Fiat Panda 4×4 Vs Suzuki Ignis: citycar tuttofare a confronto

Fiat Panda 4x4 e Suzuki Ignis sono le citycar perfette per chi abita in campagna e montagna. Ecco le loro caratteristiche

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Torniamo a parlare di citycar. Citycar? Sì, quindi… Fiat Panda. Facile confrontarla con altre auto della stessa categoria, le “solite”. Va però considerata un’altra auto che le può fare concorrenza. Quale? Avete mai considerato la Suzuki Ignis? Forse non la conoscete, ed è per questo che questa volta vogliamo proporvela per un confronto. Del resto, sono due interpretazioni di citycar molto diverse tra loro, ma che nascono con gli stessi concetti: sono economiche, agili e compatte.

La Fiat Panda non ha certo bisogno di presentazioni. È ormai il punto di riferimento da anni e anni. È funzionale, perfetta per la città, non esiste di meglio. Dall’altro lato, la simpaticissima Ignis tende più “al crossover”. Anch’essa è compatta, ma ha il plus di essere giapponese. È infatti affidabile e perfetta anche in condizioni di bassa aderenza. In quanto prodotto giapponese, poi, si distingue per uno stile unico e per una dotazione tecnologica molto più avanzata dell’italiana.

Sommario

Veniamo però al dunque. Per chi abita in campagna o in montagna, sono la soluzione ideale, poiché entrambe sono offerte in varianti a trazione integrale. È un qualcosa che, in questa categoria, difficilmente si trova: ecco perché queste due piccole vetture sono interessanti. In condizioni di bassa aderenza, se la cavano meglio di auto ben più blasonate. L’italiana è lei, la più acquistata dagli italiani. La giapponese è invece sottovalutata, poco considerata, ma semplicemente perché poco conosciuta. Sono auto longeve, affidabili, dei veri e propri muli.

Vediamo ora come siamo messi in tema di misure. Fiat Panda e Suzuki Ignis sono davvero compatte e molto simili. La prima misura 3,65 metri in lunghezza, mentre la seconda tocca i 3,70 metri. Dove possiamo notare delle differenze è nella larghezza, dove la piccola giapponese risulta essere appena più stretta. È però più alta, cosa che le permette di garantire una posizione di guida più rialzata, fattore da non sottovalutare. Quanto al bagagliaio, la Panda non regge il confronto, dato che offre una capienza minima di 225 litri. La giapponese risponde con ben 260 litri. Per la Ignis, poi, si può arrivare, con i sedili posteriori scorrevoli, a ben 514 litri una volta abbattuti.
Sul discorso estetico, non commentiamo: sono cose del tutto personali. Certo, la Panda è un “viso familiare”, non si può certo dire che spicchi nel traffico. Questo perché siamo abituati a vederne a centinaia. Linee morbide, sviluppo razionale: insomma, la Panda è la Panda. La Ignis è invece tutt’altra cosa da questo punto di vista. Offre uno stile più spigoloso, vanta fari a LED e dettagli da SUV. Di cosa parliamo? Ad esempio delle protezioni in plastica e dei passaruota marcati, particolari che “fanno molto 4×4” e che ritroviamo anche nell’italiana 4×4.

Passiamo ora alle motorizzazioni. Entrambe puntano ad essere economiche anche in questo. L’italiana propone un motore a benzina mild-hybrid da 70 CV con cambio manuale a 6 marce. La Ignis offre qualcosa di più. Anche per lei abbiamo una motorizzazione a benzina mild-hybrid, grazie a un 1.2 Dualjet da 83 CV. Come potrete immaginare, è sicuramente più brillante e può essere abbinata sia a un cambio manuale che a un automatico CVT. Dove perde terreno ancora la Panda è nei consumi. Fiat dichiara una media di circa 5,3 l/100 km, contro i 4,9 l/100 km della Suzuki. Insomma, un altro punto per la giapponese.
Dove recupera qualcosa la Panda è nella guida: vanta uno sterzo morbido, sospensioni ben tarate anche per il pavé cittadino e una tenuta di strada davvero rassicurante. La Ignis risponde con un assetto più solido e rigido. Questo ripaga nei cambi di direzione, senza contare che vanta un isolamento acustico dell’abitacolo decisamente superiore.

Salendo a bordo, Fiat Panda è sempre lei: semplice, essenziale, robusta. Nasce per durare nel tempo. Le ultime versioni, poi, offrono un piccolo display da 7 pollici con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Certo, non si evolve: resta “basic”, base. Al contrario, come detto inizialmente, la Suzuki Ignis offre un abitacolo decisamente più aggiornato. Lo schermo touchscreen è più ampio e il sistema di infotainment è sicuramente più intuitivo. Di serie, poi, abbiamo dei sistemi di assistenza alla guida (mantenimento della corsia, frenata automatica d’emergenza e cruise control adattivo). Ricordiamoci però di una cosa: i pezzi di ricambio della Panda costano sicuramente meno.

Parliamo ora delle vetture in versione a trazione integrale, oggetto di questo redazionale. La Fiat Panda 4×4 è davvero un piccolo fenomeno nei paesi di montagna, un’auto ricercatissima e richiestissima. Si può muovere su sterrati, neve o fondi bagnati, tutto agilmente grazie alla sua compattezza, leggerezza e maneggevolezza. La piccola Ignis risponde con il sistema AllGrip Auto. Trattasi di una trazione integrale on-demand. Significa che distribuisce automaticamente la coppia alle ruote posteriori solo quando necessario.

Chiudiamo con i prezzi. La Fiat Panda parte da circa 15.000 euro, che per le versioni 4×4 arrivano a superare i 19.000 euro. La Suzuki Ignis ha un prezzo di partenza decisamente più elevato, dato che si parte da 18.000 euro. In conclusione, Panda è robusta, mentre Ignis è sicuramente più moderna e tecnologica. L’idea è dunque la medesima, ovvero quella della citycar poco impegnativa e con costi umani e gestibili. Come avrete capito, però, la Suzuki Ignis ha sicuramente una marcia in più.

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