Bolletta luce Seconda Casa: quanto paghi di più?
di Camilla Sestilli | 30-08-2019 | Come risparmiare, Consigli per gli acquisti, EnelCome cambiano le bollette della luce tra prima e seconda casa? Non è un mistero che le utenze delle case in cui non si ha residenza, subiscano un netto rincaro dei prezzi. Basti pensare alla tanto odiata tassa sui rifiuti: anche quando l’abitazione di villeggiatura è poco utilizzata e non si usufruisce del servizio ecologico, le bollette arrivano e devono essere pagate.
Per quanto riguarda le bollette dell’energia elettrica l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), prevede dei costi fissi che si addizionano alle tariffe energetiche.
Quello che vogliamo cercare di capire in questo articolo è quanto tali costi fissi pesino sulla spesa annuale di un cliente per una abitazione diversa dalla residenza anagrafica.
In altre parole, cerchiamo di rispondere alla domanda: “a quanto ammonta la differenza fra la spesa annua stimata per una prima casa e una seconda abitazione?”.
Sommario
- Perché la bolletta della luce della seconda casa è più alta?
- Spesa annua per l’elettricità: la differenza tra prima e seconda casa nel mercato tutelato
- Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione di residenza
- Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione non di residenza
- Confronto spesa prima e seconda casa a colpo d’occhio
- Spesa annua per l’elettricità: la differenza tra prima e seconda casa nel mercato libero
- Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione di residenza: offerta e-light di Enel Energia
- Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione non di residenza: offerta e-light di Enel Energia
- Confronto spesa prima e seconda casa a colpo d’occhio
- Alcuni consigli per risparmiare sulla bolletta della seconda casa
Perché la bolletta della luce della seconda casa è più alta?
Dal 1° gennaio 2017 grazie a una riforma apporta dall’ARERA (delibera 582/2015/22l) al sistema tariffario per l’energia elettrica, non esistono più le tariffe D2 e D3, ossia le offerte pensate appositamente per gli utenti domestici residenti (la tariffa D2), e le quelle per i non residenti (la tariffa D3).
La riforma ha stabilito in primo luogo, l’abolizione del concetto di progressività sul quale si basavano le vecchie D2 e D3, cioè il sistema secondo il quale il costo del kWh cresceva “progressivamente” all’aumentare del consumo dei clienti. Inevitabilmente tale modalità finiva per penalizzare gli utenti che consumavano oltre una certa soglia l’elettricità, rispetto ad altri con un fabbisogno energetico minore.
In secondo luogo, la riforma ha portato alla nascita di una nuova tariffa, TD, per i servizi di rete. Essa prevede che i costi di rete (quindi i costi relativi al trasporto e alla distribuzione dell’energia) vengano pagati per la potenza impegnata e non più a seconda dei kWh consumati dal cliente.
Infine, si è interventi sugli oneri di sistema.
Lo scopo della riforma tariffaria è stato , dunque, quello di creare un’unica tariffa che superi la distinzione tra clienti residenti e non residenti.
Nonostante tutto, la bolletta della seconda casa risulta più pesante e ciò è dovuto fondamentalmente per due motivi principali:
- Generalmente i consumi di corrente elettrica nella seconda casa sono più bassi rispetto a una casa di residenza;
- La tariffa destinata a una seconda casa prevede oneri di sistema più alti.
Infatti, i contributi per gli oneri di sistema sono più alti per i non residenti, dato che continuano a essere definiti in modo diverso per prima e seconda casa. In particolare, ai clienti residenti, tale voce, viene applicata in quota energia e è calcolata in €/kWh in base ai consumi del cliente.
Mentre ai clienti non residenti è applicata sia in quota energia che in quota fissa: gli oneri vengono pagati, per tanto, in parte nella quota energia in €/kWh (come i residenti), e in parte in quota fissa in €/mese. L’importo in quota fissa è pari a 135€ comprensivo di IVA.
A consumo zero, dunque, sulla bolletta luce della seconda casa sarà sempre presente un costo da assolvere pari a 259,15€/anno al quale aggiungere le imposte, ossia l’accisa e l’IVA, pari rispettivamente a 0.0227/kWh e 10%.
Spesa annua per l’elettricità: la differenza tra prima e seconda casa nel mercato tutelato
Chiariti i costi che determinano l’aumento del costo della luce per le seconde case, possiamo procedere con la stima della spesa annua per l’elettricità per una casa in cui si ha la residenza anagrafica, e quella per una casa in cui non si è residenti, con lo scopo di capirne l’effettiva differenza in termini economici. Per realizzare la stima, abbiamo utilizzato il servizio Portale Offerte dell’Autorità dell’energia.
È bene precisare, inoltre, che per il calcolo del costo annuale delle fatture per il mercato tutelato, si è fatto rifermento alle condizioni economiche stabilite dall’Autorità per il costo del kWh nel secondo trimestre del 2019.
Infine, i valori della spesa (espressi in euro) si riferiscono a un cliente con potenza impegnata 3kW (la potenza media di tutti i contatori domestici) con un’offerta dal prezzo del kWh monorario, ossia fisso che non dipende dalle fasce orarie e dai diversi giorni della settimana di consumo. La media annuale viene calcolata per diversi scaglioni di consumo annuo, in modo tale da essere utile a più utenti possibili.
Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione di residenza
Partiamo dalle prime case:
- Con un consumo annuo di energia pari a 1500kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 346,84€/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 2200kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 469,92€/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 2700kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 574,90€/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 3200kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 690,88€/annui
Ricordiamo che il consumo annuo di energia, in genere, per un cliente tipo è pari a 2700kWh.
Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione non di residenza
Per quanto riguarda le seconde case, per gli stessi scaglioni di consumo, i prezzi monorari delle bollette saranno:
- Consumo annuo di energia pari a 1500kWh = 523,97€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 2200kWh = 654,54€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 2700kWh = 758,03€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 3200kWh = 861,52€/annui
Confronto spesa prima e seconda casa a colpo d’occhio
A questo punto possiamo arrivare al calcolo della vera e propria differenza tra la spesa annua per una prima casa e una seconda casa, per quanto riguarda il mercato tutelato. Per una immediata comprensione, riportiamo i valori nella seguente tabella:
Consumo annuo (kWh) | Prezzo prima casa | Prezzo seconda casa | Differenza |
1500 | 346,84€/annui | 523,97€/annui | 177,13€ |
2200 | 469,92€/annui | 654,54€/annui | 184,62€ |
2700 | 574,90€/annui | 758,03€/annui | 183,13€ |
3200 | 690,88€/annui | 861,52€/annui | 170,64€ |
Spesa annua per l’elettricità: la differenza tra prima e seconda casa nel mercato libero
Calcolare la differenza tra il costo annuo della luce per una casa di prima residenza valutandone la differenza con il prezzo della luce per una seconda casa, è più complicato. Il mercato libero è contraddistinto, infatti, dalla presenza di una grande quantità di offerte che dai costi del kWh differenti. Tuttavia possiamo calcolare la differenza del costo luce tra una cosa di residenza e una di non residenza tenendo conto dei seguenti parametri:
- Prenderemo in considerazioni uni dei maggiori fornitori del mercato libero: Enel Energia
- Valuteremo la differenza tra il costo dell’offerta E-light di Enel energia per una prima e una seconda abitazione
- Come per il mercato tutelato, terremo conto di diversi profili di consumo per una potenza del contatore pari a 3kW
Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione di residenza: offerta e-light di Enel Energia
E-light è l’offerta digitale di Enel che prevede un costo monorario riferito alla sola componente energia bloccato per un anno pari a 0,059€/kWh. Di seguiti riportiamo la spesa annua a seconda delle diverse fasce di consumo:
- Con un consumo annuo di energia pari a 1500kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 344,40
- €/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 2200kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 466,34€/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 2700kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 570,52€/annui
- Con un consumo annuo di energia pari a 3200kWh il prezzo monorario della bolletta sarà 685,58€/annui
Cliente con potenza impegnata 3Kw e contratto per abitazione non di residenza: offerta e-light di Enel Energia
Anche i clienti non residenti possono decidere di attivare e-light come offerta per la luce. Ecco i costi per i relativi scaglioni di consumo:
- Consumo annuo di energia pari a 1500kWh = 521,53€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 2200kWh = 650,97€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 2700kWh = 753,64€/annui
- Consumo annuo di energia pari a 3200kWh = 856,32€/annui
Confronto spesa prima e seconda casa a colpo d’occhio
A questo punto possiamo arrivare al calcolo della vera e propria differenza tra la spesa annua per una prima casa e una seconda casa, per quanto riguarda il mercato libero. Per una immediata comprensione, riportiamo i valori nella seguente tabella:
Consumo annuo (kWh) | Prezzo prima casa | Prezzo seconda casa | Differenza |
1500 | 344,40€/annui | 521,53€/annui | 177,13€ |
2200 | 466,34€/annui | 650,97€/annui | 184,63€ |
2700 | 570,52€/annui | 753,64€/annui | 183,12€ |
3200 | 685,58€/annui | 856,32€/annui | 170,74€ |
Alcuni consigli per risparmiare sulla bolletta della seconda casa
Rivolgendo qualche particolare attenzione al consumo di energia nella casa di villeggiatura è possibile riuscire a contenere i costi in bolletta.
Ridurre la potenza del contatore, è uno dei primi passi efficaci che si possono compiere, qualora vi assicuriate che la potenza del vostro contatore sia effettivamente troppo elevata rispetto ai consumi.
È importante, poi, ricordarsi di staccare la corrente quando non si è in casa, e quando si è in villeggiatura non sprecate corrente elettrica preziosa tenendo accese le luci nelle stanze che non state usando.
Per ottimizzare i consumi si possono adottare, ad esempio, lampade LED in particolar modo se la casa dispone di uno spazio aperto che deve essere illuminato durante le ore serali, elettrodomestici a basso consumo energetico e pompe di calore per il riscaldamento. Pur essendo soluzioni più costose al momento dell’acquisto, permettono di avere un ritorno economico importante in bolletta, salvaguardare l’ambiente e risparmio anche sulla bolletta del gas.
Infine, è fondamentale scegliere l’offerta giusta per il proprio bisogno di consumo e questo è tanto più vero nelle seconde case. In questi casi una tariffa di tipo monorario, è la soluzione migliore, nonostante l’idea comune sia quella che, nelle case di villeggiatura, si risparmi con tariffe di tipo biorario. Se è vero che l’offerta bioraria permette di pagare i corrispettivi per l’energia elettrica a seconda delle fasce orarie di consumo e a seconda dei giorni della settimana, le tariffe monorarie hanno in genere un costo per la componente materia prima energia più basso rispetto alle biorarie e il costo rimane fisso e bloccato.
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