Prezzo gas: a ottobre cala del 12,9%, cosa dobbiamo attenderci

di | 04-11-2022 | News Gas e Luce, Notizie Gas

Piccola buona notizia per gli italiani che sono rimasti ancora con il regime tutelato: il prezzo del gas ha fatto registrare un calo del 12,9%, mentre la luce continua a crescere.

Prezzo gas: a ottobre cala del 12,9%, cosa dobbiamo attenderci
Confronta

Il freddo è ormai arrivato e con esso, inevitabilmente, la necessità di trovare un modo per riscaldare casa. Fortunatamente, sembra esserci un piccolo segnale positivo: il prezzo gas, come indicato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha fatto registrare un calo del 12.9% nel mese di ottobre. A beneficiarne saranno certamente tutti i cittadini, indipendentemente dal fornitore a cui hanno deciso di affidarsi. Non si registrano invece novità in positivo per quanto riguarda la luce, anzi: in questo caso, infatti, la materia prima è aumentata addirittura del 59% nel quarto trimestre 2022. Ecco quindi cosa dovremo aspettarci da qui a fine anno per non farci trovare impreparati.

Sommario

Prezzo gas: una piccola buona notizia per gli italiani

Tanti nostri connazionali non possono non nascondere la propria preoccupazione ora che il freddo è ormai arrivato, anche se in ritardo rispetto agli anni passati. Il timore di trovarsi di fronte una bolletta con costi esorbitanti ora che sarà necessario riscaldare casa (ma questo vale ovviamente anche per le aziende) è certamente forte. Almeno per ora è presto per sentirsi sollevati, ma in un quadro come questo c’è comunque una buona notizia: il prezzo gas, secondo quanto comunicato dall’ARERA, ha infatti fatto registrare un calo pari al 12,9% nel mese di ottobre 2022 rispetto alle tariffe in vigore nel terzo trimestre. L’annuncio è arrivato dal presidente di ARERA, Stefano Besseghini.

A beneficiarne potranno essere tutte le famiglie che hanno deciso di restare ancora con il mercato tutelato (si parla di poco più di 7 milioni di persone), nonostante sia già possibile usufruire da tempo dei vantaggi previsti dal mercato libero. In quest’ultimo caso, infatti, gli utenti hanno la possibilità di scegliere non solo il fornitore, ma anche quale sia la tariffa che meglio risponde alle proprie esigenze.

La discesa del prezzo è dettata anche dal cambiamento introdotto in questa ultima parte dell’anno, che prevede una tariffazione mensile anziché trimestrale, basata sui prezzi reali del gas sul mercato italiano Psv di ottobre. Questo consente quindi di avere una presa di coscienza in tempo quasi reale dei costi della materia prima e non sulle stime del costo basate sull’andamento dei contratti futures sul mercato europeo Ttf. Si riduce così la possibilità di ritrovarsi tra le mani una fattura con costi inaspettati.

È però ancora troppo presto, è bene precisarlo, per pensare che il peggio sia ormai alle spalle e su questo Besseghini preferisce essere chiaro: “Non abbassiamo la guardia. Il costo del gas per ottobre registra un calo rispetto al trimestre precedente ma le percentuali non devono trarre in inganno. I valori rimangono molto alti rispetto al passato e, se è vero che hanno avuto un impatto modesto per le famiglie nel periodo estivo, determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale, con prezzi che sono previsti in risalita per la maggiore domanda dei mesi freddi. L’invito resta quindi quello a fare attenzione al risparmio e all’efficienza energetica”, si legge nella nota dell’Autorità. A questo proposito, potrebbe esserti utile leggere questo link per capire quali sono gli errori che spesso commettiamo, anche inconsapevolmente, che finiscono per incidere sui costi in bolletta.

La situazione sarebbe stata decisione peggiore se non si fosse messo in atto questa modifica al calcolo dei costi. In quel caso l’incremento avrebbe potuto essere addirittura del 7,1%. “In termini di effetti finali — quantifica l’Arera — la spesa gas per la famiglia tipo è di circa 1.702 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° novembre 2020 – 31 ottobre 2021)”.

Cosa dobbiamo attenderci da novembre in poi

Ora non resta che inevitabile pensare a cosa potrà accadere non solo da qui alla fine dell’anno, ma anche nei primi mesi del 2023, quando il gas sarà utilizzato in misura maggiore un po’ da tutti.

A dare un’idea del quadro del prossimo futuro sono le stime di Staffetta Quotidiana, testata specializzata sui temi dell’energia, che parla di un calo dei costi della materia prima che dovrebbe aggirarsi attorno al 6%. Diverso era invece il calcolo effettuato da Nomisma, che faceva riferimento a un rialzo, seppure lieve, pari al 5%. E già questo appariva un dato confortante, visto che nell’ultimo periodo l’incremento era stato in modo praticamente costante a doppia cifra.

Ulteriori novità potrebbero comunque esserci a breve, in seguito al Consiglio dei Ministri previsto per venerdì 4 novembre 2022, al ritorno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Bruxelles. Il neo premier, infatti, ha affrontato il tema con i colleghi dell’Unione Europea, consapevole di come sia urgente trovare una soluzione inizialmente a livello europeo, per poi arrivare a un provvedimento a livello nazionale che possa rivelarsi provvidenziale per i tanti nostri connazionali che risultano essere allo stremo.

Cosa accade per la luce

In questo quadro che appare tutto sommato confortante per il prezzo gas, almeno allo stato attuale, non può che venire naturale chiedersi cosa possa cambiare per il prezzo luce. Anche in questo caso si registra un miglioramento per i bilanci già difficili di molte famiglie? Purtroppo la risposta è negativa.

Anzi, per l’energia elettrica si deve infatti mettere in evidenza un incremento pari al 59%. Una notizia certamente tutt’altro che positiva, visto che ora che fa buio presto diventa necessario accendere prima la luce sia nelle case sia nelle aziende.

Tutto questo sembra essere frutto di una scelta sbagliata: “Le disposizioni per il gas teoricamente si potrebbero applicare anche all’elettricità . Se l’avessimo fatto per la luce avremmo già avuto cali in bolletta, invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che siano sempre bassi i prezzi” – sono le parole di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma, società che realizza ricerche di mercato e consulenze rivolta ad imprese, istituzioni pubbliche e associazioni.

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