanzie nei confronti delle assicurazioni. Nello specifico, l’art. 15 comma 1 della Direttiva dal titolo “Risoluzione stragiudiziale delle controversie” recita: “Gli Stati membri garantiscono che siano istituite, in conformità dei pertinenti atti legislativi dell’Unione e del diritto nazionale, procedure di reclamo e di risoluzione stragiudiziale delle controversie adeguate, efficaci, imparziali e indipendenti, per la risoluzione delle controversie insorte fra i clienti e i distributori di prodotti assicurativi aventi come oggetto i diritti e gli obblighi derivanti dalla presente direttiva, avvalendosi eventualmente di organi già esistenti. Gli Stati membri garantiscono che tali procedure siano applicate ai distributori di prodotti assicurativi nei confronti dei quali sono state avviate le procedure e che agli stessi si estenda la competenza del pertinente organo”.
L’Arbitro assicurativo: cosa cambierà in Italia
Da un punto di vista legislativo, il recepimento della Direttiva Europea da parte della legge italiana dovrà essere accompagnato da alcune modifiche al Codice del Consumo e al Codice delle Assicurazioni. Nello specifico, gli articoli 141 e 141-octies del Codice del Consumo dovranno essere aggiornati per inserire l’IVASS tra le autorità competenti in materia di metodi alternativi di risoluzione delle controversie. L’obiettivo è quello di offrire una soluzione rapida, semplice ed extragiudiziale per la conclusione delle controversie tra consumatori e imprese, in tal caso assicurazioni. Il Codice delle Assicurazioni dovrà dotarsi all’interno del Titolo XIII sulla “Trasparenza delle operazioni e protezione dell’assicurato” di un nuovo articolo, l’art. 187/ter dal titolo “Sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie”. Qui dovrà essere inserita nel dettaglio la procedura per la risoluzione extragiudiziale delle controversie tra assicurato e assicurazione. Da un punto di vista pratico in sostanza tutte le compagnie assicuratrici operanti nel mercato italiano e sottoposte alla vigilanza dell’IVASS, dovranno riconoscere la nuova figura dell’Arbitro assicurativo e aderire alla nuova procedura della risoluzione extragiudiziale delle controversie. L’Arbitro assicurativo verrà gestito dall’IVASS e avrà le stesse caratteristiche e le stesse funzioni che hanno attualmente l’ABF (Arbitro Bancario Finanziario)e l’ACF (Arbitro Controversie Finanziarie).
I vantaggi dell’Arbitro assicurativo
Come abbiamo anticipato all’inizio di questa guida, l’obiettivo principale dell’istituzione dell’Arbitro assicurativo è quello di ridurre i costi legati alle controversie legali tra assicurati e assicurazioni. L’introduzione di un sistema più snello ed efficace, la riduzione del ricorso alle vie legali, la diminuzione dei tempi della giustizia avranno effetti positivi non solo per i consumatori ma anche per le stesse compagnie assicuratrici.
Reclamo alla compagnia assicuratrice: come fare
In attesa che l’Arbitro assicurativo diventi operativo, come comportarsi nel caso in cui ci sia bisogno di presentare un reclamo alla propria compagnia assicuratrice? Se avete un reclamo da avanzare nei confronti della vostra assicurazione rivolgetevi all’Ufficio Reclami dell’assicurazione stessa, allegando tutta la documentazione necessaria. L’assicurazione deve rispondere al vostro reclamo entro 45 giorni. Se non lo fa o se la sua risposta è insoddisfacente, potete fare ricorso presso l’IVASS inviando all’istituto una copia del reclamo inviato e di tutta la documentazione che certifica la corrispondenza intercorsa tra voi e l’impresa assicuratrice. Il compito dell’IVASS sarà quello di risolvere la controversia tra le parti verificando il comportamento di entrambe le parti e chiedendo alla stessa assicurazione di fornire o di modificare la risposta al problema esposto dal consumatore. L’indagine dell’IVASS dovrà concludersi entro un periodo di tempo che varia tra i 90 e i 120 giorni. Qualora l’Istituto trovi delle inadempienze da parte dell’assicurazione, potrà avviare un procedimento sanzionatorio. La prassi per attivare un reclamo cambia in base all’importo contestato dall’assicurato. Se la somma richiesta è inferiore ai 15 mila euro, è necessario prima contattare un’associazione dei consumatori che cercherà di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti. Per somme superiori ai 15 mila euro, l’assicurato deve rivolgersi direttamente all’IVASS.
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