ECOtassa auto 2020: chi deve pagare e come si paga

di | 05-04-2020 | News Noleggio

ECOtassa auto 2020: chi deve pagare e come si paga
Confronta

Il Governo ha tutte le intenzioni di farci respirare aria pulita. O almeno… così vuole farcela passare. Sì perché con l’Ecotassa auto 2020, si è arrivati ad una estensione di quello che era un tributo introdotto nel 2019, entrato in vigore il 31 marzo 2019. Tutto per disincentivare da parte dei cittadini, l’acquisto di autovetture inquinanti, ovvero con delle emissioni di anidride carbonica, meglio conosciuti come CO2, superiori a 160 g/km. Se non saranno effettuate modifiche o proroghe, sappiate che la tassa rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2021. Mettetevi dunque l’anima in pace, e vediamo chi deve pagare e come.

Sommario

Sarà… ma intanto si vendono

Tutto questo dovrebbe scoraggiare gli utenti finali all’acquisto di vetture “inquinanti”. Fatto sta, che gli ultimi dati rilevati, parlano del contrario. I dati pubblicati da Unrae, l’associazione che raggruppa i produttori di auto esteri, ha visto per i primi nove mesi un aumento del 15% di immatricolazioni inerenti alle autovetture con emissioni di CO2 comprese tra i 161 ed i 175 g/km. Come se non bastasse, anche le altre categorie fanno segnare il segno +. Da quelle che vanno dai 176 e 200 g/km, fino a quelle di fascia compresa tra 201 e 250 g/km che hanno fatto registrare un aumento del 36,9%! Ancora, le più inquinanti, ovvero quelle che passano i 250 g/km di anidride carbonica, hanno fatto registrare un incremento del 10,4%. Insomma un buco nell’acqua…

ECOtassa auto 2020: chi deve pagare?

Iniziamo con il dare la risposta alle due domande del titolo. La prima è: chi deve pagare l’Ecotassa auto 2020? Tutti coloro che acquistano un’auto nuova (omologazione M1) con emissioni oltre i 160 g/km di CO2. Questo da oggi (ma come abbiamo visto è partito il 31 marzo 2019) al 31 marzo 2021. Chi non paga l’Ecotassa, è chi acquista una auto usata (o km zero che sia). Parliamo sempre e comunque di automobili già immatricolate in Italia, poiché se importate dall’estero al momento della registrazione nel Bel Paese sono soggette al pagamento dell’Ecotassa. Chiaramente, le autovetture soggette a questo tipo di tassa, sono quelle di grossa cilindrata e più potenti, ma non mancano casi di auto “piccole”, che inquinano come un SUV 3.0 di cilindrata. Pensiamo ad esempio alla Fiat Tipo 1.4 da 120 cavalli, la Fiat 500X, ma anche la Hyundai i30 o la piccolissima Suzuki Jimny.

ECOtassa auto 2020: quanto si deve pagare?

Diamo ora risposta alla seconda domanda relativa alla Ecotassa auto 2020: quanto si deve pagare? Sappiate che questa tassa è un’imposta proporzionale. Più l’auto inquina, superando i CO2, più si andrà a pagare! “Fortunatamente” la cosa è stata divisa in fasce, che ora andiamo a vedere. Le automobili con emissioni che partono da 161 fino ai 175 g/km di CO2, vedono un importo contenuto, ovvero di 1.100 euro. Salendo alle emissioni da 176 a 200 g/km di CO2, l’imposta sale a 1.600 euro. Dai 201 ai 250 grammi di CO2 si arrivano a toccare i 2.000 euro. Sopra i 250 grammi, si pagherà 2.500 euro, il massimo previsto dalla legge.

Come si paga? Intanto, il pagamento è “una tantum”, da effettuarsi al momento dell’immatricolazione. Questo deve essere effettuato da voi, ovvero dal proprietario, utilizzando un modello F24 “Versamenti con elementi identificativi” (F24 Elide). Bisogna così completarlo: inserire il codice tributo codice tributo “3500” denominato “Ecotassa – imposta per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 160 Co2 g/km – articolo 1, comma 1042, della legge n. 145 del 2018”. Quando acquistate un’auto nuova dunque, pensateci bene…

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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