Come cambiare intestatario bolletta Enel Energia: tutte le info

di | 25-02-2019 | News Enel

Come cambiare intestatario bolletta Enel Energia: tutte le info
Confronta

Sapere come cambiare l’intestatario della bolletta Enel Energia (clicca qui se sei interessato a ricevere alcuni consigli per risparmiare) può essere molto utile ad esempio se si sta effettuando un trasloco e si desidera che il contratto attivo con l’operatore sia a proprio nome. L’operazione può sembrare difficile da eseguire soprattutto se si teme di dover affrontare una lunga procedura a livello burocratico, ma in realtà fortunatamente non è così. È comunque necessario armarsi di pazienza e seguire alcune semplici istruzioni, ma il beneficio sarà effettivo non appena si riceveranno le fatture da pagare: non saranno infatti più possibili fraintendimenti di alcun tipo.

Sommario

Voltura contratto Enel per decesso intestatario o trasloco – Quando è necessario farlo

Il trasloco può essere un’operazione spesso traumatica per la necessità di dover trasferire da un’abitazione all’altra tutti i propri effetti personali, ma anche perché ci porta a dover effettuare ogni passaggio relativo alle utenze. Il nuovo inquilino può infatti decidere di mantenere attivi i contratti con gli operatori scelti precedentemente o, in caso di esigenze differenti, valutare possibili alternative. In questo caso è necessario muoversi per portare a termine una voltura, ovvero provvedere al cambio di intestazione dei contratti per le forniture energetiche di luce, gas ed energia elettrica presenti in casa. Questo deve essere fatto oltre che in caso di cambio di proprietà, anche qualora si sia verificato il decesso della persona a cui erano attribuite le bollette.

Questo atto è esclusivamente di tipo amministrativo, non sono quindi previste interruzioni dal servizio né disagi di alcun tipo per chi vive in casa. Non sono previste modifiche, salvo indicazioni di diverso tipo, nemmeno a livello di offerta attiva. In questo caso la procedura prende il nome di “voltura con accollo”, che sta a significare la decisione di continuare a erogare un servizio di energia elettrica da parte dello stesso gestore e con identiche caratteristiche a livello contrattuale. Il vantaggio in questo caso è particolarmente importante: il nuovo intestatario ha la possibilità di “congelare” le condizioni di tipo economico, commerciale e legislativo.

Se la persona che ora risiede all’interno delle mura domestiche dovesse invece optare per un mantenimento dell’operatore, ma con una tariffa di tipo differente si parla invece di “voltura senza accollo”.

Voltura Enel costo e documenti e necessari

Per far sì che la voltura con Enel (ma questo vale anche per gli altri operatori) possa andare a buon fine è necessario seguire una procedura ben precisa.

Il passaggio da un intestatario all’altro può avvenire a una condizione fondamentale: è innanzitutto necessario essere in possesso di una vecchia bolletta in modo tale da poter reperire facilmente tutti i dati relativi alla fornitura. Su ogni fattura è infatti possibile risalire al codice POD, in grado di identificare in maniera univoca l’utenza. Si tratta di un codice alfanumerico composto da 1 o 15 cifre che viene associato al momento in cui viene effettuato l’allacciamento, ovvero l’operazione che consente di far arrivare presso l’abitazione l’energia elettrica e che culminerà con l’installazione del contatore.

Non è ovviamente finita qui. Il gestore ha infatti la necessità di poter visionare un documento di identità sia del vecchio intestatario della persona che richiede di eseguire la voltura e di mettere a suo nome la bolletta (oltre al codice fiscale). E’ fondamentale poi comunicare l’indirizzo del nuovo intestatario visto che è qui che saranno recapitate le fatture.

Enel Energia solitamente non effettua cambiamenti nemmeno nella modalità di pagamento. In linea generale viene inoltre richiesto un ulteriore certificazione per dimostrare che chi vuole la voltura sia autorizzato a presentarne domanda.

Chi teme che questa operazione possa provocare spese esorbitanti può stare comunque tranquillo. Anche in questo ambito il fornitore fa il possibile per venire incontro ai suoi clienti. Solitamente è richiesto il pagamento di una tantum pari a 23 euro. A questo è necessario aggiungere un ulteriore fisso di 27 uero, corrispondente ai cosiddetti oneri amministrativi, oltre all’imposta di bollo di 16 euro. In caso di voltura Enel per decesso la situazione è invece parzialmente differente: per legge la procedura può avvenire in modo gratuito se non vengono effettuate variazioni nelle condizioni tariffarie ed economiche, oltre che nella capacità del contatore. È però necessario specificare che ci si trova in un caso di questo tipo.

In quanto tempo può avvenire la voltura

Uno dei vantaggi resi possibili dalla voltura sta nella possibilità di non dover subire alcun disagio da parte di chi vive all’interno dell’abitazione in cui viene garantita la fornitura di energia elettrica. Non è infatti prevista alcuna interruzione del servizio, aspetto che, se dovesse avvenire, provocherebbe inevitabilmente problemi (stare senza corrente sarebbe un disagio non da poco e potrebbe rendere necessario trovare un’abitazione almeno temporanea).

Anche le tempistiche sono davvero ridotte. In linea generale in un massimo di cinque giorni lavorativi tutto può andare a buon fine. Non è comunque escluso che tutto possa accadere nell’arco di poche ore. A conferma che tutto sia avvenuto in maniera regolare ci sarà l’invio della bolletta dove sarà indicato il nome del nuovo intestatario.

C’è un’unica condizione in cui sia necessario attendere per un periodo più lungo, ma comunue si può trattare di pochi giorni in più, ovvero nelle situazioni di voltura senza accollo. In questo caso, infatti, il gestore può avere la necessità di verificare in maniera precisa la situazione del vecchio intestatario e capire se sia possibile passare alla nuova tariffa prescelta.

La differenza con il subentro

Un’altra operazione che può essere richiesta in caso di cambio intestatario con Enel o con un altro gestore è il subentro. Questo è caratterizzato da una divergenza non da poco rispetto alla voltura. Il subentro è infatti una procedura a cui non è possibile sottrarsi quando il vecchio intestatario aveva deciso di effettuare per un periodo più o meno lungo un’interruzione del servizio erogato dal contatore. Si tratta di una situazione tutt’altro che infrequente: in caso, ad esempio, di disaccordo tra gli eredi uno dei due può decidere, soprattutto per “vendicarsi” della controparte magari interessata all’immobile, di provocare un disagio all’altro in questo modo.

A questo punto diventa però necessario per il nuovo inquilino che si stabilirà all’interno dell’appartamento non solo decidere a quale gestore affidarsi, ma anche provvedere alla riattivazione vera e propria del servizio. In questo caso è necessario essere in possesso del codice POD e del codice cliente (entrambi sono facilmente rintracciabili sulla bolletta), oltre che dell’ultima lettura del contatore.

Il cliente, sia in caso di voltura sia in caso di subentro, ha la possibilità di tenere sotto controllo lo svolgimento della sua pratica. Questo è possibile creando un profilo personale all’interno dell’Area Clienti dove è presente la sezione ad hoc “Le tue pratiche”. Da non trascurare anche la sezione “Le tue operazioni” dove saranno conservati tutti i contratti stipulati con Enel Energia in formato pdf, quindi facilmente consultabili e stampabili per archiviarli.

 

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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