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Bonifico per risparmio energetico: un’agevolazione importante
di Ilaria Macchi | 09-08-2019 | News Gas e Luce[""]
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153.03 €/MESEOgni proprietario di una casa tiene in modo particolare a tenere il più possibile in buono stato la propria abitazione. Per riuscire nell’obiettivo la pulizia è certamente importante, ma per fare in modo che l’immobile non perda valore nel corso del tempo può essere utile anche mettere in atto una ristrutturazione periodica. Tutto questo può comportare certamente dei costi non indifferenti, soprattutto se si sono verificati problemi e l’intervento non può più essere rimandato, ma si potrà essere ripagati almeno parzialmente nel tempo non solo con il risultato ottenuto, ma attraverso il bonifico per risparmio energetico, conosciuto meglio anche come “bonifico parlante“. Ecco tutte le indicazioni da seguire per riuscire a ottenerlo ed evitare errori che potrebbero impedire l’arrivo dell’indennizzo.
Sommario
Bonifico per risparmio energetico – I lavori che fanno bene al portafoglio
Ristrutturare la casa fa certamente bene non solo per rendere l’abitazione più confortevole, ma anche allo spirito. L’idea di vivere la propria quotidianità in un ambiente più moderno fa spesso bene anche all’animo, anche se inevitabilmente questo comporta la necessità di sostenere alcune spese aggiuntive, a volte nemmeno preventivate.
I cittadini hanno comunque la possibilità di rientrare almeno parzialmente dall’investimento effettuato se questo coinvolge lavori che permettono di migliorare il livello di efficienza energetica di realtà già esistenti. Questo dà diritto a detrazioni dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (imposta sul reddito delle società).
È però ovviamente necessario che siano rispettate alcune condizioni ben determinate per ottenere l’agevolazione. L’importo deve essere sostenuto per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, migliorare sul piano termico la struttura attraverso l’introduzione di lavori di coibentazione, modifiche a pavimenti e finestre, infissi compresi, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Per usufruire della misura diventa però indispensabile dimostrare che la struttura sia già esistente (l’agevolazione non si applica per le realtà di nuova costruzione), mentre non sono previste particolari limitazioni relative alla categoria catastale di appartenenza.
Risparmio energetico: come migliorare la propria abitazione
Riuscire a ridurre le spese per l’energia elettrica all’interno della propria abitazione è un obiettivo da cui nessuno di noi può sottrarsi. A beneficiarne sarà innanzitutto il nostro bilancio familiare. La scelta dell’operatore e della tariffa che ci fornisce il servizio rappresenta certamente un primo passo, ma non è l’unico. È infatti possibile anche cambiare parzialmente il proprio comportamento, ma anche modificare parzialmente la propria abitazione con un vantaggio che sarà tangibile nel tempo.
Una delle azioni che può essere compiuta consiste nell’eliminazione di ogni possibile fonte di dispersione. Questo può essere possibile attraverso la sostituzione degli infissi e delle porte introducendo materiali più isolanti. Riscaldare la casa in inverno (clicca qui per ricevere consigli su come fare ma con un occhio al portafoglio) potrà essere così più semplice e meno dispendioso. A migliorare grazie a questo intervento sarà anche il valore dell’immobile.
Un’altra misura che è ormai una prassi nelle abitazioni più recenti, ma che viene introdotta anche in quelle più vecchie in fase di imbiancatura è l’introduzione del “cappotto termico”. Le superfici opache della struttura vengono così isolate. Per chi vive in condominio diventa però indispensabile ottenere l’approvazione dell’assemblea per poter mettere in atto il lavoro.
In crescita è anche il numero di persone che decidono di affidarsi al riscaldamento a pavimento (clicca qui di seguito per saperne di più). Una stanza con questa soluzione può faticare inizialmente a riscaldarsi, ma una volta fatto il calore sarà più uniforme rispetto a un locale in cui sono presenti i termosifoni, dove il caldo si concentra soprattutto nelle vicinanze.
Da non scartare anche la possibilità di installare i pannelli solari termici, disponibili sia per le costruzioni singole sia per i condomini, pensati facilitare la fornitura d’acqua calda sanitaria o il calore, pur senza sostituire in toto i caloriferi. Particolarmente utili allo scopo sono anche i pannelli fotovoltaici, composti da una serie di moduli che convertono l’energia solare in corrente continua. Il sistema è pensato per produrre energia pulita, senza emissione di CO2 con un notevole risparmio che sarà visibile sin da subito in bolletta.
Un ambiente può inoltre diventare più confortevole grazie a un corretto utilizzo del termostato (ecco qui di seguito alcuni consigli su come farlo ma risparmiando energia), che consente di regolare (nei modelli più recenti anche a distanza) l’accensione del riscaldamento. Tornare a casa e trovare la temperatura desiderata sarà quindi più semplice.
Come effettuare il “Bonifico Parlante”
Se la ristrutturazione per risparmio energetico è stata eseguita la strada da seguire per ottenere l’agevolazione consiste nella richiesta del cosiddetto “Bonifico Parlante”. Si tratta di un procedimento fondamentale proprio perché attraverso questa azione si devono dimostrare le spese sostenute. Ognuno può comunque decidere come muoversi al meglio scegliendo tra l’home banking o presentandosi di persona presso l’ufficio postale più vicino o la propria banca.
Prestare la massima attenzione nella compilazione del documento è fondamentale: a volte può bastare infatti un piccolo cavillo per far saltare tutto il processo.
Il primo dato che dovrà essere riportato correttamente è relativo al codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale. A questo devono poi essere aggiunti il codice fiscale o la partita IVA dell’azienda che si è occupata di effettuare i lavori all’interno dell’abitazione. In caso di acquisto di mobili o di elettrodomestici presso un negozio la procedura da seguire è la stessa.
Un altro aspetto rilevante che non ammette errori riguarda l’inserimento della causale, elemento che non deve mai mancare ogni volta che viene eseguito un bonifico. In questo riquadro si inserisce la tipologia di spesa sostenuta e la relativa normativa di riferimento.
Nel caso di lavori che hanno permesso di effettuare un risparmio energetico la dicitura da segure è la seguente: “Lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296 Pagamento fattura n. __ del ____ a favore di ____ partita Iva ______ Beneficiario della detrazione_______ codice fiscale ___________.”.
È importante precisare comunque che la persona che esegue il bonifico non debba per forza essere la stessa che effettua la richiesta di detrazione. È infatti possibile decidere anche in un secondo momento chi possa essere il beneficiario della detrazione.
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