Pick-up più economico 2026

State valutando l'acquisto di un pick-up ma non avete un budget altissimo? Ecco qualche proposta interessante

Un pick-up, oggi, non è solo un mezzo da lavoro. È un veicolo dotato di fascino, utile sia per gli spostamenti privati in ambito urbano sia per l’utilizzo professionale. Tutto questo senza dimenticare le sue doti fuoristradistiche. Nasce come mezzo da lavoro, è vero: un prodotto piuttosto spartano che, però, nel tempo si è evoluto, fino a diventare una sorta di SUV con il cassone. All’interno offre infatti il comfort di una berlina e uno spazio abbondante come un SUV: insomma, davvero tanta roba.

L’unione tra autovettura e furgone è qui alla sua massima espressione. Oltre ai marchi storici, e dunque costosi, esistono ovviamente delle alternative: mezzi validi, proposti a prezzi altrettanto interessanti. Vediamo insieme quali sono i pick-up più economici più economici da acquistare nel 2026, ma tenete a mente una cosa: i prezzi sono IVA esclusa, poiché, trattandosi di autocarri, vantano l’omologazione N1.

Sommario

Iniziamo dal GWM Steed 6, semplicemente perché è il più economico. È l’unico a non essere turbodiesel, bensì a GPL. In Italia è commercializzato con questa sola alimentazione e in un unico allestimento: doppia cabina e due passi. È un mezzo che punta sulla solidità, un pick-up robusto grazie proprio al suo propulsore. Il motore è infatti un 2.4 l di cilindrata, realizzato da Mitsubishi, in grado di fornire 150 CV di potenza e 220 Nm di coppia massima. Il GWM Steed 6 è anche il più compatto, a livello di misure, tra i pick-up selezionati. Misura infatti 5.095 mm di lunghezza, che diventano 5.400 mm per il passo lungo. La larghezza è di 1.800 mm e l’altezza di 1.730 mm.

Passiamo ora alle dimensioni del cassone: misura 1.380×1.460×480 mm sul passo corto. Per chi desidera il passo lungo, invece, la lunghezza sale a 1.680 mm. Per entrambi, la portata massima dichiarata è di 750 kg. Gli interni dell’abitacolo sono abbastanza spartani, ma non manca nulla. La plancia vanta addirittura finiture in bronzo (o nero) e, per la versione Premium, il volante è in pelle. Non manca uno schermo da 8″, il climatizzatore automatico e gli interni in pelle (sul Premium). Guardando invece alla funzionalità, scopriamo che lo Steed 6 offre la trazione integrale (con ridotte), nonché il differenziale autobloccante Eaton. Il prezzo? Si parte da 21.900 euro.

Subito dopo, a livello di prezzo, troviamo l’EVO Cross 4. Di derivazione cinese (deriva dal JAC Shuailing T8), questo pick-up è un interessante doppia cabina. Vediamo anche per lui le misure: 5.320 mm di lunghezza, 1.830 mm di larghezza e 1.820 mm di altezza. Il motore è un 2.0 l turbodiesel da 136 CV e 320 Nm di coppia massima. Abbinato a un manuale a 6 marce, adotta una trazione posteriore (con trazione anteriore inseribile) e, ovviamente, le ridotte. Raggiunge i 150 km/h di velocità massima e copre lo 0-100 km/h in 11,5 s. Conosciamo anche i consumi, dichiarati in 11 l/100 km.

Qui il cassone è più grande, grazie a dimensioni di circa 1.520×1.520 mm. Garantisce 830 kg di portata, mentre la capacità di traino tocca i 3.500 kg massimi. Anche qui, a bordo, si notano interni spartani, ma tutto è molto funzionale. Il cruscotto è analogico, è previsto un display da 9″ e abbiamo il climatizzatore automatico. Non mancano cruise control, sensori posteriori e telecamera. Interessanti le doti in off-road, grazie al telaio a longheroni e al ponte rigido posteriore. I prezzi partono da 24.580 euro.

Se l’EVO Cross 4 vi piace ma cercate qualche rifinitura e qualche accessorio in più, ecco la risposta. Anch’esso di derivazione JAC Shuailing T8, prende il nome di DR PK8. Le misure sono simili a quelle dell’EVO: 5.315 mm in lunghezza, 1.830 mm in larghezza e 1.815 mm in altezza, con un passo di 3.090 mm. Anche qui troviamo il medesimo propulsore 2.0 l turbodiesel da 136 CV e 320 Nm, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti. La trazione 4×4 è inseribile elettronicamente ed è presente il riduttore. Con un peso di 2.040 kg, offre una capacità di traino fino a 2.000 kg.

