Assicurazione camper economica: risparmiare è possibile, ecco come

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L’organizzazione delle vacanze può variare a seconda dei gusti e delle esigenze di ognuno: c’è chi infatti preferisce dedicarsi a un periodo di totale relax con tutte le comodità possibili e puntare su un alloggio in albergo (magari con tutti i comfort) e chi invece preferisce darsi all’avventura e lasciarsi trasportare dalle sensazioni del momento. Chi rientra in quest’ultima categoria può decidere di evitare auto, aereo o altri mezzi di facile gestione, ma di dare spazio a qualcosa di differente. Prima di partire diventa però necessario puntare su un’assicurazione camper economica, idea valida soprattutto se si utilizzerà questo mezzo solo per un periodo di tempo piuttosto limitato.

Sommario

Il Codice della Strada obbliga, a norma di legge, a sottoscrivere una polizza assicurativa per tutti i veicoli a motore, non solo auto e moto, ma anche eventuali mezzi utilizzati per circolare anche solo saltuariamente, quale può essere ad esempio il camper, un veicolo sempre più apprezzato da parte di chi ama viaggiare senza troppi programmi e raggiungere località spesso anche distanti. L’accordo può essere stipulato con la compagnia che si preferisce avendo cura di valutare non solo il premio che si dovrà pagare, ma anche le tutele inserite. A volte, infatti, un costo decisamente basso può comprendere solo la responsabilità civile di base, mentre se si ha la necessità di sentirsi tutelati a 360° diventa necessario inserire ulteriori clausole.

I meno esperti possono pensare che assicurare un camper possa comportare, in virtù delle dimensioni e di quanto si può trasportare, una spesa piuttosto elevata. In realtà non è così, ma a condizione di prestare attenzione alla società a cui si decide di affidarsi. Spesso, infatti, se si stipula la convenzione con la stessa società che ci assiste per la macchina la convenienza sarà praticamente assente. Anzi, il rischio di pagare quasi quanto per un autocarro può essere più che concreto.

Per chi si trova in questa situazione ed è ancora indeciso è possibile puntare su compagnie specifiche nel settore che predispongono in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto in prossimità dell’estate, offerte ad hoc. Queste realtà solitamente considerano mezzi di questo tipo a basso rischio per la capacità di andare incontro a possibili incidenti, a condizione ovviamente di spostarsi con la massima cautela quando ci si mette al volante.

Anche in questo ambito, come accade solitamente per la polizza per la propria vettura, può essere utile sfruttare i vari servizi di comparazione disponibili online. Questi portali sono pensati proprio per mettere in evidenza le differenze tra una soluzione e l’altra e indirizzare quindi il cliente dubbioso nel modo migliore.

I fattori che vengono presi in considerazione per il calcolo del premio assicurativo sono gli stessi, ovvero la cilindrata del veicolo, i dati anagrafici del conducente, la sua storia assicurativa e la classe di merito. Ulteriori elementi che possono incidere sul costo sono i massimali previst per la franchigia, ossia l’importo minimo di un danno che resta a carico dell’assicurato, le eventuali clausole di esclusione, o le garanzie aggiunte alla polizza di Responsabilità Civile. In caso di insoddisfazione, grazie all’abolizione del tacito rinnovo si potrà cambiare senza particolari obblighi nè oneri non appena si è arrivati alla scadenza.

Per evitare di fare un salto nel buio, pur considerando le differenze tra una compagnia e l’altra, è utile comunque farsi un’idea dei costi che si dovranno sostenere.

Tra i fattori che finiscono per incidere sull’importo del premio ci sono il mezzo e la provincia. Se dovessimo fare una stima media si può arrivare intorno ai 400 euro all’anno. Il prezzo può lievitare leggermente e aggirarsi intorno ai 600 euro se si dovessero inserire le coperture per il furto e l’incendio, che possono essere raccomandabili soprattutto quando ci si ritroverà in un posto lontano da casa per diversi giorni.

A norma di legge dovrebbe essere presa in considerazione la classe di merito universale (la 14esima), quella che viene assegnata ai neopatentati o ha una storia di sinistri piuttosto importante alle spalle. Questo non deve comunque fare disperare: si tratta infatti di un elemento che non condiziona in modo così rilevante il preventivo, cosa che invece accade per un’auto (clicca qui di seguito se desideri maggiormente conoscere come influisce il sistema del bonus malus nell’RC auto).

L’assicurazione camper funziona, a livello generale, al pari della polizza auto. Anche in questo caso, infatti, è prevista a norma di legge una polizza Responsabilità Civile di base, ma l’intestatario ha poi la possibilità di arricchire la convenzione con una serie di garanzie accessorie a scelta. Queste fanno lievitare il costo da pagare, ma possono permettergli di viaggiare senza particolari preoccupazioni.

Ecco alcune di quelle che possono rivelarsi più utili:

Responsabilità Civile trasportati: la compagnia assicurativa risponde nel caso in cui il guidatore dovesse avere causato involontariamente danni in un sinistro alle persone che si trovavano a bordo con lui;

Rinuncia alla rivalsa: la compagnia può decidere di dover rinunciare alla rivalsa (clicca qui per sapere cosa si intende con azione di rivalsa) se chi è al volante viene sorpreso con la licenza scaduta (a condizione, comunque, che si proceda con il rinnovo entro sei mesi dal giorno in cui si è verificato l’incidente). Questa può valere anche se l’episodio è avvenuto con un mezzo che aveva un peso superiore a quello previsto dalla carta di circolazione;

Responsabilità Civile del camperista: chi la sottoscrive ha il diritto a un indennizzo nel caso in cui si verifichino danni prodotti a terzi quando il camper è fermo o in sosta.

A queste si possono poi aggiungere gli elementi che solitamente troviamo in una polizza auto quali furto e incendio, eventi naturali, cristalli, kasko, atti vandalici, tutela legale e assistenza stradale. L’accordo stipulato diventa così personalizzabile sulla base dei bisogni dell’intestatario.

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