Rottamazione auto: come fare e quanto costa

di | 07-08-2018 | News Noleggio

Rottamazione auto: come fare e quanto costa
Confronta

Le auto, purtroppo e molto spesso, non hanno vita infinita. Vuoi per un limite di usura raggiunto, vuoi per via di un incidente, l’automobile può richiedere la rottamazione. Chiaramente, non sempre si sa cosa fare e come fare, soprattutto a livello di documenti, né se ne conoscono i costi effettivi. Il dubbio infatti può essere anche il dove rivolgersi: al PRA? Alla Motorizzazione? Ad un ufficio ACI? Vediamo dunque insieme le procedure del 2018 inerenti ai costi della demolizione e la cancellazione al PRA in via definitiva.

30 giorni

Iniziamo con il dire che entro 30 giorni dalla consegna del veicolo, il centro rottamazione o la concessionaria dove avete dato in “cambio” l’auto, deve presentare la richiesta di cancellazione del mezzo da PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. Il documento ha precisamente il nome di “cessazione della circolazione per demolizione”.

Cosa significa rottamare un’auto?

Rottamare un’auto, non è altro che la demolizione e la distruzione del mezzo stesso. I centri rottamazione solitamente “tolgono” il vendibile e/o provvedono a smaltire il resto dei pezzi secondo legge, ovvero cercano di destinare per quanto possibile i prodotti (pensiamo agli olii, alla plastica…) ad un vero e proprio riciclo (per ciò che si può, ovviamente…).

Quanto costa rottamare un’auto?

Chiaramente la rottamazione di un mezzo ha un costo. Se acquistiamo un nuovo veicolo, le concessionarie possono prevedere particolari promozioni e non farvi pagare nulla. Se invece non è previsto un nuovo veicolo, i costi possono variare. Dipende da diversi fattori: ogni centro ha le sue tariffe ed ogni Regione o Comune prevede differenti tasse. Poco importa dove ci si rechi, l’unica cosa, fondamentale, è che sia autorizzato dalla Regione, poiché solo così riceverete il certificato di cancellazione al PRA.

Auto nuova, o semplice rottamazione?

Come detto, in caso di acquisto di un’auto nuova, sarà la concessionaria a fare tutto e vi rilascerà il certificato di rottamazione in nome e per conto del centro che si occuperà dello smaltimento del mezzo secondo le leggi vigenti. Se invece ci si reca presso un centro, sarà quest’ultimo a rilasciare il certificato, pensando a smaltire gli scarti e tutto il resto. In ogni caso, è importante verificare, prima della rottamazione, che non vi siano procedimenti di fermo amministrativo (non si potrebbe cancellare al PRA in questo caso). Basta indicare la targa dell’auto al PRA che farà una visura per sciogliere ogni vostro dubbio.

Quali documenti occorrono?

Naturalmente bisogna presentare dei documenti per poter rottamare un mezzo. Serve chiaramente la carta di circolazione, il certificato di proprietà (o foglio complementare) e chiaramente, il mezzo con le targhe (quest’ultime saranno consegnate al Pubblico Registro delle targhe). Se non doveste avere il certificato di proprietà, sarà sufficiente presentare la denuncia effettuata presso le Autorità, così da non avere problemi.

Ricordiamo inoltre, che oltre alla rottamazione, va poi fatta la radiazione, così da non dover pagare più il bollo per i prossimi anni, cosa che va registrata al PRA. La radiazione è sempre a cura del centro o del concessionario. Per ottenerla, si ricade in tre casi: la mera demolizione del mezzo; la esportazione all’estero del bene; la cancellazione d’ufficio per vendita del veicolo dopo un sequestro delle autorità a causa di violazioni e/o mancati pagamenti delle tasse.

Ricordiamo poi che il certificato di rottamazione per essere valido deve contenere i seguenti dati:
– nome e cognome del proprietario;
– indirizzo del proprietario;
– dati del veicolo;
– numero di registrazione/identificazione e firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato di rottamazione;
– autorità competente che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa di autodemolizione;
– data e ora di rilascio del certificato stesso e la data e l’ora di presa in carico del mezzo;
– impegno a provvedere alla pratica di cancellazione dal Pubblico registro automobilistico.

E’ importante sapere che il certificato di rottamazione auto è molto importante. Questo solleva infatti il proprietario del mezzo da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa.

Quanto costa rottamare un mezzo?

I costi di rottamazione auto 2018 per la demolizione del veicolo sono di 32 euro di imposta di bollo (bisogna avere il certificato di proprietà), che diventano 48 euro utilizzando il modello NP3C come nota di presentazione in luogo del certificato di proprietà. Da 7 a 10 euro circa per i costi di eventuale trasporto del mezzo fino al centro di demolizione e 13,50 euro per gli Emolumenti Aci. In sostanza, si va dunque da un minimo di 70 ad un massimo di 150 euro.

Come fare per non pagare il bollo 2018?

Come detto sopra, rottamando una automobile, si eviterà di pagare il bollo. Va da sé la decisione di rottamare un mezzo, possa essere presa anche in luogo di una tassa da pagare. Se può essere evitata… Per scongiurare di pagare il bollo dunque, basta verificare quando è la scadenza dello stesso. Ad esempio, se il bollo scade ad agosto, la rottamazione dovrà essere effettuata entro il 30 settembre. Se la pratica di radiazione viene effettuata dopo, dovrete pagare la tassa.

Come fare per “bloccare” la polizza auto?

Naturalmente, rottamando un mezzo, avrete la possibilità di interrompere la polizza auto (è, per capirsi, come se vendeste l’auto). Si può dunque richiedere alla propria compagnia assicurativa l’eventuale rimborso dei mesi di cui non si è usufruito per la propria polizza auto. Basta inviare il certificato di rottamazione del proprio mezzo all’assicurazione. Quest’ultima poi, è obbligata a mantenere la medesima classe di merito.

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