Nuovi test di omologazione Ue: è allarme per le Case automobilistiche

di | 24-04-2018 | Leggi Norme Regole, News e Varie, News Noleggio

Nuovi test di omologazione Ue: è allarme per le Case automobilistiche
Confronta

Inutile cercare di nascondersi dietro un dito. Le leggi in tema di inquinamento si fanno sempre più restrittive. Questo vale per qualsiasi cosa: dall’utilizzo per l’uso domestico passando per i gas di scarico di auto e moto. Parliamo proprio di quest’ultima categoria, nello specifico, delle quattro ruote. Le Case automobilistiche sono estremamente preoccupate, perché i nuovi standard di omologazione (che colpiranno tutto, non solo i gas di scarico) si stanno facendo ancora più complicati. Una “stretta”, che porterà ad un aumento dei costi per le Aziende che, indovinate un po’, ricadranno sui consumatori finali. Del resto, l’ambiente va tutelato ed è corretto che vengano applicate le sopraccitate restrizioni.

Tutto nasce dal Dieselgate (o quasi)

Sicuramente lo scandalo denominato dai media Dieselgate, ha portato ad alzare ulteriormente il livello di allerta da parte degli Enti che supervisionano le omologazioni dei veicoli. Volkswagen, BMW, come Renault, sono state sottoposte a verifiche che, volenti o nolenti, hanno messo allo scoperto problemi in tema di emissioni nocive. Da qui, ma ci saremmo arrivati comunque, potete starne certi, l’idea di creare dei nuovi standard in tema di omologazione UE. Pensate che, a circa inizio aprile, gli uffici di Audi e Porsche sono stati perquisiti. L’agenzia Reuters ha riportato che Joerg Kerner, dirigente Porsche, è stato addirittura trattenuto in custodia cautelare dalle Autorità competenti, ufficialmente “per pericolo di fuga”.

19 Aprile: approvato il piano

Il giorno 19 aprile, il Parlamento UE ha approvato in via definitiva delle nuove norme, regole mirate ad ottenere una vigilanza più rigida. Citiamo la nota del Parlamento Europeo: “Il nuovo regolamento sulle modalità di omologazione mira a rafforzare l’indipendenza dei controlli e a prevenire i conflitti di interesse, facendo chiarezza sulle responsabilità delle autorità nazionali di omologazione, dei centri di test e degli organismi di vigilanza del mercato“. Interessante la dichiarazione dell’eurodeputato Daniel Dalton: “Si tratta di una risposta forte e a livello europeo allo scandalo Dieselgate. Queste nuove norme renderanno le automobili più sicure e pulite e, insieme ai test sulle emissioni di gas a effetto serra, garantirà che non si ripeta più un futuro Dieselgate“. Le Case, iniziano a preoccuparsi.

Più controlli e più sanzioni

Dal primo settembre dunque, tutto dovrà essere verificato secondo un nuovo regolamento chiamato Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure (WLTP). Si misurerà soprattutto il consumo di carburante e le emissioni nocive di ogni veicolo. Rispetto alla attuale procedura (la NEDC), il propulsore sarà più sollecitato per cercare di verificare alcune condizioni critiche a livello di funzionamento come, ad esempio, una verifica del motore al minimo e le varie emissioni quali i Nox, le microparticelle, etc.

Attenzione, poi, alle sanzioni stabilite. La Commissione ha deciso che ogni Paese appartenente all’UE dovrà effettuare dei controlli sulle automobili. La percentuale, in ogni caso, è minima, visto che si parla di appena una vettura ogni 40.000 immatricolate, e dovranno essere almeno il 20% interessate dalle verifiche alle emissioni dei gas di scarico. Insomma c’è poco da scherzare…

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