Riscaldare casa senza gas: 3 sistemi di riscaldamento alternativi al metano

di | 21-10-2021 | News Gas e Luce

È possibile riscaldare casa senza gas? Ecco le alternative più valide

Riscaldare casa senza gas: 3 sistemi di riscaldamento alternativi al metano
Confronta

Secondo uno studio sul consumo energetico nei paesi membri della Comunità Europea pubblicato nel 2020 da Eurostat – l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea – il 59,9% delle abitazioni italiane utilizza sistemi di riscaldamento alimentati a gas metano. Il 28,9% impiega sistemi basati su fonti di energia rinnovabile e solo lo 0,4% ha scelto l’energia elettrica per riscaldare gli ambienti domestici. Alla base delle scelte energetiche degli italiani ci sono sicuramente delle considerazioni economiche. Il gas metano è visto da sempre come uno dei sistemi di riscaldamento più economici, nonostante l’alto tasso di inquinamento che l’uso di questa fonte energetica comporta. Ma davvero il gas è così economico? Esistono sistemi di riscaldamento alternativi al metano? In questa guida vi mostreremo non solo che riscaldare casa senza gas è possibile, ma anche che l’uso di sistemi di riscaldamento alternativi è più economico e in linea con il rispetto dell’ambiente.

Sommario

1. Come riscaldare casa senza gas con le stufe a pellet

Iniziamo la nostra rassegna dei 3 migliori sistemi di riscaldamento alternativi al gas metano con le stufe a pellet. Le stufe a pellet funzionano come delle classiche stufe a legna ma, a differenza di queste, utilizzano un combustibile molto economico e soprattutto ecologico. Il pellet è infatti un biocombustibile ricavato dalla segatura e dalle feci essiccate il cui costo nel 2021 oscillava dalle 30€ alle 50€ a quintale che si traduce in appena 4€ circa per un sacco da 15Kg. Con la crisi energetica anche i costi del pellet hanno subito una impennata, con un sacco da 15 kg che può oscillare tranquillamente dagli 8 ai 16€.

Quanto fa risparmiare riscaldare casa senza gas utilizzando una stufa a pellet? Non esiste una risposta univoca a questa domanda poiché nel calcolo intervengono molte variabili quali l’isolamento termico dell’abitazione, i metri quadri della casa, il modello della stufa a pellet utilizzato. In generale possiamo però dire che l’impiego di una stufa a pellet potrebbe farvi risparmiare fino a 500€ l’anno. Prendiamo come base i costi del 2021 e vediamo quanto è semplice il calcolo. Una stufa a pellet consuma circa 15Kg di combustibile per 12 ore di funzionamento facendoci spendere 4€ circa. Un termosifone alimentato a gas metano acceso per 12 ore ci farebbe spendere invece 6€ circa. Un sistema di riscaldamento alimentato con il pellet ci farebbe spendere alla fine del mese 120€ circa contro i 180€ del riscaldamento a gas.

2. Riscaldare casa con un impianto fotovoltaico

Al secondo posto di questa rassegna dei migliori sistemi per riscaldare casa senza gas troviamo gli impianti fotovoltaici. Prima di procedere nella spiegazione di come usare un impianto fotovoltaico per il riscaldamento degli ambienti domestici, dobbiamo prima di tutto fare chiarezza su cosa è un impianto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico è un sistema che produce energia elettrica dall’energia solare. Si tratta quindi di un sistema al 100% ecologico. Ad oggi i sistemi fotovoltaici possono essere di due tipi: gli impianti ad isola e quelli connessi in rete. I primi sono dei sistemi che producono energia in modo totalmente autonomo; i secondi sono invece dei sistemi collegati ad una rete elettrica di distribuzione gestita da aziende terze.

Veniamo dunque al punto. Come riscaldare casa senza gas utilizzando un impianto fotovoltaico? L’installazione di un impianto fotovoltaico fa davvero risparmiare rispetto a un sistema di riscaldamento a gas? E di quanto? Il riscaldamento della casa grazie al fotovoltaico è reso possibile dall’installazione di una pompa di calore all’interno o all’esterno dell’abitazione. Si tratta di un apparecchio che estrae calore da una fonte naturale come l’aria, il terreno, l’acqua o l’energia solare. Nel caso di un impianto fotovoltaico avrete quindi bisogno di installare una pompa di calore elio-assistita – ossia una pompa di calore che estrae calore dall’energia solare – per produrre sia acqua calda sanitaria che riscaldamento. Abbinando una pompa di calore a un impianto fotovoltaico otterrete non solo autonomia energetica ma anche un risparmio in bolletta pari al 100%. Inoltre chi ha deciso di installare un impianto di questo tipo in casa ha la possibilità di sfruttare anche i vantaggi di specifiche offerte luce per chi ha il fotovoltaico, che consentono di avere prezzi fissi e bloccati per 12 o 24 mesi, possibilità di accedere a specifici servizi del fornitore e usare energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili.

