Incentivo rottamazione auto Euro 3: quello che devi sapere

di | 21-07-2019 | News Noleggio

Incentivo rottamazione auto Euro 3: quello che devi sapere
Confronta

Cosa sapere riguardo l’incentivo sulla rottamazione delle auto Euro 3? Diciamolo, non si fa altro che parlare di ZTL, inquinamento, norme restrittive, CO2, gas nocivi, emissioni… Per carità, l’inquinamento va giustamente combattuto, c’è poco da fare. Le “vecchie” auto inquinano, così come anche l’economia deve andare avanti. Le Istituzioni pongono dei limiti alla circolazione, uno stop ai veicoli più inquinanti che spesso non solo non possono entrare nei centri storici, ma nemmeno nelle “fasce” o negli anelli meno centrali. Un grosso, grossissimo limite, ma lo sanno tutti, sarà sempre peggio. Oggi, avere un’auto Euro 1, Euro 2 o Euro 3, significa troppo spesso doverla lasciare a casa, perché ritenuta troppo inquinante.

Sommario

Cosa si può fare?

C’è gran poco da fare. Se è a benzina, la soluzione potrebbe essere quella di far installare un impianto a gas. Il GPL, può circolare ovunque. Poca spesa… tanta resa! Una volta fatto l’impianto a gas, va solo seguita la manutenzione. L’altra soluzione, è prendere un usato più “fresco”, ma chiaramente c’è poi il rischio di ritrovarsi nuovamente fuori dopo qualche anno. La soluzione finale, è, o per meglio dire… sarebbe, quella di sostituire l’auto con un mezzo nuovo che rispetti le ultime regole in tema di emissioni inquinanti. Così, si starebbe tranquilli, almeno per qualche anno.

L’economia, deve girare

I mezzi, come detto in apertura, inquinano, tutti, chi più e chi meno. Le Casa automobilistiche, per fare soldi, o anche solo per sopravvivere, devono vendere. Ecco che dunque l’escamotage del Governo, è quello di vietare l’utilizzo dei mezzi inquinanti, così da costringere i cittadini ad acquistare dei mezzi nuovi. Sia chiaro, lo ribadiamo, le auto vecchie inquinano! Non mettiamo in dubbio nulla, ma visto che ogni tanto viene fuori qualcosa di nuovo, quanto scritto sopra, dovrebbe comunque far riflettere, almeno un minimo. Un po’ come le case farmaceutiche: se è stata trovata una cura definitiva… quali medicinali si possono continuare a vendere per combattere quella determinata malattia? Ancora: esistono “carburanti” alternativi, ma poi il petrolio, base dell’economia mondiale, chi se lo compra?

Il Governo? L’Ecoincentivo alla rottamazione

Un “classico” del Governo, è quello di lanciare ad un certo punto un ecoincentivo alla rottamazione. Vengono dunque messi a disposizione dei fondi (perduti, quindi non recuperabili dalla Stato), per far sì che i cittadini cambino la propria automobile.

Incentivo rottamazione Euro 3

Se fino ad oggi gli incentivi alla rottamazione erano possibili solo fino alla Euro 2, bene, sappiate che con l’ultima manovra sono state incluse anche le Euro 3. L’ecobonus dunque, vale anche per quest’ultima categoria di veicoli ritenuti troppo inquinanti.

Euro 3, il blocco definitivo: Milano

“Perché, cambiare la mia auto Euro 3?” Semplice, perché risultano nocive per l’ambiente e perché in numerose città italiane già sono “bloccate”. Quali? Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna. La città della “Madunina”, ha previsto un vero e proprio piano a lungo termine per vietare l’ingresso nell’Area B i mezzi più inquinanti. Riportiamo qui sotto il piano riservato alle Euro 3, già attivo da diversi mesi:

  • Euro 3 diesel senza filtro anti particolato (FaP): divieto da ottobre 2018;
  • Euro 3 diesel con filtro anti particolato (FaP) ma emissioni di PM maggiori di 0,025 gr/Km oppure con Fap after-market: divieto da ottobre 2018;
  • Euro 3 diesel con filtro anti particolato (FaP) ma emissioni di PM maggiori di 0,0045 gr/Km oppure con Fap after-market installato dopo il 31 dicembre 2018: divieto da ottobre 2019;
  • Euro 3 diesel con filtro anti particolato (FaP) ma emissioni di PM minori di 0,0045 gr/Km oppure con Fap after-market installato entro 31 dicembre 2018 e con classe massa particolato corrispondente ad un Euro 4: divieto da ottobre 2021;
  • Euro 3 benzina: blocco nell’area B da ottobre 2024.

Torino

Passiamo ora a Torino, che ha messo in atto dal 24 ottobre 2018 un piano dedicato. Le auto Euro 3 diesel, non possono circolare dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00, con possibilità di arrivare fino alle ore 20.00 in caso di livelli di inquinamento alti.

Bologna

Per quanto concerne Bologna, il Comune prevede l’ordinanza denominata “Migliore Qualità dell’Aria”. I blocchi sono progressivi, ma i diesel non possono circolare. Nello specifico, si parla delle zone urbane e dalle ore 8:30 alle ore 18:30 di tutti i giorni settimanali, c’è il divieto, cosa che non vige per le Euro 3 a benzina. Attenzione però, taxi, veicoli di car sharing o car pooling, non hanno divieti.

Roma

La Capitale, prevede due aree: l’Anello Ferroviario e la Fascia Verde. Per il primo, gli Euro 3 diesel hanno il divieto di circolazione a partire dal quinto giorno di superamento dei livelli nocivi (lo stabilisce l’Amministrazione locale). Entro il 2024, è poi previsto il blocco totale e dal 1 novembre 2019 tutti gli Euro 3 diesel non potranno circolare dal lunedì al venerdì. Per la seconda, ci sono invece più step. Anche qui, se superati i cinque giorni consecutivi di emissioni nocive (sempre a discrezione del Comune), gli Euro 3 diesel non possono circolare nelle seguenti fasce: dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Roma prevede poi le “Domeniche ecologiche”. Per l’autunno 2019, nessun veicolo potrà circolare.

Napoli

Veniamo ora alla città di Pulcinella, dove è tutto più complicato, e vi diciamo subito perché. Sono previsti diversi blocchi del traffico, ma essendo la città in fase di completa rinnovazione, ci sono diverse deroghe. Vi consigliamo dunque di fare riferimento al sito del Comune di Napoli, così da non essere sorpresi e multati per via di una banale “distrazione”.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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