Regolare la pressione della caldaia: i valori consigliati e come fare

di | 30-10-2018 | News Gas e Luce, Notizie Gas

Regolare la pressione della caldaia: i valori consigliati e come fare
Confronta

Con l’arrivo dei primi freddi, si riavviano le caldaie per il riscaldamento dopo un (più o meno) lungo periodo di inattività dell’impianto. La regolazione della pressione della caldaia è fondamentale per il corretto funzionamento dell’impianto e per l’ottimizzazione dei consumi di gas.

Quale dev’essere la pressione giusta della caldaia? Quand’è che la pressione è considerata alta o bassa? Quali sono le conseguenze di una pressione troppo alta? Quali sono le cause di una pressione bassa? Come aggiustare i bar dell’impianto? Vaillant, Beretta, Hermann, Viessmann, Ariston, Duval… Vale per tutte le caldaie la stessa procedura?

In questa guida di ComparaSemplice.it vi spieghiamo come effettuare i principali controlli e settaggi affinché il vostro impianto di riscaldamento sia perfettamente funzionante.

Sommario

Cosa determina la pressione della caldaia

Nell’impianto di riscaldamento, l’acqua necessaria a rendere caldi i radiatori di casa, è racchiusa in un circuito chiuso. L’acqua, come qualsiasi altro corpo, all’aumentare della temperatura aumenta anche di volume, aumentando la pressione di tutto il circuito. Per compensare tale processo ed evitare che il circuito esploda al riscaldarsi del liquido, la caldaia contiene un vaso d’espansione: una membrana che, all’occorrenza, si espande per mantenere la pressione generale dell’impianto attorno ai 1,5 bar.

Temperatura e pressione caldaia: due valori ben differenti

Per chi non ha esperienza di impianti di riscaldamento, può essere facile confondere i valori offerti dalla caldaia. La regolazione della pressione non influisce direttamente sulla temperatura dell’acqua sanitaria e dei riscaldamenti. Per la regolazione della temperatura, le caldaie utilizzano i settaggi primari, i cui comandi si trovano nella parte frontale dell’elettrodomestico.

Controllare la pressione dell’impianto di riscaldamento: a freddo o a caldo?

Una buona prassi, sia che si abbiano problemi con la caldaia o meno, è quella di controllare il livello della pressione prima di mettere in funzione l’impianto, dopo la lunga pausa del periodo caldo dell’anno. È, dunque, consigliabile verificare la pressione a termosifoni freddi. Un controllo che conviene ripetere a distanza di qualche mese dalla prima accensione annuale, anche a caldo.

È importante, dunque, sapere dove guardare per controllare il valore della pressione.

Dove controllare la pressione della caldaia

Tutte le caldaie più diffuse (Vaillant, Beretta, Ariston, Hermann, Viessmann…) offrono, sul quadro dei comandi o subito sotto il bruciatore, un manometro per il controllo della pressione dell’impianto. Le caldaie più moderne possono presentare un manometro digitale. Tuttavia, un manometro analogico classico funziona altrettanto bene (se non meglio) dei più moderni misuratori di pressione a display.

Da lì, si potrà sapere quanti bar deve sopportare il circuito del riscaldamento domestico.

Come e a quanto regolare la pressione della caldaia

Per aumentare la pressione della caldaia, solitamente è presente un rubinetto nella parte inferiore dell’elettrodomestico. Si tratta del rubinetto di carico. La sua funzione è quella d’introdurre acqua nel circuito. Aprendolo, si vedrà aumentare lentamente l’asticella del manometro.

Se la pressione è eccessiva? A termosifoni caldi è possibile agire sulla valvola di sfiato, per riportare la pressione ai valori consigliati. Dotatevi di un asciugamano ponendolo tra il muro e il termosifone e aprite la valvola quel tanto che basta per far abbassare la pressione troppo alta del circuito. È consigliabile iniziare dai termosifoni in basso, in caso di abitazione su più piani.

Qual è la pressione ideale per la caldaia?

La pressione ideale della caldaia a freddo è di 1,5 bar. Un’informazione essenziale per regolare la caldaia da soli, senza l’aiuto di un tecnico. Nel caso del fai-da-te, nell’operazione della regolazione della pressione è necessario impiegare la massima cura. Una pressione sbagliata può portare, infatti, a un maggior consumo di gas o al danneggiamento della caldaia.

Domande frequenti sulla pressione della caldaia

Quando si parla di caldaia, i dubbi sono sempre molti. Un suo malfunzionamento può causare molti disagi, soprattutto nel periodo freddo dell’anno, e un intervento risolutivo fai-da-te (o comunque) urgente è prezioso. Cerchiamo, dunque, di chiarire i principali e più frequenti dubbi sul malfunzionamento della caldaia legato alla pressione.

Pressione caldaia troppo alta, cosa succede?

Una pressione troppo alta può danneggiare la caldaia. In alcuni casi, questo elettrodomestico presenta delle valvole di scarico dell’acqua per evitare il danneggiamento della camera di espansione o dell’impianto.

Pressione caldaia troppo bassa, cosa succede?

Il rischio è limitato: la caldaia non si accende o va in blocco.

Se aprendo il rubinetto di carico non aumenta la pressione?

Potrebbe trattarsi di un guasto alla caldaia ed è consigliabile contattare un tecnico specializzato.

Se la pressione della caldaia scende a zero?

La problematica potrebbe essere legata a un’ostruzione nell’impianto (calcare) o un malfunzionamento nella valvola di carico. Nel caso dell’occlusione totale o del guasto della valvola di carico, avvicinando l’orecchio durante l’apertura del rubinetto, non si sentirà alcun rumore di flusso. Nel caso in cui il rumore del flusso si sentisse, ma comunque la pressione rimanesse a zero, potrebbe esserci una perdita nell’impianto o un guasto all’elettrodomestico. Regolare la pressione della caldaia risulta impossibile e si consiglia di chiamare un tecnico specializzato.

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