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Sharing economy: risparmiare e guadagnare grazie alla condivisione
di Roberta Esposito | 22-03-2016 | Come risparmiare[""]
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39.90 €/MESELa “sharing economy”, in italiano economia collaborativa, ha trasformato radicalmente le logiche economiche moderne e si basa sulla creazione di legami sociali come fondamento per lo scambio economico e per la cooperazione. Considerata come fenomeno emergente nei primi anni 2000, la “sharing economy” è oggi un trend consolidato che permette alle persone di risparmiare e guadagnare grazie alla condivisione di beni, servizi, attività e conoscenze.
Sommario
Cos’è la “sharing economy”?
Partiamo dalla definizione: la “sharing economy” si propone come un modello economico collaborativo costruito intorno alla condivisione di risorse umane e materiali; si basa sulla partecipazione di diverse persone e organizzazioni nei processi di creazione, produzione, distribuzione, commercio e consumo di beni e servizi.
Nata dalle sfide imposte da uno scenario economico sempre più competitivo, questo modello collaborativo risponde efficacemente alla crisi economica promuovendo forme di consumo consapevoli basate sul riutilizzo, sulla fiducia, sulla flessibilità e sulla condivisione. Forme di consumo sostenibili dal punto di vista ambientale, e socialmente utili perché permettono agli individui di risparmiare attraverso pratiche come lo scambio e il baratto.
Gli elementi comuni alla base della “sharing economy” sono:
- condivisione di una stessa risorsa – oggetti, servizi, conoscenza, denaro, attività, spazi, etc
- relazione peer to peer – relazioni che nascono tra pari
- presenza di una piattaforma tecnologica – app per lo scambio delle relazioni
È proprio grazie alla rete e all’evoluzione tecnologica che queste pratiche collaborative si sono diffuse e differenziate. Infatti oltre alle piattaforme digitali (applicazioni, community e siti internet), che favoriscono la socializzazione fra gli individui, fanno parte dell’universo collaborativo anche forme come il coworking, il cohousing, il cofarming, ovvero fenomeni che, seppur diversi fra loro, sono accomunati da sistemi relazionali basati sul networking.
Internet è il veicolo capace di mettere in contatto tutte le persone che vogliono condividere qualcosa con coloro che, attraverso nuovi canali e nuovi modi di consumo, sono alla ricerca del risparmio senza però rinunciare alla qualità. La “sharing economy” permea tutti i settori e permette agli individui di acquistare e consumare beni e servizi attraverso molteplici applicazioni, community e siti web a prezzi decisamente più contenuti rispetto ai touch point tradizionali.
Anche in Italia il fenomeno della “sharing economy” registra una crescita sostenuta rispetto al panorama mondiale. Grazie alla mappatura delle piattaforme collaborative italiane realizzata da Collaboriamo (laboratorio di ricerca e sperimentazione per l’analisi dei fenomeni economico collaborativi), sappiamo che alla fine del 2015 le piattaforme attive nel nostro Paese erano più di 90.
Dall’analisi è emerso che la condivisione avviene a livello trasversale e riguarda diversi ambiti come:
- beni, servizi e oggetti generici (20%) – Barattofacile, Ebay, Kijiji
- strutture turistiche ricettive (10%) – AirB&B, CouchSurfing, Scambiocasa
- carsharing (12%) – Car2go, Enjoy, Autolib
- crowdfounding (30%) – Kapipal, Eppela, Starteed
- social eating (5%) – Gnammo, Newgusto, Ploonge
Le ragioni che spingono gli individui a ricorrere alle pratiche collaborative sono riconducibili a valori quali i legami sociali, la necessità di risparmiare in un momento socio-economico difficile e la voglia di sperimentare forme di consumo considerate intelligenti e innovative.
Risparmiare e guadagnare grazie alla “sharing economy”
Dopo aver capito cos’è la “sharing economy” e quali sono gli ambiti di applicazione, una domanda sorge spontanea: come è possibile risparmiare, ma sopratutto guadagnare con l’economia collaborativa? Sfruttando e condividendo le risorse a nostra disposizione.
Molte sono infatti le persone che riescono a ricavare denaro dallo sfruttamento delle “risorse” che possiedono (si pensi all’automobile nel caso di BlablaCar, la casa in quello di AirB&B oppure dei propri talenti culinari in quello di Gnammo).
In Italia, come in Europa e in America, i servizi offerti grazie all’economia collaborativa rappresentano per gli individui un’interessante fonte di reddito. Ciò che sorprende è che questi individui non sono rampanti imprenditori inseriti nell’alta società, bensì persone comuni che utilizzano questo reddito per raggiungere serenamente la fine del mese; come gli imprenditori gestiscono autonomamente il proprio tempo decidendo se e quando accettare un lavoro, mettendo a disposizione il proprio talento, la propria macchina oppure il proprio appartamento.
Un ulteriore metodo per guadagnare, ottimizzando il proprio tempo compatibilmente con le attività quotidiane, è quello di utilizzare 6Semplice.it: la piattaforma online realizzata da ComparaSemplice.it che ti offre la possibilità di guadagnare e risparmiare svolgendo semplici attività (ad esempio scrivere articoli, diffondere link, presentare altri amici).
Partecipare e guadagnare con 6Semplice.it è facile, basta infatti iscriversi nella Homepage e scaricare la guida che, passo per passo, spiega come cominciare a guadagnare.
In queste righe abbiamo dato una definizione della “sharing economy” e mostrato alcune delle opportunità che l’economia collaborativa mette a disposizione per coloro che cercano nuovi modi per risparmiare e guadagnare attraverso questo nuovo modello economico.
Per partecipare alla condivisione e cominciare a guadagnare basta essere in possesso di una connessione Internet oppure mobile. Noi di ComparaSemplice.it ti consigliamo di comparare le migliori offerte Internet e telefono e di cominciare ad usufruire delle opportunità di condivisione!
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