Auto connesse 2024: top 5

di | 11-02-2024 | News Noleggio

Nel nostro futuro le auto saranno sempre più connesse tra loro e con altri dispositivi. Ecco com'è la situazione attuale

Auto connesse 2024: top 5
Confronta

Ad ogni pubblicità di un’auto, sentiamo le parole “auto connessa”. Cosa significa? In soldoni, parliamo di vetture in grado di comunicare con altri predeterminati oggetti. Inoltre, questa tecnologia consente al di controllare e gestire da remoto alcune funzioni. La “chiave” di accesso, solitamente è il nostro smartphone, da cui potremo vedere diverse informazioni. Pensiamo allo stato dell’auto (l’autonomia, etc…), dov’è ed alcuni dati tecnici. Una tecnologia poi, che consente di avvisare i servizi di emergenza in caso di incidente, così come di mettersi in contatto con l’officina per un guasto.

Sommario

Da o a L5

Nei mesi scorsi abbiamo anche parlato dei livelli di guida autonoma. In breve, se ne possono identificare sei, e vanno dallo 0 (L0). Lo 0 indica un veicolo controllato manualmente, mentre più si sale, più si parla di mezzo automatizzato. Al momento, in vendita ci si ferma al livello L3, poiché la tecnologia dei livelli L4 e L5 non è ancora ritenuta al 100% affidabile. Oggi è cosa abbastanza comune la tecnologia L2 e L3, dove i richiedono sempre controllo manuale, ma offrono funzioni automatizzate. Pensiamo al Cruise Control adattivo, al mantenimento della corsia (LKA), o alla frenata di emergenza, tanto per citare i più noti e famosi.

ADAS sempre più presenti

Insomma, la strada verso gli ADAS, ovvero i sistemi avanzati di assistenza alla guida, è tracciata da tempo. Parliamo dunque di tecnologie e sistemi che vanno ad aumentare la sicurezza dei conducenti e degli altri utenti della strada. Come? Grazie alla connessione, tramite le vari informazioni raccolte dai sensori presenti sul veicolo, il sistema avvisa il conducente sui vari pericoli. Tutto è per la sicurezza dunque, ma il fine è anche quello di aiutare e facilitare le cose. Pensiamo all’aiuto per un banale parcheggio, fino all’evitare eventuali ingorghi. I sensori di immagine basati su radar ed i sensori LiDAR (Light Detection and Ranging) fanno dunque veri e propri miracoli a bordo. Anche questo, è connessione.

Oltre a tutto questo, i sistemi riconoscono quando siamo stanchi alla guida, quando cambiamo corsia e non dovremmo. Insomma, ci aiutano, ma ricordiamo, non ci sostituiscono. Per i passeggeri a bordo poi, c’è la possibilità di vedere film in streaming, giocare online, e dunque far passare un viaggio più velocemente e con il massimo dei comfort.

Un futuro tecnologico

Certo, tanti ADAS, sempre più sofisticati, possono essere una vera e propria sfida. Di cosa parliamo? Di sfide tecniche di alto livello. Pensiamo alla disponibilità di banda, così come l’efficienza energetica, nonché le prestazioni dei sensori e l’affidabilità in primis. Parliamo dunque proprio di affidabilità e sicurezza. Vengono svolti dei test e ci sono delle certificazioni di sicurezza. Abbiamo dunque una elaborazione adattiva, particolare che risulta essere una componente critica della progettazione automobilistica e della sicurezza delle funzioni di guida automatizzata e degli ADAS.

Bene, l’hardware adattivo, si basa sul Field Programmable Gate Array (FPGA). Un passetto indietro: CPU E GPU non possono essere riprogrammate dopo l’installazione, mentre gli FPGA sì. Sono dunque dispositivi flessibili e che si evolvono con l’ambiente circostante. Le FPGA sono dunque dei sistemi evoluti, visto che come le GPU supportano l’elaborazione in parallelo (calcolano i compiti simultaneamente), anziché in sequenza come fa una normalissima CPU. Sono dunque veloci e consumano meno energia elettrica.

DAPD

Aggiungiamo un altra sigla: DAPD, acronimo di Data Aggregation through Processing and Distribution. Cosa significa? Che i mezzi con capacità di automazione evolute richiedono un silicio adattivo a bassa latenza, basso consumo e alta affidabilità per elaborare, distribuire e aggregare i dati dei sensori. Significa che grazie al mix di informazioni, questi sistemi sono in grado di anticipare alcune “fasi critiche”, come potrebbe essere un pericolo in arrivo. Inviati i dati alla sede centrale informatica del mezzo, questa prende delle decisioni al posto nostro. Un esempio su tutti? Davanti a noi attraversa un pedone all’ultimo: l’auto frena da sola. Tutto deve dunque seguire determinati standard di sicurezza. Pensiamo ad esempio alle certificazioni ISO262262 ASIL od ai test AEC-Q100.

Gli “standard”

Come accennato sopra, abbiamo due sigle importanti: i test AEC-Q100 e le certificazioni ISO262262 ASIL, entrambi dedicati al mondo dell’automotive. L’AEC-Q100 è uno standard industriale che serve per definire i requisiti per i prodotti elettronici destinati proprio alle applicazioni automobilistiche. Le certificazioni ISO262262 ASIL, invece, è uno standard internazionale di sicurezza funzionale per i veicoli stradali definito dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO).

Questi hanno poi delle “sottocategorie”. Proprio l’ISO262262 ASIL ha quattro livelli di certificazione: si parte da ASIL A per arrivare all’ASIL D, quindi dal più basso al più alto grado di pericolosità. Quando parliamo di ADAS dunque, questi devono rispettare una gamma di prodotti sviluppata da AMD. La serie AMD XA sono proprio quelli qualificati secondo le specifiche di test AEC-Q100 con certificazione completa ISO262262 ASIL di livello C.

In questo poi, il nostro viaggio verso la connessione totale, passa per l’AI. La continua evoluzione del mercato automobilistico verso la guida autonoma e al 100% automatizzata, porterà a sensori sempre più avanzati e controllori di dominio dotati di Machine Learning. L’Intelligenza Artificiale “lavorerà” tutti i dati in tempo reale. Quanto ai dispositivi logici programmabili (PLC) come i sopraccitati FPGA, saranno il “cervello” della nostra automobile.

Oggi, siamo ad un discreto livello, ma c’è ancora molto spazio per migliorare. Si stima un aumento delle prestazioni di ben due volte ogni due o tre anni per le tecnologie che già conosciamo abbastanza bene, quali l’infotainment, le CPU, le GPU ed i vari display grafici. Si utilizzeranno dei concetti di aggiornamento over-the-air (OTA), ovvero un processo di aggiornamento, patch o upgrade dei sistemi embedded. Il tutto, avverrà tramite una rete wireless potentissima.

Top5

E’ difficile poter stilare una classifica delle migliori auto connesse. Servirebbe un tecnico specializzato, persona che possa provare tutti i sistemi. Sicuramente vi possiamo dire che oggi, i migliori sono installati sulle auto del Gruppo Volkswagen, sulle Mercedes-Benz e sulle BMW.

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