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Auto elettrica usata: cosa controllare
di Fabio Caliendo | 04-02-2023 | News NoleggioState pensando di acquistare una automobile elettrica usata? Ecco qualche suggerimento utile alla vostra prossima auto!
Non smettiamo mai di ripeterlo. I veicoli elettrici (auto o moto che siano), stanno lentamente sostituendo quelli a combustione fossile. Va però detto: la loro complessità tecnologica, porta i prezzi d’acquisto a cifre decisamente più alte. A questo link trovate le migliori auto elettriche del 2022, ma avete mai pensato ad… un usato? Alcuni elementi, sono in comunque alle auto “normali”. Pensiamo all’usura delle gomme da controllare ad esempio, ma altri particolari sono completamente differenti! Cerchiamo dunque di darvi qualche dritta in merito, così da riuscire a capirci qualcosa in caso voleste vedere un usato, prima di sottoporlo alla visione di un tecnico specializzato.
Sommario
Utilizzo dell’auto
Una delle prime cose da considerare, è l’utilizzo dell’auto. Mettiamo subito le mani avanti: gli italiani, in media, percorrono circa 33 km al giorno. Un’auto elettrica sarebbe perfetta per questo utilizzo, poiché coprirebbe tranquillamente anche più di un giorno con una ricarica completa. Si andrebbero così a risparmiare diversi soldi. Naturalmente se dovremo percorre più km, sarà il caso di verificare l’eventuale disponibilità di colonnine di ricarica vicino al posto di lavoro. Quanto costa un pieno di energia? A questo link scoprirete il costo dell’operazione. In ogni caso, parliamo di importi decisamente inferiori rispetto a benzina, o peggio, diesel. Inoltre, i costi di manutenzione sono leggermente inferiori.
E’ poi il caso di valutare l’acquisto di una wallbox, Questo perché, soprattutto se avete un’auto piccina, vi risolverebbe il problema “dove ricaricare e come” la vostra auto. Un’auto piccina, diciamo sui 30 o 40 kWh ideale per gli spostamenti urbani, potrebbe essere la soluzione perfetta. Se chiaramente fate i pendolari, e percorrete oltre 150/200 km al giorno, l’elettrica non è ancora la soluzione ideale.
Batterie. Cosa controllare?
Le batterie, con il tempo e l’utilizzo si rovinano. Attenzione però, non parliamo di motore. Il propulsore elettrico, esattamente come quello a combustione, può durare diversi anni. Per le batterie però, non si può dire la stessa cosa. Sicuramente quindi riuscire a fare qualcosa di più di un giro dell’isolato, potrebbe aiutarvi a capire e vedere se il livello della carica scende troppo velocemente. Ricordatevi poi che le batterie sono sensibili alle condizioni esterne. Con il freddo, le prestazioni calano.
Autonomia: che dilemma…
Poco sopra, abbiamo parlato delle batterie. Sono loro le “colpevoli” dell’autonomia. Come venirne a capo dunque, soprattutto su un usato? Diciamo che farsi un’idea non è difficile, almeno basandosi sui parametri forniti da costruttori, sulle medie. Facciamo qualche esempio per capire. Una batteria da 24 kWh, offre un’autonomia tra gli 80 ed i 130 chilometri. Una da 40 kWh, garantisce sui 200, massimo 280 chilometri. Naturalmente i parametri da valutare sono molteplici. Pensiamo alla resistenza dell’aria del veicolo, allo stile di guida e molto altro ancora. Ci avete pensato che se guiderete contro vento… l’auto consumerà di più? Ancora, con temperature inferiori allo zero, la batteria fornirà un 30% di carica in meno! Accendete poi l’aria condizionata e lo stereo. Vedrete come l’autonomia scenderà ulteriormente…
Tutto questo dovrebbe farvi riflettere. Ecco perché, all’inizio del giro di prova, è il caso di verificare il livello di carica della batteria e soprattutto il numero di chilometri residui. Sul display del mezzo avrete questi dati da poter consultare. Tenete dunque d’occhio la cosa, ma valutate anche un ulteriore parametro. Le auto elettriche si ricaricano anche in frenata… Insomma l’avrete capito, da soli, la valutazione non è certo cosa facile.
Controllo delle condizioni tecniche
L’automobile elettrica è composta da molte meno parti. Tecnicamente è più semplice e ci sono meno parti soggette ad usura. In sostanza, il propulsore elettrico o va… o non va. Vale poi la regola del controllo delle condizioni generali, quindi pneumatici, freni e sospensioni. Per la parte elettrica, c’è gran poco da fare, se non affidarsi ai tagliandi effettuati o meno.
Vantaggi fiscali sull’usato?
Acquistando un’auto elettrica usata, ci sono dei vantaggi fiscali? Se l’auto usata, nulla da fare. I vantaggi considerevoli, nel campo della deducibilità auto, sono relativamente ai costi di esercizio. I costi delle auto aziendali sono in parte o del tutto deducibili, in base alla destinazione d’uso della vettura che può essere strumentale, promiscuo o personale. Parliamo di un cavillo naturalmente. La normativa a cui fare riferimento per determinare la deducibilità dei costi di ricarica delle auto elettriche aziendali è l’articolo 164 del TUIR (DPR 917/1986). Si intitola “Limiti di deduzione delle spese e degli altri componenti negativi relativi a taluni mezzi di trasporto a motore, utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni”, ed è inserito nel Capo I, Titolo III – Disposizioni comuni. La norma parla della possibilità di dedurre le spese per il 20%. Se il veicolo aziendale, per la maggior parte del periodo di riferimento d’imposta, e viene dato in uso promiscuo ai dipendenti dell’impresa, la deducibilità aumenta al 70%.
Auto elettrica usata: quanto mi costa?
Se state valutando un’auto elettrica, allora dovrete conoscere anche il prezzo dell’acquisto. Come ogni cosa ed oggetto, sono disponibili diverse categorie di prezzo. Una vecchia Nissan Leaf, del 2011, non costerà certo come una recente Tesla Model X o S. Attenzione soprattutto ad una cosa: chiedete se la batteria è inclusa nel prezzo. Guardiamo ad esempio la batteria della Renault Zoe. Può essere noleggiata a partire da 69 euro al mese. Ricordatevi, infine, che la vecchia batteria sarà sostituita solo se la sua capacità scenderà sotto il 75%.
Qual è il valore residuo dei veicoli?
Parliamo infine del valore residuo di un’auto elettrica. E’ molto difficile da determinare. Abbiamo parlato della Nissan Leaf del 2011. Dieci e passa anni fa, 200 km di autonomia erano tanti, oggi, 100 di più, sono la norma. Un’auto così “vecchia”, dunque, vale decisamente di meno. Come sempre poi, i prezzi vengono “fatti” dal commercio. Oggi, un’auto diesel, vale sicuramente meno usata rispetto a prima…
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