Filtro anti-spoofing AGCOM: in 11 giorni bloccate oltre 49 milioni di chiamate illecite da numeri mobili

Negli ultimi giorni dell’anno, i dati ufficiali sull’efficacia del nuovo filtro anti-spoofing attivato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) mostrano numeri molto significativi nella lotta contro le chiamate fraudolente e il telemarketing illegale che utilizza numerazioni falsificate.

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Un primo bilancio: numeri importanti contro le chiamate illegali

La lotta alle telefonate fraudolente e al telemarketing illecito compie un passo decisivo: secondo quanto riportato dalle fonti, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha comunicato i primi risultati del nuovo filtro anti-spoofing, attivo anche sulle chiamate provenienti da numerazioni mobili falsificate.

Nei primi 11 giorni di attivazione, il sistema ha permesso di bloccare un numero impressionante di chiamate:

• 49,3 milioni di telefonate illecite bloccate provenienti da numerazioni mobili italiane falsificate
• Circa 4,1 milioni di chiamate bloccate al giorno

Questo dato mostra quanto il fenomeno dello spoofing fosse diffuso e quanto il filtro stia incidendo concretamente nella protezione degli utenti.

Cos’è lo spoofing telefonico e perché è un problema

Lo spoofing è una tecnica usata per falsificare il numero chiamante, facendo apparire una numerazione italiana (spesso mobile) anche quando la chiamata proviene dall’estero.

Questa pratica viene utilizzata per:

• far rispondere più facilmente gli utenti;
• rendere più credibile una chiamata potenzialmente fraudolenta;
• mascherare l’origine reale delle telefonate.

Lo spoofing è spesso associato a truffe telefoniche, telemarketing aggressivo e chiamate spam che risultano difficili da bloccare quando si presentano con numeri “normali”.

Quando è entrato in funzione il filtro anti-spoofing

Il filtro è parte delle misure previste da AGCOM con la delibera n. 106/25/CONS ed è stato implementato con la collaborazione degli operatori.

Secondo quanto riportato, l’intervento si è sviluppato in due fasi:

• 19 agosto 2025: avvio del blocco sulle chiamate con numerazioni fisse italiane falsificate
• 19 novembre 2025: estensione alle chiamate con numerazioni mobili italiane falsificate

L’estensione al segmento mobile completa l’intervento iniziato ad agosto ed è particolarmente rilevante, perché le numerazioni cellulari sono oggi tra le più utilizzate per chiamate truffaldine e spam.

I dati: cosa è cambiato nel traffico telefonico

L’effetto del filtro è stato immediato e misurabile anche nelle statistiche sul traffico complessivo.

Riduzione drastica delle chiamate “italiane” in ingresso

• Prima dell’attivazione del filtro (dal 1° al 18 novembre) la media giornaliera delle chiamate con numerazioni mobili italiane ricevute era di circa 26,8 milioni al giorno.
• Dopo l’entrata in vigore del filtro (dal 19 al 30 novembre) la media è scesa a circa 7,4 milioni al giorno.

Questa riduzione conferma come una quota consistente di quel traffico fosse in realtà composta da chiamate illecite con numero falsificato.

Quante chiamate erano davvero illecite?

Nel periodo considerato, le chiamate bloccate (49,3 milioni) rappresentavano circa il 56% del traffico complessivo di chiamate con numerazione mobile italiana in ingresso.

In altre parole: più di una chiamata su due che “sembrava” provenire da un numero mobile italiano era in realtà contraffatta e illegale.

Un effetto collaterale: aumento delle chiamate da numeri esteri reali

Un altro dato significativo riguarda le chiamate provenienti da numerazioni estere reali (cioè non falsificate).

Dopo l’introduzione del filtro anti-spoofing, la media giornaliera delle chiamate da numeri esteri è aumentata sensibilmente:

• da circa 6,6 milioni al giorno prima del 19 novembre
• a circa 23,8 milioni al giorno dopo il 19 novembre

Questo può indicare un cambiamento nelle modalità operative: non potendo più mascherare la chiamata come “italiana”, parte del traffico si sposta su numerazioni estere.

Cosa significa per i consumatori

I primi dati ufficiali mostrano che il filtro:

• blocca automaticamente le chiamate con numeri mobili italiani falsificati;
• riduce drasticamente le telefonate ingannevoli che arrivano ai cittadini;
• rende più semplice riconoscere le chiamate sospette, perché molte arrivano ora da numeri esteri reali.

Si tratta quindi di un importante passo avanti verso un sistema telefonico più sicuro e meno invaso da spam e telefonate illegali.

In poche parole

L’avvio del filtro anti-spoofing di AGCOM sulle chiamate da numeri mobili falsificati sta producendo risultati rilevanti: quasi 50 milioni di chiamate bloccate in appena 11 giorni confermano l’ampiezza del fenomeno e l’impatto immediato della misura.

L’aumento delle chiamate da numerazioni estere suggerisce però che il contrasto alle comunicazioni illecite dovrà continuare, anche con interventi evolutivi, per garantire una tutela sempre più completa dei consumatori.

« PUN – Aggiornamento del 28/12/2025