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Canone Rai 2023: novità
di Ilaria Macchi | 02-01-2023 | News Canone RAI, News e VarieSi avvicina il momento del pagamento del canone Rai 2023: gli utenti non possono che chiedersi se sia cambiato qualcosa in merito a una delle tasse più discusse ora che si è insediato un nuovo governo.

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153.03 €/Si avvicina il momento tradizionale della scadenza del canone Rai 2023, per questo ora che si è insediato il nuovo governo può essere naturale da parte dei cittadini chiedersi se siano previsti cambiamenti per un’imposta che non è mai stata particolarmente amata. Ormai da qualche anno la tassa è stata inserita, su iniziativa dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi, all’interno della bolletta della luce in modo tale da combattere l’evasione dilagante, anche se alcuni esponenti del nuovo esecutivo sembravano già in passato essere contrari a questa idea. Vediamo quindi qual è lo scenario allo stato attuale per sapere come regolarsi e non andare incontro a brutte sorprese.
Sommario
Canone Rai 2023: cosa devono fare gli utenti
Al momento il nuovo esecutivo è in carica solo da poche settimane, per questo si aspettano notizie ufficiali su molti aspetti, ma il pagamento delle tasse non può che essere tra i temi più importanti che devono essere trattati. Diverse famiglie italiane, infatti, sono in estrema difficoltà a causa dell’aumento del costo della vita che ha coinvolto praticamente tutti i settori e faticano a gestire anche le spese quotidiane.
Si avvicina però la scadenza prevista per il pagamento del canone Rai 2023, imposta che ormai da qualche anno è stata inserita nella bolletta della luce (indipendentemente dal fornitore scelto) per cercare di contrastare l’evasione. Sarà ancora così?
Non ci sono ancora certezze, ma quasi sicuramente non ci saranno cambiamenti almeno per quanto riguarda l’anno che sta per arrivare. Una conferma a riguardo è arrivata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che ha spento quasi del tutto le speranze di chi voleva uno scorporo o almeno una riduzione della cifra da versare.
“La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte AGCM, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del Canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto” – sono state le parole del politico.
Di parere opposto si era detto un altro esponente della Lega come Giorgetti, Matteo Salvini, attuale Ministro dei Trasporti, ma difficilmente sarà la sua linea a prevalere. Non è escluso, però, che da qui alle prossime settimane possa esserci almeno un ritocco verso il basso dell’importo dovuto.
Canone Rai 2023: quando si paga e quanto costa
A quanto ammonterà il canone Rai nel 2023?
Come accaduto negli anni passati e secondo quanto indicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, l’importo del canone Rai 2023 sarà pari a 90 euro.
Il pagamento avviene mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno.
Non ci sarà quindi la necessità di provvedere personalmente recandosi presso l’ufficio postale più vicino, né si correrà il rischio di dimenticarsi la scadenza e dover così andare incontro alle conseguenze spiacevoli che questo può comportare.
Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Il modello F24 deve essere utilizzato per il pagamento del canone anche da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale (vedi elenco allegato al decreto del 13 maggio 2016, n. 94).
Chi lo desidera può provvedere al pagamento della tassa di possesso dell’apparecchio Tv anche tramite addebito della pensione. Per chi ha questa esigenza è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini, titolari di abbonamento alla televisione, con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro.
Al pagamento sono tenuti anche i contribuenti che sono residenti all’estero, ma che sono detentori di un apparecchio televisivo in abitazioni a loro disposizione in Italia e che non sono titolari di un conto aperto presso Poste Italiane o presso una filiale di una banca situata in Italia. Nel loro caso l’importo può essere saldato tramite bonifico bancario.
Canone Rai 2023: le date per fare richiesta di esenzione
Chi ritiene di avere i requisiti per non pagare il canone Rai 2023 può fare richiesta di esenzione, vantaggio che non scatta in automatico, ma che richiede che sia l’utente stesso a muoversi per fare presente la propria situazione personale.
A differenza di quanto comunicato in un primo momento, sono diverse le date entro cui fare istanza:
- 31 gennaio 2023, e non più 30 aprile, per richiedere l’esonero annuale;
- 30 giugno 2023, anziché 31 luglio, per richiedere l’esonero per il secondo semestre dell’anno.
Ogni persona si impegna a indicare il proprio quadro economico, ben sapendo di poter andare incontro a sanzioni nel caso in cui si dovesse certificare il falso.
La dichiarazione sostitutiva deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate scegliendo tra diverse modalità:
- in forma cartacea, mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’indirizzo “Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio Canone TV, Casella postale 22, 10121 Torino” per plico raccomandato senza busta unitamente alla copia di un valido documento di riconoscimento;
- tramite PEC (con firma digitale) all’indirizzo canonetv@postacertificata.rai.it;
via web, tramite l’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Chi è esonerato dal pagamento
Il canone Rai, come sappiamo, è una tassa legata al possesso della Tv, indipendentemente dal suo reale utilizzo. Proprio per questo deve essere pagato una sola volta per famiglia anagrafica, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.
A partire dal 2016 è stato introdotto il concetto di “presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo” in presenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale.
A essere esonerati dal pagamento sono gli utenti ultra 65enni con reddito non superiore a determinate soglie, i diplomatici e i militari stranieri e chi non detiene un apparecchio televisivo.
Vediamo quindi nello specifico quali sono le limitazioni relative al reddito. Nel caso dei cittadini che hanno compiuto 75 anni con un reddito annuo proprio o del coniuge non superiore a 8 mila euro e senza conviventi con un reddito proprio, è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva con cui si attesta di avere i requisiti necessari per avere diritto all’esenzione. Questa spetta se all’interno dell’abitazione sono presenti uno o più apparecchi, mentre non è valida se il dispositivo è presente in un’abitazione diversa da quella in cui si ha la residenza.
L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75esimo anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Se invece il compimento del 75esimo anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno in corso, l’agevolazione è valida esclusivamente per il secondo semestre.
Chi è in possesso dei requisiti necessari potrà continuare a sfruttare questo vantaggio anche negli anni successivi senza la necessità di dover presentare un’altra dichiarazione sostituva. Non è escluso comunque possano essere messi in atto una serie di controlli per verificare eventuali casi di “furbetti” che hanno dichiarato il falso.
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