Attivazione contatore Enel tempi: come procedere per allaccio e subentro
di Ilaria Macchi | 17-09-2019 | EnelL’avvento del mercato libero è ormai vicino (salvo proroghe dovrebbe diventare definitivo dal 1° luglio 2020 – clicca qui di seguito per conoscere quali sono le conseguenze a cui si potrebbe andare incontro se non ci si dovesse mettere in regola entro tale data) e offre la possibilità a ogni utente di valutare quale sia l’operatore per l’energia che si preferisce. Pur non essendoci più il monopolio, sono ancora in tanti a puntare su Enel, apprezzato per le offerte convenienti e per la trasparenza. Tra gli aspetti che possono influire sulla scelta c’è la capacità dell’azienda di sapere rispondere ai bisogni dell’utente: ecco quali sono i tempi necessari per effettuare l’attivazione del contatore, sia che si tratti di un allaccio sia che si debba procedere con un subentro.
Sommario
Attivazione contatore Enel tempi: come muoversi in caso di prima attivazione
La fase che precede il trasferimento in una nuova abitazione richiede la necessità di occuparsi di una serie di incombenze, a partire dalla gestione delle varie utenze di casa. A differenza del passato, grazie al mercato libero ogni utente ha la possibilità di agire senza particolari impedimenti, ma può scegliere non solo l’offerta che ritiene più conveniente, ma anche il fornitore del servizio.
Questo può avvenire anche se si deve effettuare un allaccio, ovvero procedere alla prima attivazione del contatore. Districarsi tra le tariffe disponibili è ora più semplice: basta armarsi di un po’ di pazienza e consultare i siti delle aziende o, in alternativa, utilizzare i comparatori disponibili online, pensati proprio per mettere in risalto le differenze tra una soluzione e l’altra.
Fino a qualche anno fa Enel aveva il monopolio per l’energia nel nostro Paese, ma ancora oggi continua a essere una delle aziende preferite sia per la varietà di profili tariffari, sia per la capacità di fornire un servizio che punta a essere trasparente ma allo stesso tempo efficiente.
La prima attivazione prevede una procedura piuttosto semplice anche per gli utenti meno esperti. Nel caso in cui si abbia la necessità di attivare un contatore che non ha mai erogato energia elettrica, ci si può muovere direttamente via web ed espletare tutta la pratica nell’arco di qualche minuto. Il meccanismo da seguire è invece leggermente differente per il gas: in questo caso ci si deve presentare presso il Punto Enel più vicino dove si potranno ricevere tutte le indicazioni e soddisfare anche eventuali dubbi.
È necessario essere in possesso di tutti i dati personali, codice fiscale compreso, dell’utente a cui sarà intestato il contratto. Sono inoltre necessari il codice POD o numero Eneltel identificativo del contatore (per la fornitura di energia elettrica) oppure il codice PDR (per la fornitura di gas naturale – clicca qui se vuoi sapere qualcosa in più sull’importanza di questo dato e su come rintracciarlo). Per chi sceglie di pagare con domiciliazione bancaria (scopri qui tutti i vantaggi di questa scelta) serve comunicare anche il codice IBAN.
Non appena la pratica sarà stata accettata, si riceverà via email una copia dell’accordo. L’intestatario dovrà così compilarlo in tutte le sue parti, firmarlo e inviarlo. A questo è necessario allegare il modulo che certifica la regolarità urbanistica dell’immobile (istanza 326).
Una volta portata a termine l’istanza, sarà possibile registrarsi all’interno dell’Area Clienti presente all’interno del sito ufficiale. Questa sezione consente di tenere sotto controllo in modo costante l’andamento della pratica. Basta accedere alla sezione “Le tue operazioni” per avere una panoramica del proprio percorso con Enel Energia, compresa la data di stipula, il tipo di contratto (se elettrico o gas), il numero e lo stato di avanzamento della richiesta.
Tempi necessari per l’attivazione
Una procedura di questo tipo richiede ovviamente una tempistica ben precisa.
In linea di massima, al di là dell’azienda con cui si decide di stipulare il contratto, sono necessari sette giorni lavorativi. Qualora dovessero verificarsi ritardi, l’interesse del cliente viene tutelato al massimo: se il disagio è dovuto al distributore, è previsto un risarcimento a favore del cliente.
Se non si è andati oltre il doppio del periodo richiesto, l’indennizzo sarà pari a 35 euro. Si sale a 70 euro entro il triplo del tempo previsto, mentre si passa a 105 euro quando si supera il triplo.
Riattivazione contatore Enel – Come agire in caso di subentro
In alcuni casi il contatore è già esistente all’interno delle mura domestiche, ma non è più attivo. Questo può accadere quando a vivere in casa era un’altra persona, ma questa prima di lasciare ha provveduto a interrompere il contratto e a procedere con la disattivazione (clicca qui per conoscere la differenza tra voltura e subentro).
Per portare a termine correttamente questa procedura è necessario essere in possesso di alcune specifiche informazioni:
- Dati personali, compreso il codice fiscale, della persona a cui sarà intestato il contratto;
- Il codice POD che identifica il contatore in caso di energia elettrica o il codice PDR per la fornitura del gas. Entrambi possono essere recuperati consultando il contatore o la bolletta e non cambieranno nemmeno se si dovesse passare a un altro fornitore;
- Se non si ritrovano le informazioni precedenti, può essere utile avere il codice cliente;
- l’ultima lettura del contatore, indispensabile per chiudere il rapporto (clicca qui per sapere come effettuare l’autolettura).
La richiesta di subentro può avvenire attraverso il sito di Enel o prendendo contatto con l’azienda attraverso le altre modalità.
Per la luce il costo del subentro prevede un onere amministrativo pari a 26,13 euro, oltre a un corrispettivo commerciale pari a 23 euro. La spesa complessiva è quindi pari a 49,13 euro + IVA. Nel caso del gas, invece, è richiesto un onere amministrativo pari a 30 euro + IVA, oltre a un corrispettivo commerciale di 23 euro + IVA.
Qualora ci fossero inadempienze da parte del vecchio intestatario, il nuovo inquilino non dovrà sostenere alcun onere.
Subentro Enel tempi – Quanto è necessario attendere
I tempi di attesa anche in questo caso sono piuttosto ridotti. La richiesta effettuata dal cliente sarà inviata al distributore entro due giorni dal momento in cui la documentazione è stata ricevuta. A quel punto sarà presa in esame e, se non saranno riscontrate incongruenze, si procederà secondo i termini indicati nella Delibera 147.
La tempistica può essere di due tipi differenti:
- 5 giorni lavorativi, da calcolare dal momento in cui Enel invia la richiesta al distributore in caso di fornitura di energia elettrica;
- 10 giorni lavorativi dall’invio della richiesta da parte di Enel al distributore in caso di fornitura di gas.
Se interessati, sia durante la fase di transizione sia una volta portato a termine il subentro, è possibile richiedere un incremento della potenza del contatore.
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