Volano bimassa: cos’è e come funziona

Avete mai sentito parlare di volano bimassa? Ecco tutto quello che c'è da sapere, da cos'è a come funziona

Avete mai sentito parlare di volano bimassa? Forse si, ma vi siete anche chiesti cosa sia, e soprattutto… come funziona? Ovviamente, parliamo di una evoluzione del classico volano che tutti conosciamo, ed è un pezzo del veicolo che ha trovato diffusione all’inizio degli anni ’90. In particolare i grossi motori turbodiesel, dotati di tanta coppia motrice ne sono provvisti. Vediamo insieme cosa c’è da sapere.

Sommario

Il volano bimassa è composto da diversi pezzi naturalmente. Questi, una volta messi tutti insieme vanno a creare una sorta di ruota metallica. Da un lato è collegata all’albero motore, ovvero il punto esatto dove troviamo gli organi della trasmissione. Entrando più nello specifico, la struttura prevede che il volano primario, ovvero un primo disco metallico, ruoti solidalmente con l’albero motore per andare a trasmettere il moto ad un ulteriore e secondo piatto girevole coassiale (il volano secondario, se preferite). Questi sono collegati al primo tramite un sistema di molle.

Grazie alle molle, i due elementi circolari possono così ruotare, volendo, anche in senso opposto di qualche decina di gradi. Al tempo stesso, sulla circonferenza esterna del volano troveremo una corona dentata. Su questa va a “collegarsi” il pignone del motorino d’avviamento. Sulla superficie esterna del volano secondario interviene la frizione. Sicuramente un esempio pratico aiuterebbe a capirsi qualcosa di più…

Iniziamo con il dire che ogni componente del volano bimassa è progettato e realizzato per ogni singolo motore. Non esistono dunque dei pezzi uguali per tutti. Il volano bimassa dunque, varia in base alle sue caratteristiche strutturali e di erogazione. Qual è dunque la funzione del volano bimassa? Esattamente come i più normali volani serve a limitare le variazioni della velocità angolare dell’albero motore, andando ad uniformarla.

Come accade questo? Il volano va ad accumulare l’energia meccanica durante le fasi utili del motore, quando rende meno bruschi gli incrementi di velocità, per poi restituirla nelle fasi passive. Così facendo non fa altro che addolcire i rallentamenti. Grazie alle molle poi, questo specifico volano va a smorzare le vibrazioni ed a limitare la risonanza meccanica (lo si deve alla scomposizione delle masse ed al montaggio elastico).

Insomma a cosa serve il volano bimassa? Il volano bimassa va ad aumentare il momento d’inerzia dell’albero su cui è montato. Va a regolarizzare la sua velocità angolare e di conseguenza il funzionamento del motore. Aiuta poi ad armonizzare la catena cinematica, viisto che va a ridurre le vibrazioni, per rendere l’intervento della frizione più fluida e morbida. Insomma, il comfort di marcia non può che giovare della cosa. Se confrontato al volano comune, è più leggero, più elastico ed assorbe le oscillazioni in maniera più efficace. Questo si traduce in una “vita” superiore di tutti gli organi della trasmissione. Qualche contro? Si, è più delicato e soprattutto costa molto di più.

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