Revisione autocarro: dal 2019 possibile anche per i privati
di Redazione ComparaSemplice | 29-01-2019 | AutoIl 2019 è l’anno che segna una svolta epocale nel settore automotive. Tante sono le novità normative pronte a entrare in vigore tra auto, moto e autocarri. Se quelle maggiormente sulla bocca di tutti rispondono ai nomi di Ecobonus ed Ecotassa, rispettivamente incentivi e imposte gravanti su acquisto e utilizzo dell’automobile per effetto delle emissioni inquinanti di CO2, ad essere intaccato è anche il versante delle revisioni. Per quanto concerne il collaudo tecnico sui mezzi pesanti di portata uguale o superiore ai 35 quintali, come noto sono state recepite le direttive dell’Unione Europea entrate in vigore il 20 maggio 2018 con l’obiettivo di contrastare le frodi sulla compravendita dei veicoli usati attraverso la falsificazione dei chilometraggi. La novità più rilevante è stata proprio l’introduzione del certificato di revisione. Cosa cambia, allora, rispetto a un anno fa? Scopriamolo.
Revisione autovetture: ogni quanto
A subire variazioni non sono le scadenze. Autovetture, caravan e veicoli per trasporto promiscuo o ad uso speciale di massa non superiore a 35 quintali sono tenute ad effettuare la prima revisione a quattro anni dall’immatricolazione del mezzo e le successive a cadenza biennale. I veicoli destinati al trasporto di persone o cose con numero di posti superiore a nove, adibite a taxi e noleggio con conducente, ambulanze, autobus o mezzi con massa uguale o superiore a 35 quintali devono invece effettuare annualmente la revisione.
Revisione autocarri: novità 2019
L’approvazione della Legge di Bilancio 2019, la 145/2018 comma 1049, prevede l’affidamento ai privati anche delle revisioni dei mezzi pesanti. La novità riguarda le imprese sia nel ruolo di controllore che in quello di controllato.
Nel primo caso la svolta si è resa necessaria sulla scorta della crescita continua del numero di operatori autorizzati. Resta però da capire quali dovranno essere i requisiti richiesti alle officine già autorizzate a effettuare le revisioni auto, moto e motocicli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate per controllare anche i mezzi pesanti. Nel decreto ministeriale attuativo andranno inoltre fissate tariffe e spazi di cui ciascuna officina dovrà disporre. Si tratterà infatti di fare entrare, stazionare e uscire in sicurezza e senza intralciare il traffico veicoli più grandi. Per questo bisognerà prevedere anche una normativa che disciplinerà l’adeguamento delle strutture. Infine sarà compito ministeriale quello di cercare di garantire il più possibile l’imparzialità degli operatori.
Nel ruolo di controllato, invece, cadrà l’attuale rigidità legata alla scarsità di personale della Motorizzazione. Questa carenza limite le sedute di revisione autocarri costringendo molti a farsi assistere dalle agenzie di pratiche per la parte burocratica.
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