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Come scegliere tra riscaldamento centralizzato e autonomo?
di Giancarlo Sali | 24-04-2016 | News Gas e Luce, Notizie Gas["Riscaldamento autonomo o centralizzato? Vi spieghiamo tutto noi ;)"]

Trend Casa Gas
66.89 €/IREN 10 PER TRE GAS VARIABILE PSV
59.00 €/SCELTA PURA GAS SMART
64.15 €/Smart Casa Gas
65.92 €/Gas Flex
66.16 €/Trend Casa NoPensieri Gas
66.28 €/SEV FULL ENERGY GAS WEB 100
67.03 €/SEV FULL ENERGY GAS
67.03 €/ENEL FLEX GAS
67.45 €/IREN PREZZO FISSO GAS WEB
68.37 €/Smart Casa+ Gas
68.97 €/A2A Click Gas
70.36 €/A2A Click - GAS
70.36 €/ENEL MOVE 360 GAS
72.19 €/SEV FULL ENERGY GAS WEB 30
74.14 €/Energit Casa GAS
74.27 €/EcoIndex Web Casa Gas
74.81 €/EcoTuaIndex Casa Promo Gas
74.81 €/SCELTA FIX GAS
81.67 €/IREN PREZZO FISSO GAS REVOLUTION
83.54 €/Illumia Smart Fix Gas
94.53 €/EcoIndex Casa Gas
95.55 €/SEV IREN REVOLUTION GAS
100.33 €/Quanti sprechi di energia ci sono in Italia in materia di riscaldamento? Tanti, troppi! Le case italiane consumano in maniera esagerata, poiché molte (tranne appunto quelle più moderne) sono state costruite senza tenere in alcun conto tutti i criteri di efficienza energetica. In media oggi ogni famiglia consuma tra i 140 ed i 170 kwh/m2/anno. Pensate che ai giorni nostri invece le tecnologie costruttive ed impiantistiche garantiscono lo stesso comfort, facendo risparmiare però dal 30% al 40% sui consumi. Anche nelle case più antiche si possono comunque ridurre gli attuali consumi, utilizzando le tecnologie ed i nuovi materiali oggi disponibili.
In realtà però oltre ai materiali ed alle tecniche di costruzione, per risparmiare vanno abbassate le temperature. Tra l’altro l’eccessivo caldo che manteniamo nelle nostre abitazioni ed anche aziende fa male alla salute, così come ovviamente non è affatto piacevole dall’altra parte rimanere al freddo. Il giusto compromesso tra salute, portafoglio e ambiente è quello di tenere durante il giorno la temperatura dei nostri ambienti tra i 19 ed i 20 gradi. Se si superano i 24 gradi ad esempio, ci sono rischi per la salute dei bambini che abitano quell’ambiente. Un solo grado in più fa poi aumentare i consumi addirittura dell’8%, quindi 5 gradi pesano in maniera incredibile sui nostri bilanci familiari. Ci rendiamo conto di che quantità di sprechi stiamo parlando? In caso di riscaldamento autonomo, il consiglio vivissimo è quello di tenere la caldaia spenta durante la notte ed al massimo di programmarne la riaccensione automatica un’ora prima della sveglia mattutina.
Come risparmiare sul riscaldamento
Vi proponiamo i migliori consigli per verificare se il vostro impianto di riscaldamento è efficiente, oppure se ha bisogno di interventi tecnici per poterlo migliorare e risparmiare di conseguenza in maniera rilevante.
- Innanzitutto verificate che la vostra abitazione sia ben isolata e priva di dispersioni che si generano attraverso le finestre, le pareti, i solai ed il tetto. L’istallazione di doppi vetri alle finestre ad esempio, è uno degli strumenti indispensabili per prevenire una sciocca dispersione di calore.
- Finestre e Porte Vetrate devono poter fornire il giusto naturale apporto termico derivante dal sole.
