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Assicurazione moto a km: cosa copre e come funziona
di Erika | 10-06-2020 | News Assicurazione Moto, News Assicurazioni[""]
L’assicurazione moto a km è la soluzione ideale per tutti coloro che utilizzano il veicolo a due ruote saltuariamente o per brevi distanze. Per queste persone, una polizza annuale costituirebbe un costo eccessivo. Perché pagare un premio assicurativo di 12 mesi quando ci si mette alla guida del mezzo soltanto nei mesi estivi? Oggi, grazie alla lungimiranza delle compagnie di assicurazione, che hanno creato formule assicurative ad hoc, chi usa la moto solo occasionalmente può optare per soluzioni più ottimali e vantaggiose. Ad esempio l’assicurazione sospendibile oppure, appunto, la polizza a km (detta anche a consumo). Se la prima è caratterizzata dalla possibilità di sospendere l’assicurazione per un periodo limitato di tempo, la seconda invece permette di pagare un importo che viene calcolato sul numero dei km percorsi. Nella guida che segue vedremo cosa è un’assicurazione moto a km, come funziona, cosa copre e a chi conviene stipularla.
Sommario
Assicurazione moto a km: come funziona?
Quando si stipula un’assicurazione moto a km, l’importo del premio viene suddiviso in due parti: una quota fissa e una variabile. La quota fissa andrà a coprire i costi della polizza annuale, mentre la quota variabile viene calcolata sul numero dei km percorsi dal veicolo. Per questo motivo l’assicurazione moto a km viene detta anche a consumo. Ovviamente il numero dei km coperti dalla polizza non è infinito, ma viene stabilita una soglia minima che generalmente è fissata tra i 5.000 e i 10.000 chilometri. Tale soglia non impedisce all’assicurato di superarla ma è chiaro che, a fronte di un numero maggiore di km percorsi, corrisponderà un importo più alto della quota variabile. Alla luce di queste caratteristiche, prima di scegliere una polizza moto a km, il nostro consiglio è quello di valutare sempre se l’importo dato dalla somma della quota variabile e della quota fissa costituisce un vero e proprio risparmio rispetto a una normale assicurazione moto.
Cosa copre la polizza moto a consumo?
Fatta eccezione per la quota variabile nell’importo del premio, l’assicurazione moto a km funziona esattamente come una normale polizza moto. Per quanto riguarda le coperture garantite, l’assicurazione moto a consumo copre i danni materiali e fisici a terzi causati:
- dalla circolazione del veicolo assicurato;
- dal rimorchio assicurato quando questo è sganciato dal veicolo;
- da rimorchi e carrelli appendice quando questi sono agganciati al mezzo assicurato;
- da operazioni di carico e scarico sulla vettura;
- ai trasportati durante la circolazione.
In merito agli importi del risarcimento, la compagnia di assicurazione rimborserà i danneggiati fino a un importo massimo stabilito dalla legge. Al momento attuale la normativa vigente ha stabilito un massimale minimo per sinistro di € 6.070.00 per i danni alla persona – indipendentemente dal numero delle persone coinvolte nel sinistro – e di € 1.220.000 per i danni alle cose.
Come vengono conteggiati i km nelle polizze moto a consumo?
La polizza moto a km rappresenta una soluzione davvero interessante per coloro che hanno la necessità di risparmiare. A una condizione però: non superare la soglia massima dei km stabiliti nel contratto che, come abbiamo detto, varia a seconda della compagnia di assicurazione. Ma come fanno le compagnie di assicurazione a sapere quanti km ha percorso l’assicurato? Per verificare il chilometraggio, le compagnie di assicurazione installano sulla moto un apposito dispositivo che ha il compito di registrare i km percorsi. Il dispositivo – che in sostanza è una scatola nera – rileva fondamentalmente due dati:
- il numero dei km percorsi;
- la localizzazione della moto.
Una condizione imprescindibile per stipulare una polizza moto a km è quindi l’installazione di questa scatola nera, un dispositivo satellitare mobile fornito di GPS in grado di registrare non solo i chilometri percorsi, ma anche accelerazioni; frenate e velocità. Un’altra funzione interessante del GPS, inoltre, è la possibilità di localizzare il mezzo, ovunque esso si trovi.
A chi conviene l’assicurazione moto a Km?
La polizza moto a consumo conviene soltanto se l’assicurato è certo di utilizzare il mezzo occasionalmente o per brevi distanze. Considerando che la maggior parte delle compagnie di assicurazione offre pacchetti da 5.000 o 10.000 km, per capire se stipulare un’assicurazione a consumo conviene davvero, basta calcolare il numero dei km percorsi al mese con la propria moto. Nel caso di un pacchetto da 5.000 km infatti occorrerà non percorrere più di 400 km al mese. Nel caso di un pacchetto da 10.000 km, i km al mese da fare saranno invece circa 800. Questa formula assicurativa, quindi, è consigliata in modo particolare a chi lascia la moto in garage per buona parte dell’anno. Per chi la usa soltanto nei mesi estivi o durante i fine settimana. Sicuramente non la consigliamo a coloro che la usano per recarsi a lavoro ogni giorno. Prima di scegliere una polizza moto a km, quindi, è bene valutare con attenzione le proprie abitudini di guida.
Cosa succede se supero i km previsti dal contratto?
Uno dei dubbi più frequenti riguarda le conseguenze per chi non rispetta la soglia massima del numero dei km da percorrere. Cosa succede se abbiamo stipulato una polizza a consumo e superiamo il tetto massimo dei km stabiliti dal contratto? Il nostro consiglio è quello di attenersi il più possibile entro i limiti di percorrenza, pena la perdita dei vantaggi economici dell’assicurazione moto a km. Per quanto riguarda le penalizzazioni, anche queste variano a seconda della compagnia di assicurazione con cui si è stipulata la polizza. Alcune compagnie possono applicare una penale per ogni km percorso in più. Altre cambiare la polizza a km in una polizza moto annuale e chiedere all’assicurato di pagare la differenza. È molto importante quindi fare attenzione a rimanere nei vincoli stabiliti dal contratto. Compito molto facile data la possibilità da parte dell’assicurato di verificare in ogni momento il numero dei km percorsi grazie all’installazione del dispositivo.
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