Tempi per il cambio fornitore luce: tutto quello che c’è da sapere

di | 14-01-2023 | News Gas e Luce

Quanto ci vuole per il cambio del fornitore dei luce ed energia elettrica? Ecco cosa devi sapere per passare al nuovo fornitore senza peroccupazioni.

Tempi per il cambio fornitore luce: tutto quello che c’è da sapere
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Ti interessa sapere quali sono i tempi da sostenere per il cambio fornitore luceperché temi di fare un salto nel vuoto? Il timore che si avverte spesso in questi casi è quello di andare incontro a un periodo di disattivazione dal servizio, con conseguenti disagi per chi vive in casa. L’energia elettrica è infatti indispensabile in ogni abitazione, ma se questa non è disponibile diventa difficile portare a termine anche le più semplici azioni quotidiane. Niente paura, però: grazie al mercato libero non solo sarà possibile effettuare l’operazione in modo gratuito, ma non sarà richiesto nemmeno un intervento sul contatore. È comunque previsto un breve periodo di transizione per il passaggio da una compagnia all’altra.

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Sommario

Tempi per il cambio fornitore luce – Una procedura che fa risparmiare

Il mercato libero entrerà in vigore in via definitiva a partire dal 1° gennaio 2023, ma già da ora chi lo desidera ha la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste da questa misura. Gli aspetti positivi sono tutti a favore dell’utente: qualora si ritenesse di non sentirsi più soddisfatti del rapporto instaurato con l’attuale fornitore, sia ha la possibilità di valutare se siano disponibili soluzioni più convenienti e poter aderire senza alcun onere a carico. Per portare a termine al meglio questa operazione sarebbe comunque consigliabile avere un’idea il più possibile precisa delle proprie abitudini di consumo. Questo è importante soprattutto per quanto riguarda eventuali momenti della giornata in cui si concentrano i consumi di energia (qui di seguito ti diamo alcune indicazioni su quali possono essere le fasce orarie che consentono di risparmiare).

Il panorama attuale permette a diversi fornitori energia di proporre le loro offerte, in modo tale da poter accontentare le esigenze anche dei più pretenziosi.

Il passaggio a una compagnia differente può essere utile indipendentemente dal motivo che abbia portato a sentirsi insoddisfatti del rapporto in corso. Non solo se si è sottoscritto una tariffa con condizioni ritenute poco redditizi, ma anche se si sono verificati problemi o malfunzionamenti e il servizio clienti non si è dimostrato sempre tempestivo nel risolverli. Muoversi in questa fase può comunque essere utile anche per chi si trova ancora con il regime di Maggior Tutela e non vuole farsi trovare impreparato non appena questo regime sarà destinato a scomparire (sicuramente potrai trovare utile sapere quali possono essere le conseguenze a cui potresti andare incontro se non ti dovessi mettere in regola entro tale data).

L’operazione può inoltre essere consigliata anche se si sta effettuando un trasloco e i contatori sono attivi. In questo caso può essere consigliabile accompagnare la voltura con cambio fornitore per poter usufruire di un’offerta che sia il più possibile congeniale ai propri bisogni.

Cambio fornitore energia elettrica – Le informazioni utili prima di procedere

Chi teme che il passaggio a un nuovo operatore per l’energia elettrica di casa possa provocare disagi può stare tranquillo. Non è infatti previsto alcun intervento sul contatore, né periodi in cui il servizio subirà un’interruzione, nemmeno di breve durata.

Il cambio può avvenire in modo completamente gratuito, senza alcuna penale a proprio carico né vincoli a cui dover sottostare. Anzi, non ci si dovrà preoccupare nemmeno se, a scelta ormai avvenuta, non ci si dovesse sentire pienamente soddisfatti. Si potrà infatti valutare un’altra soluzione, sempre senza dover sostenere alcuna spesa. Non è nemmeno necessario presentare una richiesta esplicita per la disdetta. Sarà infatti la nuova azienda a cui si deciderà di affidarsi a occuparsi di ogni aspetto e a comunicare l’intenzione di recedere da parte del cliente.

Il mercato libero consente inoltre di un usufruire di un prezzo bloccato per il corrispettivo luce per un periodo determinato. In genere questo è pari a 12 o 24 mesi, senza alcun rischio di andare incontro a modifiche rispetto alle condizioni indicate al momento dell’adesione. Una differenza decisamente rilevante rispetto al regime di mercato tutelato, quando si potevano subire modifiche su base trimestrale decise dall’ARERA.

L’energia elettrica resterà la stessa. L’unico cambiamento riguarderà infatti l’impresa che fatturerà gli importi da pagare e non il distributore, che varia da zona a zona (scopri chi sono i distributori in Italia e qual è il loro ruolo). Tra i compiti del distributore c’è anche quello della gestione del contatore, che non necessita quindi alcuna sostituzione, a meno che non si sia ancora in possesso di un apparecchio ormai arretrato e si rientri tra le zone che ancora non hanno ricevuto un modello 2G, che rende ogni processo ancora più automatizzato.

La normativa in vigore punta a essere il più possibile trasparente nei confronti del cliente. Proprio per questo in caso di cambio gestore energia elettrica senza consenso, avvenuto a seguito di una truffa, è possibile annullare il contratto non richiesto. A tutela di queste situazioni c’è infatti quanto previsto dal Codice del Consumo. Se la sottoscrizione dell’accordo è avvenuta fuori dalla sede commerciale del gestore, è possibile sfruttare il diritto di ripensamento, valido entro 14 giorni dalla data di ricezione. L’istanza dovrà però avvenire attraverso una raccomandata scritta al gestore.

Cambio gestore energia elettrica – Entro quando avviene il passaggio

Pur non essendo prevista alcuna interruzione dal servizio, è necessario dover rispettare una tempistica ben precisa affinché il passaggio sia portato a termine. In questa fase, i consumi continueranno comunque a essere fatturati secondo le condizioni stabilite dal vecchio gestore. Questo invierà una bolletta di conguaglio, indispensabile per chiudere il rapporto.

Successivamente, sarà poi il distributore a entrare in gioco poco prima del momento fatidico del cambio. Il suo compito sarà quello di dover comunicare la lettura del contatore al nuovo gestore. La fatturazione potrà così partire in maniera corretta.

Il periodo richiesto avviene secondo specifiche norme in vigore, indipendentemente dal fornitore a cui si è deciso di affidarsi. Questi variano a seconda della situazione:

  • cliente domestico: un mese a partire dal 1° giorno del mese successivo alla comunicazione;
  • cliente non domestico: dal Servizio di Maggior Tutela 1 mese; dal mercato libero 3 mesi.

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