Anche per lui il cassone misura circa 1.520 mm in lunghezza. DR garantisce inoltre, in fuoristrada, la possibilità di superare pendenze del 30%, con angoli di attacco di 31° e di uscita di 24°. Come detto, offre di serie qualcosa in più, a partire dal display touch da 10,4″, dal climatizzatore automatico e dai cerchi da 18″. Non mancano telecamera posteriore, avviamento con pulsante, interni in pelle e frenata autonoma d’emergenza. Sale ovviamente il prezzo, che parte da 26.700 euro.

Proseguiamo il nostro viaggio tra i pick-up con il coreano KG Mobility (ex SsangYong). Il KGM Rexton Sports XL è un bel pick-up a doppia cabina, davvero “gnucco”. Offre 5.405 mm di lunghezza, 1.950 mm di larghezza e 1.855 mm di altezza. Deriva naturalmente dal noto SUV Rexton, tanto che meccanica, interni e struttura del telaio a longheroni sono le medesime. Quanto al cassone, misura 1.610×1.570×570 mm e offre 1.262 l di volume e 800 kg di portata. Interessante la capacità di traino: 2.800 kg per il manuale e 3.000 kg per l’automatico.

Tutta questa capacità di tiro è merito del motore 2.2 l turbodiesel e-XDi da 202 CV e 441 Nm (che scendono a 400 Nm con il cambio manuale). Abbinato di serie al cambio manuale, è disponibile in optional anche l’automatico a 6 marce. La trazione è integrale inseribile con riduttore. Per chi pratica fuoristrada è ottimo, dato che vanta 21,5 cm di altezza da terra. Su strada, invece, offre un buon comfort grazie alle sospensioni multilink posteriori. Vanta diversi ADAS, come la frenata autonoma e il cruise control adattativo. Certo, consuma: sono infatti dichiarati valori compresi tra 8,6 e 9,4 l/100 km. Gli interni sono di buon livello e includono dotazioni come il touchscreen da 9–12″ e il climatizzatore bizona. Tanta grazia si paga, dato che si parte da 29.500 euro.

Ancora Made in China, con il costruttore cinese Foton. La proposta, in questo caso, è “doppia”, dato che parliamo di ben due modelli: Tunland G7 e Tunland V9. Naturalmente il primo è leggermente più economico, mentre il secondo sale di livello ed è il più caro di tutta la selezione.
Iniziamo dal Foton Tunland G7. Il G7 è lungo 5.340 mm, largo 1.940 mm e alto tra 1.870 e 1.905 mm.

Particolare la motorizzazione: un turbodiesel Aucan (di origine britannica, Ricardo). È un 2.0 l che offre 162 CV e 388 Nm. Abbinato al cambio manuale a 6 marce, è disponibile in optional con l’automatico ZF a 8 rapporti. La trazione è 4×4 inseribile, gestita da BorgWarner, con differenziale posteriore Eaton. Quanto al cassone, misura 1.520×1.580 mm (con sponde da 440 mm). La portata è compresa tra 880 e 900 kg, mentre la capacità di traino tocca i 3.000 kg. Non manca la giusta tecnologia, con un cruscotto parzialmente digitale da 7″ e un display da 10,25″, oltre ad ADAS, telecamere a 360°, interni in pelle e finiture impreziosite da LED ambientali. I consumi dichiarati sono di 10 l/100 km. Il prezzo parte da 25.573,77 euro.

Altro discorso è il Foton Tunland V9, un full-size pick-up. Le dimensioni sono infatti di 5.620×2.090×1.960 mm, con un design chiaramente ispirato allo stile USA. Il motore è un 2.0 l turbodiesel mild-hybrid a 48 V da 160 CV e 450 Nm, in grado di fornire un boost elettrico di ulteriori 80 Nm in accelerazione. Il cambio è uno ZF automatico a 8 marce o un manuale a 6 rapporti. La trazione è 4×4 e sono disponibili sei modalità di guida (Standard, Eco, Sport, Fango, Sabbia e Neve). Il cassone ha una portata di 720 kg e può trainare fino a 3.500 kg. Gli interni sono ben rifiniti e non mancano un doppio display da 14,6″ e 12,3″, il tetto panoramico e ADAS di livello avanzato. Ovviamente il prezzo sale, visto che si parte da 37.500 euro.

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