Ford Puma: le caratteristiche della versione Titanium X

Era il 1997 quando Ford lasciò tutti a bocca aperta con la Puma! Bassa, filante, una coupé compatta dedicata ai giovani. Oggi, con lo stesso nome, è però un crossover compatto. Scelta discutibile… ma di sicuro l’auto si fa guardare. Design ricercato, tecnologia ibrida (EcoBoost Hybrid Tecnology) e come ogni auto del gruppo, piacere di guida. Al Salone di Francoforte debutta in versione Titanium X, quella più elegante, più pregiata, che ora scopriremo com’è fatta.

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Per la crossover compatta dunque, arriva la versione Titanium X, allestimento elegante che si affianca alla ST-Line X già vista in primavera. La Ford Puma arriverà nelle concessionarie a dicembre e la Casa piano piano, grazie ad un marketing ricercato, mostra sempre qualcosa di più, facendo venire l’acquolina in bocca. Qual è la differenza tra le due versioni? La Titanium X vede una griglia anteriore più compatta, con un fascione anteriore dotato di feritoie più sottili. Le minigonne laterali vantano delle rifiniture grigie, mentre i cerchi, sempre in lega, sono da 18 pollici a 10 razze, contro le 5 della versione ST-Line X.

Come per gli esterni, anche gli interni sono più eleganti e ricercati. Nessuno si sarebbe mai aspettato delle rifiniture in legno intorno alla strumentazione! La Ford Puma Titanium X, vanta poi non solo un display integrato nella consolle da 8 pollici, ma anche il climatizzatore automatico a due zone. Quanto all’infotainment, è dotato del Bluetooth Sync3 (oltre ad Apple CarPlay e Android Auto). Optional, il Ford Pass Connect on Board: questo offre un hot spot wi-fi per 10 dispositivi e controlla l’auto in remoto via App.

Per chi desidera ricaricare lo smartphone, è previsto uno spazio apposito, ovviamente senza fili. Non mancano la possibilità di avere l’apertura motorizzata del portellone e l’accensione automatica dei tergicristalli. Tanta la tecnologia di contorno, come il regolatore di velocità adattativo con funzione stop&go, il mantenitore di corsia ed il riconoscimento dei segnali stradali. E’ poi previsto il monitoraggio degli angoli ciechi negli specchietti retrovisori e ben 12 sensori a ultrasuoni, tre radar e due telecamere, tutto per far funzionare il nuovo Ford CoPilot 360.

Veniamo ora alle motorizzazioni di questa Ford Puma. Al momento del lancio, saranno due motori a benzina: il tre cilindri 1.0 EcoBoost da 125 CV, e la più potente versione da 155 CV. Su questo propulsore, è abbinato un sistema ibrido leggero. Troviamo infatti una batteria a bassa tensione da 48 Volt, tutto “gestito” dal motogeneratore BISG. L’energia viene così recuperata quando la Ford Puma rallenta, per poi essere ovviamente stipata nella batteria. Un semplice generatore? Assolutamente no, poiché quando il pilota “schiaccia” sul pedale del gas e chiede potenza, questo diventa un vero e proprio motore elettrico (l’alimentazione la prende dalla batteria). Tutto questo, a detta del Costruttore, dovrebbe consentire un risparmio stimato in un 9%. Più avanti, arriverà poi il propulsore diesel da 1.5, in grado di sviluppare 120 CV.

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