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Stop alle offerte Operator Attack? Ecco cosa potrebbe accadere
di Silvio Spina | 13-11-2023 | News CellulariIl Disegno di legge Concorrenza potrebbe rappresentare la fine delle cosiddette “operator attack”, ossia quelle promozioni riservate ai clienti che provengono solo da specifici compagnie (una pratica utilizzata spesso dai semivirtuali), a seguito dell’approvazione in Commissione Industria di due emendamenti relativi proprio a questa pratica.

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153.03 €/MESETra le promozioni sulla telefonia mobile più aggressive e convenienti dal punto di vista del canone mensile e dei servizi proposti, citiamo spesso le cosiddette “operator attack”, iniziative valide soltanto per gli utenti che provengono da specifici gestori. Una pratica che non piace all’Antitrust e che potrebbe scomparire presto dal mercato.
Sono due gli emendamenti approvati in Commissione Industria al Disegno di Legge Concorrenza (uno presentato da Salvo Pogliese di FDI e uno da Mara Bizzotto della Lega) che fanno proprio l’invito dell’Autorità per la Concorrenza a porre fine alle iniziative commerciali di questo tipo. Secondo l’Antitrust, infatti, le offerte operator attack hanno effetti estremamente negativi sullo sviluppo della concorrenza nel settore mobile, limitando lo sviluppo dei gestori arrivati di recente e causando l’uscita di altri, “facendo venire meno quello stimolo concorrenziale dei confronti degli operatori tradizionali che ha fin qui apportato numerosi benefici ai consumatori finali”. Bisognerà attendere che il DDL Concorrenza venga approvato dalle due Camere prima che i nuovi emendamenti siano effettivi, anche se non è escluso che durante l’iter legislativo vengano attuate ulteriori modifiche.
Nel mese di luglio l’AGCOM non aveva nascosto la sua contrarietà alle promozioni di questo tipo, considerandole delle pratiche discriminatorie e dannose per l’equilibrio del mercato, a partire dalla stessa procedura di portabilità: durante la richiesta di passaggio ad un altro operatore, infatti, il cliente fornisce delle informazioni tra cui l’operatore di provenienza, oltre all’ICCID della SIM e al numero di telefono. Tale informazione viene utilizzata dalla nuova compagnia per validare o interrompere il processo di MNP in caso di mancata corrispondenza dei dati, rendendo possibile un utilizzo tutt’altro che trasparente dei dati e avvantaggiando gli operatori principali.
Offerte operator attack: chi le propone attualmente
Praticamente tutti i gestori virtuali controllati direttamente dalle compagnie più importanti (Kena Mobile, ho. mobile, Very Mobile), ribattezzati per questo motivo “semivirtuali”, offrono delle promozioni a condizioni migliori solo per utenti provenienti da specifici operatori. Questa strategia è stata utilizzata sempre più spesso a seguito dell’arrivo di Iliad e di altri gestori MVNO concorrenti. Non a caso la maggior parte delle promozioni più convenienti proposte da Kena Mobile (TIM), ho. mobile (Vodafone) e Very Mobile (WINDTRE) è rivolta alle utenze provenienti da Iliad, PosteMobile, Fastweb Mobile, CoopVoce e MVNO. Promo simili vengono adottate anche da altre compagnie virtuali, come ad esempio Tiscali Mobile, 1Mobile e PosteMobile.
Di conseguenza, le offerte soggette a queste limitazioni non possono essere sottoscritte da chi proviene da operatori diversi. In realtà è possibile che la compagnia metta a disposizione la stessa offerta a tutti, ma con condizioni decisamente meno vantaggiose (costo mensile maggiore, meno giga a disposizione, costo di attivazione più alto). Non a caso, negli ultimi anni si è intensificata la pratica della “triangolazione”, ossia il passaggio intermedio e temporaneo ad un gestore compatibile con la promozione, in modo tale da sottoscrivere poi l’offerta più conveniente.
Insomma, l’addio delle offerte “operator attack” viene considerato dagli enti di controllo e regolamentazione e da buona parte della politica un limite alla sana concorrenza, ma c’è chi vede in questa misura anche un rischio concreto di aumento dei prezzi medi delle tariffe cellulari. Ma sarà davvero cosi? Attendiamo di conoscere l’esito dell’iter legislativo e le successive mosse degli operatori per scoprirlo.
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