Acquisto auto e legge 104: cosa c’è da sapere

di | 06-03-2021 | News Noleggio

Agevolazioni per i disabili e l'auto. Tutto quello che c'è da sapere sulla Legge 104. Detrazioni Irpef, bollo, IVA e quant'altro...

Acquisto auto e legge 104: cosa c’è da sapere
Confronta

Quando in famiglia c’è un disabile, si può usufruire, giustamente, di tutta una serie di agevolazioni. La legge 104, è una di queste ed è la più importante in assoluto. E’ “legata” anche al mondo dell’auto, proprio perché si può usufruire di diverse agevolazioni, non solo per l’acquisto del mezzo, ma anche per la trasformazione dell’auto. Si aggiungono poi l’esenzione del bollo e molto altro ancora che andremo a vedere. Chiaramente, acquistando una automobile, si può poi avere accesso anche ai vari Ecobonus.

Sommario

Legge 104, chi ha “accesso”

La legge 104 inquadra i portatori di gravi handicap che devono ovviamente essere certificati, tramite un documento redatto dalla Commissione per l’accertamento dell’handicap presso l’ASL. Sono incluse nella legge 104:

  • persone con minorazione/i con ridotta autonomia personale correlata ad età, tale da richiedere assistenziale permanente, continuativa e/o globale nella sfera individuale o in quella di relazione gravi;
  • disabili con handicap grave derivante da patologie che determinano limitazione/i permanente della deambulazione;
  • disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

A chi spettano le detrazioni in caso di legge 104

Va da sé che le detrazioni inerenti ad una automobile con la 104, sono a disposizione del solo disabile. L’intestatario può poi essere anche un familiare, sempre a patto che l’auto sia a disposizione del disabile stesso. Le agevolazioni fiscali interessano:

  • detrazione Irpef del 19% sull’acquisto del nuovo;
  • IVA agevolata al 4%;
  • esenzione dal bollo auto;
  • Imposta sui passaggi di proprietà.

Legge 104: le auto interessate

Come già detto, le agevolazioni interessano le sole auto destinate al trasporto di persone. Si parla poi di un massimo nove posti (conducente compreso), le auto per il trasporto promiscuo, i mezzi con una massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate ed i mezzi con una massa a pieno carico non superiore a 4,5 tonnellate se a trazione elettrica od a batteria. A questi, vanno poi ad aggiungersi i veicoli specifici destinati al trasporto di determinate cose o di persone per trasporti in particolari condizioni, caratterizzati da speciali attrezzature. Nel calderone, possiamo inserire anche gli autocaravan, le motocarrozzette, i mezzi a tre ruote ed i motoveicoli, sempre specifici ed attrezzati.

Legge 104: cosa rientra nella detrazione IRPEF

Analizziamo ora la detrazione Irpef, che come detto è del 19%. Questa si applica sul costo sostenuto e deve essere calcolata su di una spesa massima di 18.075,99 euro. Se ne ha diritto, ovviamente, una sola volta a mezzo durante un quadriennio, a partire dalla data di prima immatricolazione. Si possono riavere le medesime agevolazioni entro il quadriennio solo ed esclusivamente se il mezzo sarà demolito, ergo cancellato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Se doveste subire un furto, la detrazione per la nuova auto, a patto che venga riacquistata entro il quadriennio, sarà al netto dell’eventuale rimborso assicurativo e comunque ricalcolata su di una spesa massima di 18.075,99 euro, la stessa sopraccitata.

Qualora non servisse un riadattamento del mezzo, la soglia di euro 18.075,99 varrà solo per il costo di acquisto del veicolo stesso. Andranno dunque escluse le spese necessarie agli eventuali interventi di adattamento. Se venderete l’auto, decadrà automaticamente l’agevolazione e se questo avverrà prima che siano trascorsi due anni dall’acquisto, dovrete una differenza tra l’imposta dovuta in assenza di agevolazioni e quella risultante dall’applicazione delle stesse. Attenzione però, poiché la cosa non si applica nel caso in cui si presentino differenti necessità legate all’handicap (qualora si ceda il mezzo o venga riadattato). Si ha poi diritto alla detrazione in caso di riparazione dell’auto solo entro i soliti quattro anni (non si applica a ordinare manutenzione ed esercizio). Il limite però, tra acquisto e manutenzione, resta sempre di 18.075,99 euro.

IVA agevolata al 4%

E’ regola che i portatori di handicap con la 104, paghino solo il 4% di IVA, a patto che la cilindrata arrivi fino a:

  • 2.000 cc per i benzina;
  • 2.800 cc per i diesel o ibrido;
  • potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.

La cosa vale poi anche per l’acquisto degli optional, così come per il costo di trasformazione del mezzo non adattato e già di proprietà anche se supera i sopraccitati limiti di cilindrata), le cessioni di strumenti ed infine gli accessori per l’adattamento. L’IVA al 4%, vale poi anche per le riparazioni degli adattamenti. Come per l’IRPEF, anche l’IVA ridotta, in caso di acquisto di veicoli, potrà essere applicata una sola volta nel corso di quattro anni. Anche in questo caso, in caso di vendita prima che siano trascorsi i due anni dall’acquisto, andrà versata la differenza fra l’imposta dovuta in assenza di agevolazioni (22%) e quella risultante dall’applicazione delle agevolazioni stesse (4%). La cosa non sarà da ritenersi valida, qualora il disabile si veda con caratteristiche mutate, che richiedano la sostituzione del mezzo stesso. In caso di eredità, l’erede potrà vendere il mezzo prima dei due anni, senza dover versare la differenza di imposta.

Bollo esente con la Legge 104

Ulteriore agevolazione è l’esenzione del bollo auto. Chiaramente, non si dovranno superare le cilindrate sopraccitate. Ha diritto all’esenzione sia l’intestatario disabile, sia il familiare legato (fisicamente a carico). Per ottenere l’esenzione, basterà recarsi presso un ufficio ACI. In caso il disabile abbia più veicoli, l’esenzione sarà applicata solo ad uno dei mezzi.

Disabile a carico: cosa c’è da sapere

Se la persona portatrice di handicap è un vostro famigliare? Il documento di spesa può essere intestato indifferentemente o alla persona che presenti le forme disabili, oppure al famigliare che lo ha a carico. C’è però altro da sapere. Per far sì che sia considerato “fiscalmente a carico”, il disabile dovrà avere un reddito complessivo annuo che non superiori 2.840,51 euro. Attenzione però, poiché per il raggiungimento di tale limite, non contano i redditi esenti (pensioni sociali, indennità, pensioni ed assegni erogati a: ciechi civili, sordi e invalidi civili). Nel caso in cui si superi la soglia di reddito le varie agevolazioni spetteranno al solo disabile.

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