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La batteria smartphone dura poco: come risolvere il problema
di Edoardo | 11-05-2017 | News Cellulari, News Telefonia
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Pensiamo, ad esempio, all’autonomia: la batteria smartphone dura poco rispetto ai cellulari “standard” e, nonostante si siano fatti passi avanti interessanti soprattutto nell’ultimo biennio, i miglioramenti da fare sono ancora tanti, anche parlando di top di gamma. Come risolvere il problema, quindi? In realtà è possibile fare qualcosa per migliorare la durata della batteria: ecco qualche consiglio utile, valido sia per smartphone Android che iPhone o Windows Phone, che vi permetteranno di rendere più performante l’autonomia del vostro cellulare.
1. Regolate manualmente la luminosità
Il display dello smartphone è uno dei maggiori responsabili del consumo di batteria. Se volete risparmiare energia, non affidatevi alla luminosità automatica, ma provate a regolare manualmente il valore, puntando verso una riduzione maggiore rispetto a quella standard. Uno schermo meno luminoso vi garantirà una durata maggiore della batteria durante la giornata.
2. Disattivate le connettività non utilizzate
I nostri smartphone sono provvisti di tantissimi sistemi di connessione, come il Wi-fi, l’NFC, il Bluetooth, il DLNA, il GPS, etc… Tuttavia stiamo parlando di tecnologie che raramente si utilizzano in maniera continua e senza interruzioni: se non le state usando, quindi, disattivatele e riattivatele solo all’occorrenza, solo quando ne avete davvero bisogno.
Stesso discorso anche per le reti mobili: se nell’area in cui vi trovate non è presente il 4G ma il vostro smartphone lo supporta, disattivatelo per evitare che il dispositivo continui a cercare di connettersi a questo tipo di standard. La batteria smartphone dura poco anche se vi trovate in aree dove la rete a cui vi state appoggiando è insufficiente o altalenante: meglio bloccare su reti con una ricezione maggiore per risparmiare energia.
3. Occhio alle app e alle notifiche
Alcune applicazioni, in particolare quelle che hanno bisogno di connettersi costantemente alla rete Internet (pensiamo, ad esempio, ai client dei social network più diffusi, ai programmi di Instant Messaging o alle app per la gestione delle mail), oltre a consumare dati incidono negativamente sulla durata della batteria del telefono. Scegliete di tenere attive le applicazioni a cui non potete davvero rinunciare ed evitate quelle più affamate di batteria (sulle impostazioni del vostro smartphone, nella voce relativa alla batteria, potete avere un quadro generale delle app che stanno consumando di più).
Se non volete rinunciare completamente ai servizi delle app potete anche personalizzare le notifiche, rendendole meno frequenti ed evitando sincronizzazioni continue. Su alcune app non importanti potrete anche disattivarle del tutto. In realtà le notifiche non hanno un impatto significativo sull’autonomia ma, se avete tantissime applicazioni installate, potrebbero diventare parte del problema.
4. Usate i sistemi di risparmio energetico
Ormai tutte le principali piattaforme mobili (Android, iOS e Windows Phone) integrano un sistema per il risparmio della batteria, attivabile manualmente o da impostare in modo tale che si avvii automaticamente una volta raggiunta una certa percentuale di batteria. Il sistema di risparmio energetico è presente anche su alcuni modelli smartphone, sviluppato dalle stesse case produttrici (pensiamo ad esempio ai modelli Apple, Samsung, Sony) e ottimizzato per l’hardware del dispositivo stesso.
Se la batteria smartphone dura poco e volete prolungare di qualche ora l’autonomia per arrivare a fine giornata, allora attivate questa funzione. Ovviamente questi sistemi ridurranno le prestazioni del telefono, magari riducendo le animazioni e le notifiche, impedendo che molte app lavorino in background o disabilitando alcune funzionalità: se volete sempre il massimo dal vostro telefono, quindi, valutate bene l’utilizzo di questo sistema.
5. Acquistate un power bank
Le avete provate tutte ma la batteria smartphone dura poco comunque? Per risolvere il problema potete affidarvi ad un dispositivo esterno, una vera e propria batteria portatile aggiuntiva collegabile via cavo al cellulare. Il nome di questo prodotto è power bank, un accessorio ormai utilizzatissimo e molto conosciuto dall’utenza.
La scelta di un power bank, però, non deve essere fatta superficialmente o senza prestare particolare attenzione, magari attratti da una promozione o da prezzi super stracciati: innanzitutto non affidatevi a marchi sconosciuti o a prodotti dai costi irrisori, tenendo conto anche della capacità del power bank (misurata in mAh, proprio come le batterie degli smartphone). Marchi come Anker, EasyAcc, RavPower, CHJGD sono alcuni dei principali di questo settore, ma non mancano anche prodotti di società più blasonate e note sui mercati europei.
Inoltre, evitate di farvi attrarre solo ed esclusivamente dai mAh pubblicizzati: basatevi innanzitutto sulla capacità effettiva della batteria del vostro telefono e acquistatene uno che abbia almeno il 20% in più di quel valore. In questo modo sarete certi che il power bank acquistato potrà caricare completamente il dispositivo.
Non sottovalutate neppure le dimensioni e la portabilità: è vero, oggi è possibile acquistare dei modelli di batteria esterna da 10-20.000 mAh a prezzi interessanti, ma le dimensioni potrebbero addirittura superare il telefono che possedete, a seconda del modello. Trovate, quindi, un giusto equilibrio tra potenza, portabilità e prezzo.
Se la batteria smartphone dura poco, anche seguendo questi consigli, potrebbero esserci due cause: o il vostro dispositivo ha un’autonomia insufficiente per le vostre abitudini d’utilizzo (e in questo caso un power bank più generoso potrebbe risolvere il problema, oppure dovreste sostituire il cellulare con un altro dalla batteria maggiore) oppure il vostro terminale potrebbe avere un problema tecnico: in quest’ultimo caso potete rivolgervi all’assistenza del produttore, la quale farà tutti i dovuti test per scongiurare o meno la presenza di un difetto o di un degradamento del modulo batteria.
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