KTM 890 SMT Vs. Yamaha Tracer 9GT+: il confronto tra le turistiche con cerchi da 17

State pensando di acquistare una moto da turismo veloce e che sappia divertire? Perché non considerare le nuove KTM 890 SMT e Yamaha Tracer 9GT+?

La moto è libertà, ma è soprattutto divertimento! Le moto più divertenti? Beh, non possiamo non citare le supermoto. Due ruote leggerissime, dotate di ciclistica da sportiva, motori monocilindrici e leggerissime. Purtroppo però, soffrono le trasferte lunghe. La soluzione?Le supermoto con due cilindri! L’evoluzione successiva? Qualcuno le chiama crossover, altri supermoto touring. Di quest’ultima categoria fa parte la KTM 890 SMT 2023, moto presentata appena lo scorso 24 aprile 2023. Con chi metterla a confronto? Perché non provare a vedere cosa succede se si fa un confronto KTM 890 SMT contro Yamaha Tracer 9 GT+?

Sommario

Parliamo di due moto così “vicine”, ma così “distanti”. KTM segue la filosofia “Ready to Race”, ovvero pronta a gareggiare. Yamaha invece si rifà al “Revs your hearth”, quindi all’infiamma il tuo cuore. Capirete da soli che la prima, propone un prodotto dallo stampo più professionale.  Vuole emozionare. La seconda, è invece più a caccia di clienti che guardano al mototurismo, con uno sguardo più rivolto al comfort di guida. Perché diciamo questo? Beh, la giapponese propone tecnologia all’avanguardia, come le sospensioni regolabili elettronicamente, il parabrezza più alto, le valigie laterali e soprattutto il Cruise Control Adattivo. Vediamo dunque il Team Orange contro il  bLU cRU.

Certo è, che anche con i motori di queste due fantastiche moto, notiamo grandi differenze, ad iniziare dallo schema tecnico. KTM propone il suo bicilindrico parallelo LC8c da 889 cc. Yamaha offre invece il tre cilindri in linea CP3 da 890 cc. Capirete che, almeno con le cilindrate ci siamo, ed è anche per questo che abbiamo messo a confronto le due moto. Il primo propulsore, è stato già montato su altre moto: 890 Duke ed R, 890 Adventure ed R e addirittura la RC 8C (una moto dedicata alla pista). Il secondo motore, è invece stato visto sulla naked MT-09 (ed SP) e sulla vintage XSR900. Insomma motori che hanno una storia, e ce sono sicuramente importanti.

Entrando nello specifico, noteremo come KTM proponga un alesaggio di 90,7 mm ed una corsa di 68,8 mm per il suo LC8c. Il CP3 di Yamaha risponde con un cc in più, un cilindro in più, e con un alesaggio di 78 mm ed una corsa di 62,1 mm. Se pensate che LC8c sia un motore extra-quadro, e dunque con più cavalli, vi sbagliate. L’SMT mette sul piatto 105 CV, la Tracer oltre dieci in più, per un totale di 117 CV. Dove KTM può dire la sua, è però sul peso. 194 Kg contro i ben 220 Kg di Yamaha. A conti fatti, una spinge di più, e l’altra recupera in curva grazie ad un peso inferiore. Insomma, finisce alla pari.

Sono due moto realizzate per fare anche autostrada. Essendo due sport tourer, ogni possessore metterà le proprio ruote sulle “strade verdi”. Questa volta partiamo dalla più avvantaggiata, la Yamaha. La moto della Casa dei Tre Diapason è equipaggiata per le lunghe distanze. Basta guardare ai 30 litri di capacità di stivaggio per le borse, come per le manopole riscaldate, il serbatoio da 18,7 litri, il parabrezza regolabile, il comodo cavalletto centrale e una sella… ampia e comfortevole. KTM è uno scalino sotto. Il windscreen è fisso, il serbatoio è da 15,8 litri, la sella è in stile supermoto specialistica, e per i bagagli… picche. Optional, ci sono ovviamente topcase e borse laterali, ma il prezzo… sale.

Mentre si viaggia a velocità costante, un occhio al tachimetro, ci sta sempre. La GT+ offre un display TFT da sette pollici. Da qui si controllano oltre ad i soliti dati di guida, le modalità di guida, che sono tre: Sport, Street e Rain. Si può poi modificare il controllo della trazione, il controllo dell’impennata, il controllo dello slittamento e la connettività con l’app Yamaha MyRide. Tra le poche moto ad offrirlo, la Yamaha vanta il cruise control adattivo. Altro? Beh, sì, altra tecnologia, come ad esempio le “luci di curva”, o il cambio rapido di terza generazione che non richiede l’utilizzo della frizione.

Come risponde KTM? Anche per lei, tre modalità di guida (Street, Sport e Rain) e Cornering Motorcycle Traction Control (MTC). Purtroppo solo optional, sono la modalità di guida Track, la regolazione dello slittamento del motore (MSR), il Quickshifter+, le manopole riscaldate ed il cruise control. Tutta roba che si paga profumante, e che consente alla Tracer 9 GT+ di vincere il round a mani basse.

Siamo arrivati alla artiglieria pesante: il confronto ciclistico! KTM su questo è maestra, tant’è che offre un telaio in acciaio CroMoly che lavora in simbiosi con una forcella WP APEX da 43 mm completamente regolabile ed un monoammortizzatore WP APEX regolabile in estensione e precarico molla. L’inclinazione del canotto di sterzo è di 24,7 gradi e sui cerchi, da 17 pollici, abbiamo pneumatici Michelin PowerGP. A frenare la moto, due pinze a quattro pistoncini che “mordono” dischi da 330 mm all’anteriore. Una sola la pinza a doppio pistoncino con rotore da 260 mm dietro.

Yamaha vanta invece un avantreno semiattivo e l’ammortizzatore KYB, che “collaborano” con un telaio in alluminio Deltabox. Il tutto si adatta alle condizioni di guida istantaneamente grazie all’IMU e all’ECU. Differente l’inclinazione dello sterzo, qui di 25 gradi. Più turistiche  le gomme, delle Bridgestone Battlax BT32. L’impianto frenante è meno “aggressivo”, e consta in pinze a quattro pistoncini e dischi da 298 mm all’anteriore e una pinza a due pistoncini ed un disco da 267 mm al posteriore. Il punto va alla KTM.

Come avrete intuito, la Yamaha Tracer 9 GT+ è, se dovessimo parlare di tempi sul giro, qualche secondo avanti. Certo che, guardando al prezzo… La KTM SMT 890 è offerta a 14.700 euro, mentre per la Yamaha, decisamente più tecnologica, bisogna aprire di più il portafogli. La Tracer GT9+ costa in fatti 16.499 euro. Quasi 2.000 euro di differenza, non sono pochi, ma Yamaha offre però in più il cruise control adattivo, le sospensioni semi-attive, e le borse laterali. Insomma, il turista, andrà a bussare presso la concessionaria della Casa giapponese.

« Auto connesse: cosa sono? Servosterzo elettrico e idraulico: differenze »