Contatore del gas: 5 cose da sapere

di | 30-04-2020 | News Gas e Luce, Notizie Gas

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Contatore del gas: 5 cose da sapere
Confronta

All’interno di ogni abitazione è presente un contatore del gas, lo strumento adibito alla misurazione dei consumi, operazione indispensabile per la rilevazione dell’importo che si ritroverà poi in bolletta. Ormai da qualche tempo l’evoluzione tecnologica ha coinvolto anche questo ambito: l’apparecchio che era presente in casa fino a qualche anno fa era infatti di tipo analogico, caratterizzato dalla presenza di numeri in rosso e nero che variavano sulla base del consumo; ora invece il dispositivo è di tipo elettronico ed è in grado di svolgere il suo compito automatico, senza che ci sia la necessità da parte del cliente di inviare l’autolettura al fornitore (la garanzia che quanto fatturato corrisponda ai consumi reali e non a una stima, che potrebbe portare a un conguaglio anche piuttosto elevato).

Sommario

1 – Contatore del gas – Differenza tra la versione analogica e quella elettrica

Il ruolo svolto dal contatore del gas spesso tende a essere sottovalutato, ma se non ci fosse non sarebbe possibile poter rilevare il volume di gas attraverso la sezione del tubo su cui è installato. In base a quanto individuato, può essere quindi conteggiato l’importo che ci ritroveremo da pagare in bolletta, che è ovviamente influenzato dal fornitore e dalla tariffa a cui si è deciso di aderire.

Il 2013 è stato l’anno che ha segnato l’inizio del processo di sostituzione di questi apparecchi, avvenuto senza alcun onere a carico del cliente ed eseguito per adeguarsi all’innovazione tecnologica che ha coinvolto anche questo ambito. Nella maggior parte delle abitazioni l’operazione è già conclusa e sono già disponibili device di tipo elettronico, mentre in alcune troviamo ancora quelli analogici. Non è però possibile rifiutare il cambio: la misura è infatti prevista dall’ARERA per uniformare su tutto il territorio la misurazione.

Ma quali sono le differenze che li contraddistinguono? A livello estetico non comportano grandi variazioni, mentre è il rapporto che si instaura tra l’utente e il dispositivo a cambiare. Nella versione analogica diventa infatti necessario che qualcuno (spesso un incaricato) si occupi di effettuare l’autolettura per comunicarla alla compagnia con cui si è stipulato il contratto (è necessario riportare i numeri che vengono riportati sul display), ma può essere anche lo stesso utente a prendersi carico di questo aspetto e a comunicarlo all’azienda. Tutto diventa invece molto più semplice con i modello di tipo elettronico: in questo caso il gestore riesce a recepire in modo automatico le informazioni di cui ha bisogno. È comunque consigliabile verificare anche personalmente che quanto riportato sul device corrisponda al conteggio che ritroveremo in fattura; se questo non dovesse succedere sarà possibile segnalarlo in modo tale da poter risolvere in tempi brevi l’errore prima che sia eseguito il pagamento.

I vantaggi che vengono garantiti dall’utilizzo degli accessori più moderni:

  • telelettura possibile anche a distanza senza la presenza di un utente che effettui in prima persona l’operazione;
  • telecontrollo da remoto da parte del distributore e del fornitore;
  • misurazione dei consumi in modo più preciso e sicuro, che riduce così gli errori nella fatturazione;
  • possibilità di consultare diverse informazioni che riguardano l’utenza in maniera più immediata.
  • Accesso a offerte più personalizzate, sulla base delle proprie abitudini reali. I fornitori possono infatti avere una visione d’insieme più precisa di quello che avviene in casa e proporre quindi soluzioni adatte per chi cerca di risparmiare.

2 – Uno strumento intuitivo e facile da consultare

Anche i meno esperti di tecnologia potranno facilmente approcciare al contatore del gas elettronico senza grossi timori prendendo questo momento come un’occasione per reperire importanti informazioni in riferimento alla propria situazione personale. Questo genere di apparecchi sono anche detti “smart meter” o 2G proprio perché consentono non solo di reperire in modo automatico la telelettura e quindi i dati di consumo, ma anche di individuare se ci siano momenti della giornata in cui si riscontrano picchi di consumo. Informazioni di questo tipo possono rendere l’utente più consapevole delle proprie abitudini e aiutarlo a capire se debba modificare almeno parzialmente il proprio modo di agire quotidiano per poter risparmiare (clicca qui per conoscere quali sono gli errori che troppo spesso commettiamo anche inconsapevolmente e che non ci permettono di raggiungere come vorremmo l’obiettivo).

