Moto Guzzi V100 Mandello Vs. Honda NT1100: il confronto tra “sport-tourer”

Per la categoria sport tourer, questa volta mettiamo a confronto due moto di grossa cilindrata e bicilidriche: V100 Mandello contro NT1100, quale scegliere?

Non sempre le moto devono essere ultrapotenti, veloci e che regalano botte di adrenalina inaudite. Spesso devono essere “furbe”. Intendiamo con la giusta cavalleria per divertirsi, ma con motori pastosi, belle da guardare e da guidare e da godersele in coppia. Tendenzialmente, il genere di moto che rispecchia questo, sono le sport-touring. Spesso poi, sfruttano le piattaforme di moto sportive o delle adventure. Le nostre protagoniste fanno una parte dell’ultima categoria, mentre l’altra è completamente nuova. La “nuova”, è la Moto Guzzi V100 Mandello, mentre la concorrente del confronto è la nuova Honda NT1100.

Sommario

Partiamo dall’italiana, la prima della Casa dell’Aquila ad utilizzare un motore raffreddato a liquido. E’ un bicilindrico trasversale a V da 1.042 cc, una novità per Moto Guzzi, così come una novità assoluta sono le alette aerodinamiche attive. L’Honda NT1100 risponde con la piattaforma dell’Africa Twin, con stesso telaio e motore. Telaio a semi-doppia culla in acciaio con sottotelaio in alluminio imbullonato e motore bicilindrico parallelo da 1.084 cc. Per entrambe, abbiamo ruote da 17 pollici.

Torniamo ai propulsori, riprendendo dalla Moto Guzzi ed il suo bicilindrico a V da 1.042 cc. Vanta otto valvole e distribuzione DOHC, grazie ai quali propone 115 cavalli e 105 Nm di coppia. L’alesaggio è di 96 mm e la corsa di 72 mm, mentre il rapporto di compressione è di 12,6:1. Honda risponde con un 1.084 cc del bicilindrico parallelo Unicam da 101 CV e 104 Nm, ottenuti grazie ad un alesaggio di 92 mm ed una corsa di 81,5 mm. Il rapporto di compressione è decisamente più basso, poiché è di 10,1:1. Sulla carta, il primo punto va all’italiana, anche grazie al peso, contenuto in 233 KG, contro i 238 Kg della giapponese.

Abbiamo accennato alla ciclistica. Honda propone per la sua NT1100 un telaio a semi-doppia culla in acciaio di derivazione Africa Twin. Un prodotto robusto dunque, che lavora in simbiosi con una forcella a steli rovesciati da 43 mm all’anteriore ed un ammortizzatore posteriore monotubo pressurizzato Showa. Il canotto di sterzo ha una inclinazione di 26,5 gradi. A frenare la moto, due pinze a quattro pistoncini che “mordono” dischi da 310 mm all’anteriore, mentre dietro c’è un disco a singolo pistoncino con disco da 256 mm.

Moto Guzzi propone un telaio in tubi d’acciaio, con il motore come elemento portante. All’anteriore la forcella è una KYB da 41 mm. Stesso marchio dietro per il monoammortizzatore (regolabile nell’estensione e nel precarico). L’inclinazione del cannotto di sterzo è di 24,7 gradi. Veniamo ai freni: coppia di pinze Brembo a quattro pistoncini e un doppio disco da 320 mm all’anteriore ed una pinza a due pistoncini ed un disco da 280 mm dietro. L’Aquila vola più in alto e guadagna un altro punto.

Veniamo alla tecnologia di bordo. Honda offre tre livelli di controllo della trazione, controllo dell’impennata a tre regolazioni e impostazioni di potenza e freno motore su più livelli. Tutto tenuto sotto controllo dal display touchscreen TFT da cinque pollici. Non manca l’Apple CarPlay, Android Auto e la connettività Bluetooth. Di serie le manopole riscaldate, il cruise control e le borse (65L). Un pacchetto completo per il mototurista più esigenze.

Moto Guzzi ha però dalla sua la centralina Marelli 11MP e l’IMU a sei assi. Quest’ultima controlla: ABS in curva e quattro modalità di guida (Travel, Sport, Rain e Road). Qui tutto è automatico, visto che ciascuna modalità imposta automaticamente: controllo di trazione multilivello, mappa motore e freno motore. Anche per lei, display TFT da cinque pollici per regolare e controllare il tutto. Parlando di tecnologia, non possiamo non rinominare l’aerodinamica attiva. Entrambe offrono molto, quindi il pareggio chiude questo round.

Ci sarebbe poi il fattore estetico, determinante su un mezzo che deve emozionare. Honda NT1100 vs Moto Guzzi V100 Mandello, quale vi piace di più? La giapponese offre il classico design che vuole la scuola del Sol Levante. Muso puntato verso il basso e fanali fini. Quasi nulle le grafiche, mentre è interessante il cupolino. Basta guardarla per capire che lei vuole fare la sport tourer, punto e basta.

L’italiana, è italiana in tutto e per tutto, ad iniziare da quella “firma” delle luci diurne, che formano un’aquila stilizzata, è pura poesia. Niente sigla per lei, ma un nome, Mandello, dove viene prodotta. Offre un design davvero particolare, unico nel suo genere, compatto. Compattissima, sembra più tendente ad una naked rispetto alla concorrente. A conferma della cosa, il minicupolino, davvero troppo piccino. Lei però vuole emozionare, e ci riesce benissimo.

Siamo alle conclusioni, e quando si parla di conclusioni, si parla di prezzo. La Moto Guzzi parte da 15.769 euro c.i.m. per la versione base, in rosso o in bianco, mentre per la S si parla di 18.269 euro c.i.m. nei colori verde o grigio e con dotazioni più ricche tra cui le sospensioni attive, le manopole riscaldate ed il quickshifter.

Honda per la sua NT1100 i prezzi sono molto interessanti: costa 14.290 euro nella versione con cambio “normale” e 15.290 euro con il DCT, il cambio semi-automatico a doppia frizione. Chi vince dunque? Sulla carta come avrete intuito, la Moto Guzzi V100 Mandello porta a casa più punti. Ha un prezzo appena più alto, ma ha tutt’altro blasone. Voi quale scegliereste?

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