Il termosifone: come funziona e quando dev’essere usato
di Marco Costa | 30-09-2016 | Energia, Gas[""]
Manca ancora un po’ all’inizio dell’inverno, ma è sempre meglio premunirsi per tempo. Quindi oggi parliamo del funzionamento del termosifone e di come evitare inutili sprechi, e di conseguenza inutili sorprese in bolletta, pur riscaldando adeguatamente la nostra abitazione.
Chi abita in un appartamento singolo avrà certamente il riscaldamento autonomo, mentre nei condomini è facile trovare quello centralizzato. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, molti preferiscono passare alla gestione autonoma, in modo da poter venire incontro in modo più efficace alle proprie esigenze specifiche.
Il termosifone: come è fatto?
L’impianto di riscaldamento non può funzionare correttamente senza determinate strutture per il riciclo e l’emissione del calore, come la caldaia o il termosifone.
Il termosifone – o calorifero – è il singolo radiatore solitamente posto in ogni stanza della casa, e può essere realizzato in ghisa, acciaio o alluminio. Il termosifone è collegato alla caldaia tramite tubature che permettono lo spostamento del calore creato dalla combustione del gas.
Se la tradizionale forma del termosifone è rettangolare, le versioni più innovative presentano forme più tubolari, che non solo facilitano la distribuzione uniforme del calore, ma diventano sempre più spesso veri e propri complementi d’arredo.
Il funzionamento del termosifone
L’acqua e il calore che servono a riscaldare gli ambienti passano dalla caldaia al termosifone attraverso tubi appositi. L’acqua riscaldata dalla caldaia sale in questo modo verso i termosifoni, che come detto si trovano di norma in quasi tutte le stanze della casa. In seguito, un meccanismo di circolazione dell’acqua inverso rimanda acqua da riscaldare nuovamente e da trasformare in calore, così da ricominciare il ciclo.
Il principio su cui si basa il funzionamento del termosifone è quello della densità dei liquidi, sfruttandone aumenti e diminuzioni. I termosifoni di ultima generazione sostituiscono spesso la circolazione naturale dell’acqua con quella forzata, che offre una serie di vantaggi come un’erogazione più rapida.
Nel caso in cui i termosifoni presentino qualche problema, ad esempio, non si riscaldando uniformemente, è probabile che al loro interno si siano create delle bolle d’aria, che non permettono la corretta circolazione dell’acqua. Per conoscere la procedura per sfiatare i termosifoni, vi rimandiamo all’apposita guida di ComparaSemplice.it.
Quando accendere il termosifone?
La legge italiana prevede date e orari precisi per accendere il riscaldamento, seguendo una programmazione basata sulle diverse aree geografiche. Ecco le sei zone climatiche che indicano quando accendere o spegnere il riscaldamento:
Fascia A: 6 ore al giorno dal 1° dicembre al 15 marzo – Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (provincia di Agrigento);
Fascia B: 8 ore al giorno dal 1° dicembre al 31 marzo – Crotone, Reggio Calabria, Tortolì, Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani;
Fascia C: 10 ore al giorno dal 15 novembre al 31 marzo – Catanzaro, Cosenza, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Latina, Imperia, Bari, Barletta, Andria, Trani, Brindisi, Lecce, Taranto, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Villacidro, Olbia, Oristano, Sassari, Ragusa
Fascia D: 12 ore al giorno dal 1° novembre al 15 aprile – Chieti, Pescara, Teramo, Matera, Vibo Valentia, Avellino, Forlì, Roma, Viterbo, Genova, La Spezia, Savona, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro, Isernia, Foggia, Nuoro, Tempio Pausania, Caltanissetta, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Terni
Fascia E: 14 ore al giorno dal 15 ottobre al 15 aprile – L’Aquila, Bologna, Ferrara, Potenza, Modena, Cesena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Frosinone, Rieti, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese, Urbino, Campobasso, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Enna, Arezzo, Bolzano, Perugia, Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
Fascia F: Nessun limite – Cuneo, Trento, Belluno
Ora che abbiamo visto come funzionano i termosifoni che abbiamo in casa, è il momento di porci un’altra domanda: siamo sicuri che il nostro contratto di fornitura energetica sia all’altezza delle nostre esigenze di luce e gas? Prima che inizi l’inverno conviene dare un’occhiata alle ultime novità del mercato italiano, noi di ComparaSemplice.it mettiamo a confronto le migliori tariffe sul mercato per permettervi di trovare in pochi click la soluzione ideale per ciascun profilo di consumo. Buon risparmio!
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