Quando cambiare i pneumatici della moto

Avete il dubbio su quando dover cambiare le gomme alla moto? Ecco cinque consigli utili per non commettere errori

Quando si parla di sicurezza, soprattutto in modo, vengono subito in mente le gomme. Sì, i pneumatici sono ciò che veramente ci dividono tra noi e l’asfalto. Senza di loro, sarebbe impossibile muoversi, frenare, accelerare, piegare… Per un motociclista sono le “scarpe”, e con le giuste calzature si può camminare per ore, sentendosi comfortevoli e sicuri. La domanda a cui daremo risposta oggi è però un’altra: quando sono da sostituire i pneumatici della moto? Beh, intanto iniziate con il ricordare che non sono certo eterni, e soprattutto durano molto ma molto meno rispetto a quelli delle automobili. Vediamo dunque le “cinque regole”.

Sommario

Iniziamo con le basi, ovvero con qualcosa che non può assolutamente sfuggirvi, l’usura del battistrada. La cosa è chiaramente regolata da una legge, che in questo caso è il Codice della Strada, che stabilisce che il limite legale del consumo del battistrada sia pari a 1 mm per moto e scooter (scende a 0,5 mm per i ciclomotori). E’ un limite, ma già arrivare ad 1 mm, significa andare a “cercarsi problemi” con l’aderenza, soprattutto in caso di pioggia o asfalto umido. Se utilizzate la moto in ogni condizione, non arrivate ad 1 mm dunque, ma cambiatele prima!

A differenza di un buon formaggio, che più invecchia, e più è buono, le gomme “non godono di questa teoria”, anzi. I pneumatici invecchiano, esattamente come noi esseri umani. I materiali di cui sono composti vanno infatti a perdere elasticità. Così facendo, calano le prestazioni. C’è dunque meno grip, e se fa freddo o la strada è bagnata, come si dice in gergo, ci si “giocano i jolly”. Quando una gomma è vecchia? Non dipende dall’età (data di produzione – DOT). Un copertone invecchia di più o di meno, a seconda delle condizioni climatiche, della manutenzione (pressione corretta, sotto o sovra gonfiaggio), così come dalle condizioni di stoccaggio ed utilizzo, dal carico a cui è sottoposto, dalla velocità, dallo stile di guida…

Vi insegniamo qualche trucco. Controllatele bene, non devono presentarsi deformazioni o screpolature su fianchi, spalla o battistrada. Un tempo limite di utilizzo? Difficile stabilirlo, ma sicuramente superati i 6 o 7 anni, è il caso di cambiarle. E’ ovvio poi che se il battistrada è finito, c’è poco da fare. In ogni caso, se si presentano crepe, significa che la mescola è andata. Chiamate il gommista e prendete apputamento.

Ci sono poi situazioni alle quali dobbiamo “piegarci”. Pensiamo ad esempio ad un urto contro un marciapiede o una buca di quelle profonde o con “asfalto tagliente”. Se si presentano tagli o gravi perforazioni, c’è poco da fare, se non cambiare gli pneumatici. Si possono riparare? Dipende, ci sono casi ove non è possibile una riparazione, quali tele interne surriscaldate e separate, venature della gomma interna (calandratura, in gergo tecnico), cerchietto apparente o deformato… In ultimo, se sottoponete il pneumatico a liquidi corrosivi, c’è poco da fare (basta un camion che perde liquidi).

Un altro caso, è quello del consumo non regolare. Diamo ovviamente per scontato che una volta al mese controlliate la pressione. Se si consumano in maniera irregolare, potremmo avere gli ammortizzatori da cambiare, dei problemi alla trasmissione o al fissaggio del cerchio sul forcellone. Fate dunque controllare tutto, ma se una gomma è consumata solo da una parte, non è normale. La cosa, potrebbe anche dipendere dall’equilibratura. Basta perdere uno dei piccoli pesi fissati sul cerchio, anche se solitamente questo porta a sentire delle vibrazioni al manubrio.

Abbiamo accennato alle forature. Quasi sempre sono recuperabili, ma se una gomma è vecchia, buca più facilmente. Se il buco è largo, non c’è toppa che tenga. Ora non vi resta che andare a controllare le vostre gomme!

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