3. Riscaldare casa con l’energia elettrica

L’ultima soluzione che permette di riscaldare casa senza gas, riguarda i sistemi di riscaldamento elettrico. Cosa intendiamo con riscaldamento elettrico? Ci riferiamo a tutti quei sistemi che si alimentano con l’energia proveniente dalla rete elettrica come le classiche stufe elettriche, i sistemi di riscaldamento a battiscopa, il riscaldamento a pavimento, il riscaldamento a pannelli radianti. Si tratta di soluzioni ecologiche che tuttavia, senza i dovuti accorgimenti, farebbero spendere alle famiglie italiane il doppio rispetto al riscaldamento a gas. Esistono però degli espedienti che permettono di tagliare i costi in bolletta, nonostante il prezzo unitario molto più alto dell’energia elettrica rispetto al metano. Come nel caso degli impianti fotovoltaici, anche in quello dei sistemi di riscaldamento elettrico la soluzione è rappresentata dall’installazione delle pompe di calore. Per incentivare l’utilizzo delle pompe di calore da parte delle famiglie italiane è intervenuta anche la legge con la riforma delle tariffe elettriche del 2014. Il Decreto Legislativo del 4 luglio 2014 non solo ha introdotto la bolletta 2.0 e la quota fissa energia ma ha anche incoraggiato l’elettrificazione dei consumi grazie agli incentivi per l’aumento di potenza del contatore e all’introduzione della tariffa TD che di fatto premia e fa risparmiare chi consuma più energia elettrica.

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Riscaldare casa con la pompa di calore

Come abbiamo accennato la pompa di calore preleva energia termica dall’ambiente esterno e la trasferisce al circuito di riscaldamento di casa. Le pompe di calore si suddividono in tre tipologie:

  1. aria – acqua: l’acqua viene scaldata scambiando calore con aria esterna (d’estate è possibile produrre acqua fredda per il raffreddamento dei locali)
  2. aria – aria: viene immessa aria calda o fredda in casa scambiando energia termica con l’ambiente esterno (il funzionamento del classico climatizzatore)
  3. geotermica: l’acqua viene scaldata o raffreddata scambiando energia termica con l’acqua di falda o con il terreno

Riscaldamento a pavimento

Se stai pensando a come sostituire il gas in casa, una valida alternativa al metano è data dal riscaldamento a pavimento. Costituito da una serpentina elettrica a pavimento, ha consumi più alti rispetto a metano, pellet, ma anche rispetto alle pompe di calore. Molto utile in caso di appartamenti di piccola metratura (35/40 mq), ben isolati.

Non offre possibilità di produrre acqua calda sanitaria, pertanto se necessiti di acqua calda, ti servirà un secondo sistema.

Caldaia Ionica

Un sistema di riscaldamento senza metano è quello della caldaia ionica. Questa tipologia di caldaia elettrica a dissociazione ionica è un sistema piuttosto nuovo e recente che scalda il liquido tecnico grazie al movimento degli ioni e scambia il calore con il circuito di riscaldamento. Per ogni kWh elettrico utilizzato sono prodotti circa 2kWh termici.

Rispetto ad una pompa di calore ha un consumo superiore di circa 1 volta e mezzo. Ha il vantaggio di non avere unità esterne o canne fumarie.

Caldaia Elettrica

Si tratta della classica caldaia con resistenze elettriche ed ha un funzionamento simile al boiler, ma con potenze maggiori per poter scaldare una mole di acqua molto più grande. Costa poco, ma al tempo stesso non è molto economica nell’utilizzo, a meno di non avere una seconda casa di piccole dimensioni che viene utilizzata solo per brevissimi periodi (qui puoi trovare comunque le migliori offerte luce per seconda casa per ridurre i costi in bolletta).

Caldaia a biomassa

Le caldaia a biomasse sono quelle che funzionano con pellet, legna, mais, gusci di frutta secca e altre sostanze organiche solide non fossili. Sono un ottimo sistema alternativo al gas, ma presentano controindicazioni come ad esempio la necessità di avere un luogo spazioso in cui stoccare il combustibile. A livello di consumi consentono nel caso di utilizzo di pellet un risparmio del 25/30% rispetto a una caldaia a condensazione e nel caso di utilizzo della legna fino al 60%.

Pannelli radianti elettrici a infrarossi

Passando a quelle che sono alternative al metano è possibile citare i pannelli radianti elettrici a infrarossi. Sono pannelli da posizionare a parete o soffitto e scaldano le superfici opposte e non direttamente l’aria. Sfruttano l’irraggiamento per scaldare l’abitazione. Sono più dispendiosi rispetto al metano, ma anche rispetto a pompe di calore e biomasse, per questo sono sconsigliati nel caso si volessero utilizzare come riscaldamento principale, soprattutto per case di grandi dimensioni.

Riscaldare casa senza gas: le agevolazioni fiscali

È da diversi anni ormai che i contribuenti possono usufruire di agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione della casa dedicati al risparmio energetico. Anche per il 2018, la Legge di Bilancio prevede diversi sconti per chi decide di rinnovare l’impianto di riscaldamento della propria abitazione. Il Conto Termico 2.0 ad esempio, in vigore dal 31 maggio 2016, restituisce ai contribuenti fino al 65% dei costi sostenuti per la sostituzione della caldaia a gas con un nuovo sistema di riscaldamento alimentato a biomassa come ad esempio le stufe a pellet. Il responsabile della gestione del Conto Termico e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici – GSE – una società pubblica interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la cui principale attività è la promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. L’Ecobonus 65% sostiene invece tutti coloro che, entro il 31 dicembre 2018, sostituiranno i sistemi di riscaldamento a gas con impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.

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