Contatore Enel spie rosse accese: cosa fare

di | 30-03-2020 | News Enel, News Gas e Luce

Contatore Enel spie rosse accese: cosa fare
Confronta

A tutti sarà capitato almeno una volta di vedere il contatore Enel con le spie rosse accese, ma di non avere chiaro di cosa significhi. È innanzitutto necessario specificare che si tratta di una situazione normale e che non deve spaventare: non è infatti un segnale di malfunzionamento del dispositivo. Queste, infatti, non sono altro che due piccole luci a LED presenti in tutti i tipi di contatori elettronici (ormai presenti in quasi tutte le case della nostra Penisola) e sono considerate indicatori di consumo: servono a indicare prorio quali siano i momenti in cui si sta prelevando energia elettrica.

Sommario

Il contatore – Uno strumento fondamentale in ogni casa

Avere familiarità con il proprio contatore, lo strumento presente in ogni casa e adibito alla misurazione del consumo di energia elettrica utilizzata dal cliente finale, è molto importante. Questo ci consente infatti, non solo di avere piena consapevolezza delle proprie abitudini di consumo in modo tale da avere le idee più chiare non appena ci troveremo la bolletta tra le mani, ma anche di identificare se l’apparecchio dovesse riscontrare qualche malfunzionamento e poter correre ai ripari il prima possibile.

Ormai in quasi tutte le abitazioni troviamo i cosiddetti contatori 2G, detti anche “open meter”, pensati per favorire il più possibile l’efficienza energetica, oltre che per avere un’idea più precisa su quali siano i momenti in cui si concentrano maggiormente i propri consumi (clicca qui per sapere quali sono le fasce orarie che consentono di risparmiare energia). Da qui si avranno le idee più chiare su quali siano le tariffe che si addicono maggiormente alle proprie esigenze.

Questo genere di dispositivi sono caratterizzate da un display di tipo elettronico, l’elemento principale a cui fare rifornimento proprio perché chiamato a rilevare l’utilizzo dell’energia che viene fatto tra le mura domestiche. Grazie al pulsante posizionato a fianco sarà possibile risalire a informazioni importanti, quali il codice cliente, i kW della potenza istantanea assorbita, i consumi di energia nelle tre fasce orarie (questo consente di capire se ci siano abitudini consolidate nell’arco della giornata ed eventuali picchi), la fascia oraria che si sta utilizzando per la tariffazione e i dati relativi ai consumi ed alla potenza massima registrati nel periodo di fatturazione attuale e nel periodo di fatturazione precedente.

Scendendo nella parte inferiore del device troviamo invece l’interruttore dell’energia elettrica. A questo possiamo riferimento qando si manifesta la necessità di staccare la corrente anche solo per qualche minuto (ma anche per farla tornare in funzione se dovesse abbandonarci momentaneamente).

Contatore Enel spie rosse accese – Come interpretare la situazione

A volte però può capitare di trovarci di fronte alla presenza di due spie rosse, che possono essere accese in modo fisso o lampeggiante. Niente paura, nel caso in cui questo dovesse accadere, ma è bene conoscere cosa stanno a indicare. Questi due LED non sono altro che degli indicatori di consumo ed entrano in azione per segnalare i momenti in cui si sta prelevando l’energia elettrica. La modalità con cui agiscono (fissa o lampeggiante) dipende proprio dal tipo di situazione. Pur non avendo un’influenza specifica sull’importo che ci ritroviamo in bolletta, consultarli periodicamente può essere utile per capire qualcosa in più sul modo in cui viene sfruttata l’energia tra le mura domestiche ed eventualmente se sia necessario mettere in atto qualche comportamento per ridurre le spese (clicca qui se desideri ricevere alcuni consigli utili su come risparmiare sulla bolletta della luce).

  • Se la spia rossa è lampeggiante sta a significare che si sta consumando energia;
  • Se la spia rossa risulta invece accesa in modo fisso non c’è consumo elettrico da almeno 20 minuti. Se abbiamo la cognizione chiara di non avere in funzione alcun dispositivo nessun problema, ma se invece stiamo utilizzando un elettrodomestico questo potrebbe sgnificare che ci sia un problema al contatore. Prima di contattare l’Enel sarebbe bene essere certi che non si tratti di un difetto temporaneo per non correre il rischio di vedersi addebitato un intervento a vuoto). In situazioni del genere si potrebbe chiedere consiglio a un elettricista e verificare se non ci siano stati problemi con i pagamenti che possano avere portato al distacco.

Un’ulteriore informazione che può arrivarci per capire meglio come venga conteggiato l’importo in bolletta (al di là della tariffa e del fornitore a cui si è deciso di aderire) può venire dalla frequenza di accensione della spia. Ogni impulso corrisponde a 1 Wh. Se si dovesse arrivare a 1.000 lampeggii significa quindi che siamo arrivati a quota 1KWh. Il costo di ogni singolo KWh è indicato nella bolletta: da lì effettuando un raffronto sul costo conteggiato e sul numero di KWh consumati si può capire se sia venuto il momento di valutare un possibile cambio di fornitore. Niente paura, già da ora, in attesa dell’entrata in vigore definitiva, è possibile approfittare dei vantaggi del mercato libero ed effettuare il passaggio senza alcun intervento sul contatore né periodi di disattivazione dal servizio, oltre che in modo completamente gratuito (clicca qui se desideri ricevere consigli utili su come cambiare compagnia luce e gas e quali fattori considerare nella scelta).

Il ruolo delle spie del contatore nella spesa per l’energia

Ma perché i LED sono due? Il primo si trova nella parte alta del contatore e sta a indicare l’energia attiva. Questo è l’elemento a cui ogni cliente deve prestare maggiore attenzione proprio perché si riferisce alla quantità di energia che viene consumata e che determinerà poi l’importo che troveremo in bolletta. Il secondo LED si riferisce invece all’energia reattiva, che viene misurata in Kvarth.

Per le utenze domestiche (in genere, a meno che non ci siano esigenze particolari, la potenza standard è di 3kW) questa voce finisce per non avere un’influenza determinante sulla spesa conteggiata, mentre è invece determinante per le forniture non domestiche con potenza superiore a 16,5 kW. Questo particolare tipo di energia viene assorbito da alcuni particolari tipi di dispositivi, quali motori e trasformatori. Non superare il limite massimo di potenza è fondamentale; in alternativa si potrebbe infatti andare incontro a penali addebitate direttamente in bolletta.

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