Gas condizionatori: r32 o r410, quali sono le differenze

di | 02-12-2019 | News Gas e Luce

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Gas condizionatori: r32 o r410, quali sono le differenze
Confronta

Il ruolo dei gas contenuti all’interno dei condizionatori tende spesso a essere sottovalutato, ma in realtà hanno un’importanza determinante: tra i più diffusi nei dispositivi ci sono l’R32 e l‘R410, ma quest’ultimo è destinato a cadere in disuso in favore del primo. La motivazione? Le nuove direttive europee impongono la modifica entro pochi anni per mettere in atto un progetto di salvaguardia dell’ambiente, non possibile con il secondo perché ritenuto nocivo. Chi sta pensando di muoversi già da ora per l’acquisto di un dispositivo in vista della prossima estate (farlo in questa fase consente spesso di usufruire di sconti interessanti in diversi punti vendita) dovrebbe quindi tenere in considerazione questo aspetto pur non essendo ancora arrivati all’eliminazione totale sul mercato.

Sommario

Gas condizionatori – Un accessorio ormai indispensabile

Ormai da qualche anno in gran parte d’Italia l’estate è caratterizzata da temperature sempre più elevate e difficili da sopportare anche per i più “stoici”. Inevitabilmente, diventa necessario muoversi di conseguenza e munirsi di accessori che possano diminuire la sensazione di afa che si avverte: ventilatore e condizionatore sono quindi gli strumenti a cui fare riferimento (clicca qui di seguito per conoscerne meglio le differenze e fare una scelta più consapevole a seconda delle proprie esigenze).

Se si vuole qualcosa che sia davvero efficace il condizionatore rappresenta l’opzione migliore, oltre che la più diffusa. La scelta sul mercato non manca, ma tra i preferiti ci sono i modelli a inverter, in grado di garantire una temperatura stabile ma con un consumo di energia minore (clicca qui di seguito per ricevere consigli su come utilizarlo al meglio). Non mancano versioni low cost, anche se a questo è necessario aggiungere anche i costi installazione.

Ancora più efficaci sono invece le apparecchiature multi-split, che si fanno apprezzare per la flessibillità: sono infatti in grado di impostare una temperatura differente a seconda del locale, anche se in questo caso i consumi possono lievitare.

In fase di acquisto le caratteristiche da tenere presenti sono quindi differenti: non solo la potenza, ma anche i BTU (unità di misura usata per indicare la capacità di rinfrescare o riscaldare un sistema di climatizzazione e dei condizionatori), la classe di efficienza energetica (clicca qui per conoscere quanto questo elemento possa essere utile per risparmiare in bolletta) e la portata d’aria.

Non è però finita qui. Un ruolo altrettanto preponderante è svolto dal gas refrigerante, elemento indispensabile per il funzionamento dell’apparecchio, al pari di quanto accade per frigoriferi, congelatori e deumidificatori. Il tipo di gas può avere un’influenza fondamentale nell’impatto che l’apparecchio è in grado di generare sull’ambiente. Anche in questo ambito, però, ci si sta muovendo ormai da qualche tempo in un’ottica sempre più ecosostenibile e si trovano sempre meno dispositivi altamente inquinanti.

Attualmente in commercio se ne trovano di due tipi differenti: il gas R410A e il gas R32, che variano tra di loro per la loro struttura molecolare.

L’R410A deriva dalla miscela con altri due gas appartenenti alla famiglia degli idrocarburi fluorati,  il gas R32 (difluorometano) e il gas R125 (pentafluorometano). Tra i benefici c’è la sua scarsa tossicità e la non infiammabilità, oltre a essere chimicamente molto stabile. L’impatto sull’ozono è quindi decisamente ridotto, ma c’è comunque una pecca: ha un valore pari a 1975 di potenziale di riscaldamento globale (GWP= Global Warning Potential). Proprio questo elemento ha spinto l’Unione Europea a muoversi in maniera incisiva e a proibirne l’impiego nei modelli mono-split con carica refrigerante inferiore ai 3kg.

Il divieto andrà quindi in favore del gas R32, apprezzabile per le alte prestazioni che è in grado di garantire, oltre che per la capacità di essere pulito ed economico.

Gas per condizionatori R32 – Quali vantaggi nel futuro

La strada del futuro è quindi ormai tracciata, tutto a beneficio dell’ambiente che ci circonda. Gli aspetti positivi che ne derivano sono differenti. Ecco i principali:

  • Ha costi ridotti: a differenza dell’unità di serbatoio di gas R410A, richiede una minore carica di refrigerante, il tutto a beneficio dei costi che ci ritroveremo in bolletta.
  • È efficiente: è uno degli aspetti di maggiore rilievo, è infatti in grado di garantire consumi più bassi, ma senza per questo dover rinunciare alle prestazioni;
  • È ecosostenibile: nessuno di noi può esimersi dall’attenzione all’ambiente. Il potenziale di riscaldamento è pari a 650, meno della metà del gas R410. L’inquinamento, anche nel caso in cui dovessero verificarsi perdite o malfunzionamenti, è quindi praticamente pari a zero.
  • Installabile in poco tempo: nonostante l’evoluzione, non si riscontrano grandi differenze a livello di installazione rispetto al passato. Bastano quindi pochi minuti per poter usufruire dei vantaggi di questo importante elettrodomestico.

Gas condizionatori fuorilegge – Cosa cambia a partire dal 2025

Il 2025 sarà un momento chiave sia per chi è già in possesso di un condizionatore, sia per chi invece sta pensando di acquistarne uno per poter affrontare al meglio le estati decisamente torride che ci aspettano in modo sempre più frequente.

Per capire come muoversi sarà necessario tenere presente quanto indicato all’interno regolamento Europeo nr. 517/2014 sugli F-Gas (gas fluorurati a effetto serra) in cui vengono indicati una serie di obblighi a cui sottostare, destinati a entrare in vigore in via definitiva proprio da quell’anno.

Come capita in molti altri ambiti, anche in questo caso sarà necessario mostrarsi più attenti all’ambiente in modo tale che ognuno, nel proprio piccolo, possa dare il suo contributo. Sul mercato troveremo così dispositivo dotati di gas refrigerante di tipo R32, considerato più ecosostenibile. Non sarà invece più possibile trovare in vendita apparecchi con GWP superiore a 750.

La fase attuale prevede invece una situazione di transizione, in cui conviene comunque iniziare a muoversi in ottica futura; proprio per questo diventa inutile pensare di acquistare un device provvisto di gas refrigerante R410. Questo provvedimento, inevitabilmente, finirà per danneggiare chi è dotato ormai da tempo di un condizionatore: questo, anche se perfettamente funzionante, potrebbe essere infatti non essere più utilizzabile in tempi brevi. Non è infatti sufficiente provvedere alla sostituzione del gas.

È bene quindi iniziare sin da ora ad analizzare le caratteristiche del device, anche se acquistato recentemente, per avere un’idea più precisa e capire se sarà necessario passare a qualcosa di differente. Se invece ci si vuole muovere fin da ora per effettuare l’acquisto, non dovrà essere trascurato alcun dettaglio, compreso questo aspetto che molti finora tendevano quasi a ignorare.

In linea di massima, è raccomandabile, puntare su una versione a pompa di calore, apprezzabile per un duplice motivo: l’apparecchio non è solo in grado di raffreddare la casa in estate, ma anche di riscaldarla durante l’inverno. E non è finita qui: lo strumento è in grado anche di fare da deumidificatore e di ripulire l’aria.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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