Grazie a un dispositivo di questo tipo riesce anche ad abilitare e disabilitare l’energia, oltre a poter intervenire anche a distanza qualora si dovessero verificare dei guasti riducendo così il più possibile il disagio. Ma è allo stesso tempo possibile anche eventuali frodi in atto.

Grazie al mercato libero ogni utente ha la possibilità, in caso di insoddisfazione, di passare a un altro fornitore senza alcun costo a proprio carico, ma anche senza bisogno di alcun intervento sul contatore o periodi di disattivazione dal servizio. L’unico momento in cui si dovrà subire una sospensione è proprio quello della sostituzione del contatore, ma si tratta solo di un paio d’ore, il tempo necessario per portare a termine la procedura.

3 – Come procedere per effettuare l’autolettura

Pur essendo ormai in possesso di un contatore in grado di effettuare la rilevazione dei consumi in modo autonomo, è comunque consigliabile che anche l’utente effettui l’autolettura periodicamente in modo tale da poter avere un’idea più chiara del proprio modo di agire. Niente paura, anche i meno esperti possono farlo senza grandi difficoltà.

In genere troviamo contatore gas display spento, non sta a indicare che il dispositivo non stia funzionando correttamente (questo consente di ridurre al minimo i consumi di energia). Se si desiderano visualizzare i dati sarà necessario il pulsante che si trova a fianco. In genere si possono trovare due tasti, indicati con le lettere P1 e P2; l’utente dovrà premere il primo, che consente di conoscere la potenza massima attuale e quella del periodo precedente. Se si ha l’esigenza di mettersi in contatto con il fornitore e di dare comunicazione dell’autolettura, si dovranno tenere presenti i numeri che precedono la virgola. Il consumo viene espresso in m3. È consigliabile prendere contatto con la compagnia con cui si è sottoscritto il contratto secondo le scadenze che sono indicate in bolletta: questo darà così una maggiore garanzia che l’importo fatturato corrisponda ai consumi reali, senza alcun errore.

4 – L’importanza di codice PDR e numero di matricola

Ogni utenza del gas si caratterizza per due dati importanti: il codice PDR e il Numero di matricola.

Il primo è un codice che contraddistingue ogni cliente ed è composto da 14 cifre. Questo si riferisce al punto in cui il gas viene consegnato al cliente finale; non varia nemmeno se si dovesse decidere di effettuare un cambio di fornitore, ma deve essere comunicato qualora si dovesse eseguire un cambio di offerta o un subentro. È possibile risalire a questa informazione consultando la prima pagine della bolletta.

Il secondo, invece, è riportato direttamente sul contatore, insieme alle altre informazioni tecniche del dispositivo. Essendo legata proprio all’apparecchio, questa può cambiare nel caso in cui dovesse essere sostituito, ed è facilmente identificabile perché preceduta da N., Nr, o No. (è presente anche in fattura). Questa è necessaria in caso di attivazione, subentro, cambio compagnia, voltura, sostituzione o spostamento del contatore.

5 – Contatore gas batteria scarica – Cosa fare in caso di guasto

I moderni contatori 2G sono nati per rilevare in modo più frequente e preciso i consumi, possono andare incontro a un esaurimento della batteria più frequente. L’Autorità per l’Energia era comunque intervenuta recentemente su questo aspetto per tranquillizzare gli utenti, preoccupati che questo aspetto potesse influire sulle loro tasche: “Il misuratore deve essere dotato di una batteria la cui durata dipende in misura rilevante dalla frequenza di comunicazione dei dati dall’apparecchio di misura verso l’esterno e viceversa”.

Massima attenzione invece ad eventuali guasti al contatore. Qualora dovesse verificarsi un malfunzionamento, questo dovrà essere segnalato al fornitore per richiedere l’intervento di un tecnico, ma è bene verificare che non si tratti di un problema temporaneo per evitare che l’uscita possa essere addebitata.

 

 

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