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Chi è il responsabile dell’impianto termico? I diversi casi
di Camilla Sestilli | 16-11-2018 | News Gas e Luce, Notizie Gas[""}

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79.53 €/La manutenzione dell’impianto di riscaldamento è obbligatoria per legge dal 2013 visti i decreti D.P.R. aprile 2013, n.74- in vigore dal 12 luglio 2013 e D.M. 10 febbraio 2014 e deve essere effettuata in base a quanto specificato direttamente nel libretto di istruzioni della caldaia.
Ma chi è il responsabile dell’impianto termico che deve occuparsi della manutenzione?
Cerchiamo di capirlo insieme dopo aver specificato cosa è considerato un impianto termico per legge e perché è importante effettuarne periodicamente il controllo.
Sommario
Manutenzione dell’impianto termico
Secondo l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile, per far funzionare gli impianti di riscaldamento e per produrre acqua calda sanitaria si impiega circa oltre l’80% dell’energia che, ogni anno, una famiglia consuma in casa.
Si tratta di una percentuale destinata a aumentare o diminuire di molto, in base alla zona climatica di appartenenza ma anche alle ore di accensione dell’impianto, alla temperatura che si tiene nelle stanze, e alla tipologia di impianto installato.
Una corretta manutenzione dell’impianto di riscaldamento consente di ridurre i consumi energetici e di tagliare le bollette del gas. Non solo. È importante che l’impianto sia sicuro affinché esso inquini meno, grazie alla minore quantità di gas emesso, dannoso sia all’ambiente sia alla salute dell’uomo.
Si tratta, dunque, di un’azione talmente importante che, per far sì che il controllo e la manutenzione dell’impianto sia effettuato da tutti i cittadini, esiste una normativa, in continua evoluzione per adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea, che sancisce l’esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici:
- il D.P.R.16 aprile 2013, n.74 entrato in vigore il 12 luglio 2013: definisce i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua per usi igienici e sanitari
- il D.M. 10 febbraio 2014 che introduce e definisce il nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli ambienti e il rapporto di controllo di efficienza energetica.
Dunque, rispettare la normativa è un obbligo, e chi non provvede a eseguirla rischia diverse sanzioni.
Cos’è un impianto termico secondo la legge
In seguito all’emanazione della legge, si sono verificati diversi dubbi tra gli utenti su cosa considerare effettivamente un impianto termico. Dunque, per non rischiare di non ottemperare alla legge è bene capire di cosa parla la legge e cosa si intende per impianto termico.
L’impianto termico è un sistema che serve a riscaldare o raffrescare gli ambienti (Legge 90/2013).
Sono considerati impianti termici:
- Tutti gli impianti per il solo riscaldamento degli ambienti, per il riscaldamento e la produzione di acqua calda, o per la sola produzione di acqua calda se al servizio di più utenze. Quindi tutti gli impianti dotati di generatori di calore che si alimentano gas, a gasolio, a biomassa, a energia elettrica.
- Tutti gli impianti per il raffrescamento estivo.
Per una consultazione rapida degli impianti per i quali è obbligatoria la manutenzione, potete leggere la seguente tabella:
Impianti termici (secondo la legge) | Impianti non termici (secondo la legge) |
Caldaie, condizionatori e pompe di calore | Scaldabagni |
Stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato a energia radiante solo quando la somma della potenza del focolare è maggiore o uguale a 5kW | Apparecchi mobili per il riscaldamento o raffrescamento |
Impianti per la produzione di acqua calda per una pluralità di utenze o comunque non destinate a servire singole unità immobiliari | Sistemi per la produzione di acqua calda al servizio di una sola unità immobiliare |
Impianti per il teleriscaldamento | Condizionatori da finestra |
Chi è il responsabile dell’impianto? 3 possibili situazioni
Veniamo al nocciolo della questione: chi è il responsabile dell’impianto termico al quale spetta la conduzione, il controllo e la manutenzione dell’impianto termico nel rispetto delle disposizioni di legge?
La legislazione prevede che ad occuparsi del controllo e della manutenzione dell’impianto termico, e quindi il soggetto che deve rispettare le disposizioni della legge in materia di efficienza energetica, è il proprietario dell’impianto, ossia, la persona che lo ha acquistato.
Vi sono, però, le seguenti situazioni particolari:
- Nel caso di abitazioni date in locazione, il responsabile è l’inquilino
- Per gli impianti centralizzati, il responsabile è l’amministratore del condominio
- Per gli edifici di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche, il responsabile è il proprietario o l’amministratore delegato
Queste figure possono a loro vota, delegare la responsabilità ad un “terzo responsabile”, un delegato, dunque, che deve possedere dei requisiti stabiliti dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n.37. In genere si tratta di un tecnico di una ditta specializzata all’installazione e alla manutenzione degli impianti termici.
Il terzo responsabile:
- Riceve l’incarico dal proprietario dell’impianto
- Diventa il responsabile della manutenzione ordinaria straordinaria e delle verifiche di efficienza energetica
- Ha gli stessi compiti del responsabile d’impianto
- Risponde davanti alla legge per ogni eventuale inadempimento
Inoltre, il tecnico è tenuto per legge a rilasciare il libretto di impianto per la climatizzazione.
Quando vanno fatti la manutenzione e il controllo?
La periodicità con la quale bisogna provvedere alla manutenzione degli impianti è una informazione reperibile nel libretto.
Il controllo di efficienza, invece, per legge deve essere eseguito ogni 2 anni per potenze inferiori ai 35kW e se l’impianto è alimentato da combustibile liquido o solido (non gas), 2 anni per impianti a metano o GPL installate da più di 8 anni, 4 anni per caldaie a GPL fino a 100kW, a partire dal primo controllo che viene effettuato quando l’apparecchio viene installato.
Le offerte gas
La manutenzione degli impianti di riscaldamento permette di risparmiare al responsabile dell’impianto sui consumi per il riscaldamento, così come la corretta regolazione della pressione con i valori consigliati. Tuttavia, avere una buona offerta per la fornitura del gas è già un’ottima base di partenza per tagliare le bollette.
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