Auto d’epoca e storiche – La revisione: 4 cose da sapere

di | 16-05-2020 | News Noleggio

Auto d’epoca e storiche – La revisione: 4 cose da sapere
Confronta

Possedere un’auto storica o d’epoca, è qualcosa di meraviglioso. Perché? Perché si ha la possibilità di avere un mezzo unico, che ha fatto la storia. Se si acquista un’automobile del genere, c’è un motivo, spesso personale, perché magari ci ricorda qualcuno o una fase della nostra vita. Ecco perché, salirci a bordo, guidarla, toccarla, ci emoziona. Come tutte le auto però, sia le storiche che quelle d’epoca, devono essere sottoposte a revisione. Essendo… vecchie, queste “nonnette” in fase di revisione prevedono determinate regole specifiche. Vediamo insieme cosa c’è da sapere dunque.

Sommario

1- Auto storica e auto d’epoca: che differenza c’è?

Iniziamo con il capire se c’è e qual è la differenza tra un’auto storica ed una d’epoca. A fare luce sulla cosa, è l’articolo 60 del Codice della Strada. Le automobili storiche sono quelle dove è riconosciuta una rilevanza storica o collezionistica. Per essere definita un’auto storica, serve l’iscrizione ad un registro. Questo registro è quello dell’ASI, acronimo di Automobilclub Storico Italiano, che vi rilascerà un certificato di rilevanza. In Italia abbiamo poi anche altri registri: Italiano Alfa Romeo, Italiano Fiat e Storico Lancia.

Le seconde, ovvero le auto d’epoca, sono le automobili cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (ovvero PRA), poiché sono destinate alla conservazione in musei o locali pubblici e private. Parliamo di mezzi con oltre 30 anni di vita. Per questo tipo di vetture, la circolazione su strada pubbliche è permessa solo in determinate condizioni, ovvero: raduni, manifestazioni autorizzate, e con un permesso speciale.

2- Auto storica: quali sono i requisiti?

Per poter iscrivere una automobile ai registri, servono almeno 20 anni dalla data di costruzione o di prima immatricolazione. Naturalmente l’auto non deve aver subito modifiche; deve dunque essere originale, uguale a come quando è uscita dalla fabbrica. Tutto questo poi, ha dei vantaggi in termini di bollo auto e assicurazione RC. Questo perché sono previste delle agevolazioni.

3- La revisione per le auto storiche

Iniziamo dunque dalle auto storiche. Queste seguono le medesime regole valide per le “normali” automobili. La scadenza è biennale, quindi la revisione di un’auto storica va effettuata ogni due anni. Ci si può dunque recare presso una qualsiasi officina autorizzata o presso la sede provinciale della Motorizzazione Civile. I controlli eseguiti da queste sono i soliti. L’unica eccezione riguarda il controllo delle emissioni inquinanti; alcune auto storiche ne sono infatti esenti. Quali? Quelli la cui data di costruzione è antecedente al 4 agosto 1971 (dotati di motore ad accensione comandata) e gli autoveicoli la cui data di costruzione è antecedente al 1° gennaio 1980 (dotati di motore ad accensione spontanea). Per le automobili immatricolate prima del 1960 poi, la prova di frenata per la verifica del freno di servizio si effettua solo tramite prova statica.

4- La revisione per le auto d’epoca

Veniamo ora alle automobili d’epoca. Il collaudo tecnico per questa categoria, è obbligatorio ovviamente, e va eseguito ogni cinque anni. Attenzione però, perché se la revisione per le automobili storiche poteva essere effettuata solo ed esclusivamente presso la Motorizzazione Civile, dal 2018 le regole sono cambiate. La circolare ministeriale 4862/18 ha infatti cancellato tale obbligo, permettendo così di revisionare l’auto d’epoca anche nei centri autorizzati privati.

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