- L’efficienza della caldaia (che deve essere dimensionata in maniera proporzionale rispetto al nucleo di appartamenti da riscaldare) è fondamentale per risparmiare sul riscaldamento e per ridurre le emissioni inquinanti. Le caldaie a condensazione sono più efficienti di quelle tradizionali, perché recuperano il calore disperso nel camino e lo riutilizzano nel riscaldamento. Il loro costo è superiore del 30-40 per cento rispetto agli altri modelli.
- Installate le valvole termostatiche (leggete qui la nostra guida), tra l’altro diventate obbligatorie all’interno dei condomini.
- Oltre che con il gas ed il gasolio, come combustibile per il riscaldamento si possono bruciare i pellets, che sono piccoli granuli compressi prodotti con gli scarti di lavorazione delle segherie e dell’industria del legno. I pellets sono ecologici e meno costosi di altri combustibili.
Le detrazioni fiscali
Tra l’altro effettuare lavori o realizzare interventi di riqualificazione energetica degli edifici è molto conveniente, poiché il 65% dei costi sostenuti può essere detratto dall’IRPEF, con i rimborsi che si esplicano nella dichiarazione dei redditi, secondo una durata durata decennale.
Meglio il riscaldamento autonomo o quello centralizzato?
Al di delle varie chiacchierie in materia, il riscaldamento centralizzato fa risparmiare in proporzione un sacco di soldi rispetto a quello autonomo.
Intanto inziaimo col dire che la legge vieta l’installazione degli impianti autonomi negli edifici di nuova costruzione con più di 4 abitazioni.
L’impianto centralizzato resta nettamente più conveniente, ed ora ancora di più appunto con l’introduzione dei sistemi di contabilizzazione individuale (le valvole termostatiche). Il nuovo sistema permette infatti di unire la maggiore efficienza delle caldaie centralizzate al vantaggio di poter pagare per il calore effettivamente utilizzato.
Il riscaldamento autonomo resta per tanti un desiderio / sogno perchè garantisce comunque una massima libertà di orari di accensione e spegnimento che, specie in un grosso condominio con 2000 esigenze diverse, rappresenta una facilitazione importante.
Ci affidiamo quindi anche al sito Facile.it per ricordare a tutti che passare al riscaldamento autonomo resta in ogni caso una scelta molto costosa, perché oltre alle spese di acquisto ed installazione della caldaia, tale processo prevede anche le spese di allaccio e adeguamento delle tubazioni, oltre che ancora il costo della realizzazione della canna fumaria. Per un totale di qualche migliaia di euro.
Da giugno 2013, il nuovo testo dell’articolo 1118 codice civile prevede che un condomino possa staccarsi dall’impianto centralizzato, a condizione che dal suo distacco non derivino «notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini». Chi sceglie di staccarsi resta comunque tenuto a concorrere al pagamento delle spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma, mentre non deve più contribuire al pagamento del combustibile necessario a far funzionare la caldaia.
Per staccarsi occorre dare comunicazione all’amministratore, accompagnandola con una perizia di un tecnico abilitato che confermi che il distacco non comporti squilibri o aggravi di spesa per gli altri condómini. Se volete staccarvi dall’impianto centralizzato non serve quindi nessuna votazione dell’assemblea di condominio, a meno che la cosa non sia esplicitamente vietata dal regolamento, in quel caso infatti il condomino non può assolutamente fare nulla.
Iniziate a risparmiare da subito
Per iniziare a risparmiare subito sulle vostre bollette del gas, il consiglio è senz’altro quello di utilizzare il nostro comparatore assolutamente gratuito, che permette di verificare le tariffe applicate dalle varie compagnie e di scegliere sempre quella migliore. Come si fa? Vi basta un click sul tasto verde qui in basso e sarete accontentati. Il tutto è gratuito e vi permetterà di realizzare un risparmio garantito (noi non facciamo pubblicità ad alcuna compagnia specifica, ma confrontiamo semplicemente prezzi ed offerte di tutti), che sarà ovviamente maggiore se avete un riscaldamento autonomo, ma comunque importante anche se utilizzate il gas solo per l’acqua calda e la cottura dei cibi.
Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili Confronta offerte GAS
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