Assicurazioni Auto: riforma del risarcimento danni non patrimoniali, cosa cambia realmente

di | 18-01-2024 | News Assicurazioni, News Assicurazioni Auto

Il tema dei risarcimenti danni non patrimoniali derivanti da lesioni gravi per incidenti stradali è dibattuto da molto tempo. Sulla definizione dei criteri per la valutazione dei danni biologico e morale si sono scontrati associazioni dei consumatori, associazioni a difesa delle vittime della strada e gruppi assicurativi. Ora si è arrivati a uno schema di decreto che potrebbe portare a una rivoluzione nel settore dell'RC Auto, regolando la valutazione del danno secondo una tabella di riferimento.

Assicurazioni Auto: riforma del risarcimento danni non patrimoniali, cosa cambia realmente

In cosa consiste la tabella di risarcimento per il danno biologico

Il fulcro di questa riforma è l’introduzione di uno schema di valutazione delle menomazioni all’integrità psicofisica, compreso tra 10 e 100 punti di invalidità. Questo schema stabilirà i valori economici per ciascuna invalidità, sostituendo il sistema attuale, in cui i Tribunali del Paese, principalmente il Foro di Milano, determinano autonomamente tali valori in base al grado di invalidità e all’età della vittima.

Cosa cambia

La principale differenza rispetto alle tabelle di Milano risiede nell’uso di un moltiplicatore non proporzionale per calcolare l’incremento del valore economico in relazione all’invalidità percentuale. Inoltre, si separerà il danno non patrimoniale in due componenti: il danno biologico e il danno morale, quest’ultimo riferito alla sofferenza e al turbamento dell’animo. Tuttavia, l’uso del “moltiplicatore per danno morale” richiederà una rigorosa allegazione e prova.

La riforma

Questa riforma è stata attesa a lungo, soprattutto nel settore delle assicurazioni auto, con l’obiettivo di garantire alle vittime di incidenti stradali un adeguato risarcimento del danno non patrimoniale, riducendo al contempo i costi per le compagnie assicurative e mantenendo premi assicurativi accettabili per i consumatori. Il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che questa riforma è parte di un più ampio percorso di riforma strutturale nel settore assicurativo per garantire efficienza e sostenibilità.

Un altro obiettivo del governo è quello di contenere l’aumento dei prezzi delle polizze RC Auto. A tal proposito, il Garante per la sorveglianza dei prezzi ha convocato una Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi per analizzare le dinamiche dei costi dell’RC Auto, dato che, secondo l’osservatorio dell’Ivass, i prezzi medi sono aumentati del 7,1% tra novembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022.

Come funziona ora

Attualmente, la situazione vede l’esistenza di due tabelle di valori pecuniari per i risarcimenti, una a Milano e una a Roma. La Cassazione ha stabilito che debbano essere seguite le indicazioni del tribunale di Milano, stabilendo i valori pecuniari per ciascun punto di invalidità tra 10 e 100. La nuova Tabella unica nazionale potrebbe cambiare questa situazione, introducendo una diretta proporzionalità con il grado di invalidità e una proporzionalità inversa con l’età della vittima.

Chi ci guadagna?

Tuttavia, l’impatto concreto della Tabella unica sulle vittime rimane incerto. Gli esperti stanno valutando se i punti di invalidità nella Tabella unica porteranno a risarcimenti più alti rispetto a quelli attuali. Inoltre, la Tabella unica prevede tre gradi di danno morale (lieve, medio e pesante), e se prevarrà il grado lieve, i risarcimenti potrebbero essere inferiori rispetto agli attuali.

In sintesi, questa riforma rappresenta un passo importante nel sistema di risarcimento danni non patrimoniali per lesioni da incidenti stradali in Italia. Tuttavia, l’effettivo impatto sulla situazione attuale rimane da valutare, e l’approvazione definitiva del decreto del presidente della Repubblica è necessaria per attuare queste modifiche. La partita è ancora aperta, con la speranza che porti a un sistema più equo e sostenibile per tutte le parti coinvolte.

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