Perdita olio dalla forcella moto: cosa fare subito

di | 08-08-2023 | News Noleggio

La forcella della moto non ha vita infinita. Il primo sintomo che sta "cedendo" è la perdita di olio. Ecco cosa c'è da sapere

Perdita olio dalla forcella moto: cosa fare subito
Confronta

Quando si possiede una moto, o scooter che sia, c’è la manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria. Della prima, fa parte il controllo di eventuali trafilaggi d’olio dai foderi della forcella. Nella seconda, si ricade quando il trafilaggio… c’è! Vediamo dunque cosa bisogna fare in caso perdita di olio da parte della forcella, iniziando con il dire che una sospensione che perde olio, non garantirà la corretta sicurezza alla guida. Questo perché perdendo olio, il comportamento della moto sarà completamente differente.

Sommario

Finché va… tutto bene

Fino a quando non vediamo trasudi dalle sospensioni, tendenzialmente non ci preoccupiamo. Cosa sbagliatissima, poiché le sospensioni andrebbero “rifatte” ogni volta che il costruttore lo prevede da libretto di uso e manutenzione. Questo perché all’interno troviamo dell’olio, prodotto che deperisce con il passare del tempo. Stessa “fine” fanno altri pezzi, come ad esempio i paraoli, ma andiamo con calma. Per capire se la vostra forcella non perde, è semplicissimo. Vi basterà passare un dito sullo stelo per capire se ci sia olio o meno. Se è tutto asciutto, non c’è da preoccuparsi, ma se lo stelo è umido, quindi bagnato d’olio, dovrete iniziare ad entrare nell’ottica che dovrete metter mano al portafogli. Sia chiaro, un trafilaggio non è certo una cosa grave, ma va in ogni caso risolto.

Paraolio e parapolvere: dipende da loro

Se la vostra forcella “perde” olio, allora l’imputato numero uno è un componente, formato da due pezzi: il paraolio ed il parapolvere. Dove si trovano questi due pezzi? Entrambi trovano posizione nella parte finale del fodero, dove va ad innestarsi lo stelo (quello più sottile per capirsi). Il paraolio altro non è che una guarnizione. E’ dunque la guarnizione di tenuta posizionata più all’interno. Questa permette lo scorrimento e lo scivolamento dello stelo all’interno del fodero, ma allo stesso tempo va ad impedire che l’olio fuoriesca. Questo, fino a quanto il paraolio funziona, ovviamente. Il parapolvere trova invece posizione all’esterno. La sua funzione è quella di proteggere il paraolio dalla sporcizia.

Come risolvere il trafilaggio dell’olio

Se passate il dito e trovate l’olio, o addirittura notate qualche goccia, significa che la vita del paraolio… volge al termine. Se invece notate una vera e propria perdita, allora significa che il paraolio è completamente andato. Come avrete capito, se c’è un semplice trasudo, non c’è da preoccuparsi, ma bisogna entrare nell’ottica che appena possibile andrà revisionata la forcella. Se invece c’è una vera e propria perdita, allora non vi resta che andare dal meccanico per chiedere assistenza, anche perché l’olio, se finisce sulla gomma o sui freni…

Chiaramente, esistono due tipi di forcella: a steli rovesciati (oggi le più comuni, dette anche upside-down) e con forcella tradizionale. Sulla prima, è ovviamente più facile vedere eventuali trasudi, poiché è più immediata la cosa. Per forza di gravità, l’olio non dovrà fare altro che scendere, ergo colare verso il basso. Sulla forcella a steli tradizionali, invece, la cosa è leggermente più complicata. Questo non significa che se un paraolio cede, non avremo trasudi.

Cosa fare?

Come detto, se la perdita è cospicua, toccherà prendere appuntamento con un professionista delle sospensioni per una bella revisione. Questo perché possono servire attrezzi specifici, o addirittura strumenti costosi che solo chi lavora le sospensioni ogni giorno potrà avere. Smontare una forcella dalle piastre di sterzo non è cosa difficile, il problema è smontare le parti interne. Riassemblarla non è cosa da tutti e si rischia di fare davvero un bel casino. Pensiamo a quanti pezzi e pezzettini troveremo dentro, ad iniziare dalla molla, passando per la cartuccia idraulica. In mezzo, il mondo, fatto di valvole e lamelle, senza contare che le forcelle moderne, magari di moto sportive o enduro stradali con regolazioni, sono decisamente più complicate.

Con l’occasione, lo specialista pulirà tutto, cambierà l’olio e riassemblerà la forcella a regola d’arte. Tutto questo, senza contare eventuali modifiche per migliorare le prestazioni in base alla vostra guida ed all’utilizzo. Naturalmente, paraoli e parapolvere, saranno messi nuovi! Inutile poi, se perde solo uno stelo, rifarne uno sì e l’altro no. Non avrebbe senso avere un impianto nuovo da un lato, ed uno vecchio dall’altro.

Forcella: ogni quanto va revisionata?

Vi starete chiedendo: ogni quanto devo revisionare la forcella? Come detto, è tutto scritto sul manuale di uso e manutenzione della vostra moto. Diciamo che, una moto utilizzata su strada, subisce poca polvere e sporcizia. E’ dunque facile poter percorrere decine di migliaia di chilometri prima di registrare un problema. Tendenzialmente, ogni 20 o 25.000 km andrebbe fatta la revisione, ma dipende molto dall’utilizzo del mezzo, dal peso del mezzo, da che strada fate… L’olio come detto, deperisce, e l’usura dei componenti va a “tappare” i passaggi dell’olio, facendo “lavorare” male l’impianto.

Situazione inversa per le moto da cross o da enduro, dove la sporcizia è “la base”, la normalità, visto che le ruote sul bitume, non ci vanno praticamente mai. Si andrebbe “ad ore di utilizzo”, per non dire che dopo qualche migliaio di km appena, bisognerebbe revisionare la forcella. Il consiglio? Appuntatevi i km effettuati dunque, così da non arrivare al limite. Meglio poi spendere qualcosa in più sulle sospensioni, che nel cambiare uno scarico o altre sciocchezze per avere più CV. La differenza, ricordatevelo, oltre al manico, la fanno soprattutto le sospensioni!

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