Antifurto moto: tipologie e quale scegliere

di | 21-06-2020 | News Noleggio

Antifurto moto: tipologie e quale scegliere
Confronta

Prendete le chiavi della vostra moto o scooter che sia, il casco con l’attrezzatura e scendete in strada. La moto… non è più lì. Cercate di fare mente locale, magari non era parcheggiata proprio in quel punto. No, siete sicuri, era proprio vicino a quel palo, ma non c’è più. Vi avvicinate, dentro di vuoi un senso di vuoto. Vi guardate intorno, qualcuno l’ha rubata. Tutto questo si può evitare? Forse, sì, magari con un antifurto, possa essere meccanico o elettronico. Vediamo insieme come.

Sommario

Se hanno deciso di prenderla, c’è poco da fare

Partiamo dal presupposto che, se dei ladri hanno deciso di portarvi via la moto o lo scooter che sia, non c’è nulla da fare. Ai ladri serve solo organizzazione ed un po’ di tempo. Questo perché una due ruote pesa poco, quindi basta alzarla o sfruttare delle rotelle con un carrellino, per caricarla su un furgone. Ci si impiega un minuto e mezzo di orologio… Si può però far perdere tempo ai ladri, questo sì, grazie agli antifurti, possano essere meccanici o elettronici.

Antifurto “inclusi”

Solitamente quando acquistiamo un mezzo, ci sono già degli antifurti inclusi. Il primo, di cui è dotato un qualsiasi mezzo, è la chiave di avviamento. Senza questa, il mezzo non si avvia. Collegata ad essa, vi è sempre e comunque il bloccasterzo (meccanico, che blocca la forcella ad altezza dei cristi della forcella stessa) e l’immobilizer. In italiano è detto immobilizzatore, ed altro non è che un dispositivo elettronico di sicurezza che impedisce al motore di avviarsi. Chiaramente, con il suo chip, incluso nella chiave o nel telecomando (attraverso un transponder), tutto funziona correttamente.

L’antifurto moto meccanico

Aftermarket, possono essere acquistati gli antifurti di tipo meccanico, che sostanzialmente possono essere riassunti in: bloccadisco, catene e lucchetti. Il bloccadisco è sicuramente il prodotto più acquistato, perché ha un prezzo ragionevole, è piccolo e dunque può essere messo nel sottosella o nello zainetto. Si tratta sostanzialmente di un meccanismo che, tramite chiave o app del telefono, blocca un perno di acciaio (il diametro va dai 5 ai 13 mm) che impedisce la rotazione completa della ruota. Attenzione poi, poiché alcuni modelli di bloccadisco sono “allarmati”, ovvero sono associati ad un sistema di allarme acustico che solitamente varia dai 115 ai 130 dB. Si parte dai 15 euro per i più piccini e facili da scassinare, fino ad un massimo di 150 euro per gli allarmati.

Ci sono poi i lucchetti, piccoli anch’essi e che consentono di essere utilizzati esattamente come un bloccadisco, oppure possono essere messi alla corona. Un po’ come il disco, anche la corona deve poter girare. Bloccandola con il lucchetto, la ruota non può girare. Bisogna però considerare che la corona, è sporca di grasso, poiché sopra di questa “corre” la catena di trasmissione finale. Questa soluzione dunque, non è molto utilizzata. Come prezzi, si posizionano tra i 40 e gli 80 euro. Sia i bloccadisco che i lucchetti devono presentare serrature imperforabili da trapani. Devono poi essere impossibili da scassinare e resistenti agli agenti atmosferici.

Abbiamo infine le catene con lucchetto o bloccadisco. Sono scomode, poiché pesano e sono ingombranti, ma possono essere il miglior sistema di antifurto meccanico. Come e perché? Se assicurate la catena, chiusa con il bloccadisco o lucchetto, ad un palo, il mezzo non potrà essere alzato! Se poi il bloccadisco è anche allarmato, come si tocca il prodotto, suona. Gli anelli della catena, solitamente possono essere dai 10 mm in su. Chiaramente uno spessore maggiore, è più difficile da rompere, così come la forma, che può essere tonda od esagonale. Le catene devono essere non solo in acciaio, ma resistenti a torsioni e congelamento. Altro consiglio, è di far passare la catena intorno al telaio anziché alla ruota, poiché questa può essere smontata. Come prezzi, si parte da 30 euro per le più… facili, ai 250 euro per le catene dotate di bloccadisco/llucchetto allarmato.

L’antifurto moto elettronico

Altro antifurto è quello elettronico, che può essere installato ex-fabbrica od in un secondo momento. Questo tipo di antifurto serve a prevenire ancora meglio, poiché tendenzialmente come si tocca il mezzo, grazie ad un sensore. Quest’ultimo fa scattare la sirena, che grazie al rumore dovrebbe far scappare i ladri o comunque attirare l’attenzione dei passanti. L’unica cosa, questo tipo di tecnologie, non aiutano la batteria, poiché “assorbono” corrente. Ce n’è di ogni a livello di prezzi, ma solitamente ex-fabbrica costa tra i 250 ed i 450 euro.

Finiamo con l’antifurto satellitare. Questo è dotato di un sistema GPS interno e, di fatto, impossibile da estrarre, permette di identificare in tempo reale la posizione della moto. Sebbene più costoso degli altri, risulta essere il metodo più efficace in quanto permette l’immediato recupero del veicolo da parte delle Forze dell’Ordine.

Antifurto e assicurazione moto: conviene… sempre

Come accennato sopra, avere la sicurezza che non ci porteranno via la nostra amata al 100%, non c’è! Ecco perché è quasi d’obbligo una polizza antifurto, che potete tranquillamente aggiungere quando rinnovate o stipulate la polizza RC. Vi basterà chiedere al vostro assicuratore un preventivo.

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