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Andamento mercato telefonia e Internet (Gross Adds): marzo 2019
di Fabrizio Comerci | 09-04-2019 | News Internet Casa
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- Marzo 2019: panoramica del mercato Internet e telefonia
- Il mese precedente
- Telefonia fissa e Internet: gli operatori preferiti dai consumatori a marzo 2019 (acquisizioni lorde)
- Migrazioni verso altro operatore
- L'analisi
- Nuova TIM Connect Fibra
- Vodafone Internet Unlimited +
- Fastweb Internet+Telefono
- Wind Fibra1000 Unlimited
- Tiscali Ultrafibra Giga Full
- Classifica delle offerte di marzo: costi effettivi al mese per il primo anno
- Andamento mercato consumer telefonia e Internet marzo 2019: il grafico del trend
Marzo 2019: panoramica del mercato Internet e telefonia
Nel mese di marzo 2019, l’Autorità per le telecomunicazioni (Agcom) ha fatto seguito all’emanazione delle linee guida per la determinazione dei costi di recesso e di cambio operatore di novembre 2018 con una fase istruttoria sulla corretta applicazione delle regole individuate. Un tassello di tutela del consumatore e della libera concorrenza, che va ad aggiungersi al piano di maggiore regolazione del settore dei servizi Internet e telefonia messo in atto da Agcom negli ultimi anni. Un’azione che si affianca a quella di sanzione per il mancato rispetto della completezza informativa pre-contrattuale in nome dell’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche (d.lgs. 1 agosto 2003, n. 259), per attuare il principio di trasparenza tariffaria e delle condizioni di servizio. Le sanzioni comminate da Agcom hanno caratterizzato questo inizio 2019, punendo a gennaio Vodafone e Fastweb per la comunicazione online e a marzo, ancora una volta, Vodafone e Wind Tre per mancata informativa sui costi legati alle offerte.
A fine marzo, Linkem è stato il primo operatore ad adeguarsi alle linee guida, nonostante il consueto ricorso al Tar da parte dei player del settore avesse fatto slittare l’entrata in vigore della norma regolamentare a ottobre 2019.
Al di là delle vicende tra Agcom e provider, cosa è successo nel mercato Internet e telefonia? Rispetto al mese di febbraio 2019, il volume di domanda è calato del 10%. Un tasso che arriva al 21% se confrontato anno su anno. A trainare la domanda continua a essere la richiesta delle connessioni più performanti.
Nonostante ciò, i consumatori continuano a non assistere passivamente alle rimodulazioni e agli incrementi di prezzo dovuti al termine del periodo promozionale, non si accontentano delle connessioni ADSL e cercano il cambiamento, approfittando delle migliori offerte del mercato. Andiamo, dunque, ad analizzare i dati sui movimenti Gross Adds raccolti da ComparaSemplice.it, per capire meglio come si sono mossi i consumatori a marzo 2019 e quali sono state le leve commerciali dei provider.
Il mese precedente
Le quote di febbraio 2019 vedevano un trend in discesa per i primi tre provider con i volumi Gross Adds più elevati: TIM (30,19%) , Vodafone (26,23%) e Fastweb (20,14%). A beneficiare di tale calo erano Wind (17,7%) e Tiscali (5,74%).
Un trend da tenere a mente, perché il mese di marzo ha fatto registrare alcuni interessanti cambi di tendenza, senza che venga stravolta la classifica mensile.
Telefonia fissa e Internet: gli operatori preferiti dai consumatori a marzo 2019 (acquisizioni lorde)
A marzo 2019 s’interrompe il trend osservato tra dicembre e febbraio, con una brusca sterzata in direzione opposta di Fastweb e Wind. Da una parte, Fastweb sembra risollevarsi dalla perdita di Gross Adds share iniziata a ottobre 2018; dall’altra Wind Tre mostra un accenno di contro-tendenza rispetto alla crescita di quote iniziata a settembre 2018.
Andando con ordine, TIM (28,25%) perde quasi due punti percentuali, ma rimane in testa; Vodafone (24,89%) cala di 1,34 punti percentuali, mantenendo la seconda posizione. Fastweb (23,55%) guadagna 3,41 punti percentuali, avvicinandosi alla quota di Vodafone. Wind (15,96%), come si è detto perde qualche punto percentuale (1,74); mentre Tiscali (7,35%) continua una timida ripresa.
Migrazioni verso altro operatore
Secondo i dati raccolti da ComparaSemplice.it per il mese di marzo, a conferma di quanto detto sopra, si nota il maggior interesse di chi cambia operatore, per la proposta di Fastweb. Il 13,20% delle migrazioni in uscita interessano gli ex clienti TIM. Da Wind Tre, i clienti in uscita hanno rappresentato il 3,86% delle migrazioni del mese. Di tutti coloro che hanno deciso di cambiare operatore, gli ex clienti di Fastweb sono il 3,33%; da Vodafone l’1,31%. Residuale la quota di migrazioni in uscita da Tiscali: 0,80%.
Le migrazioni in uscita da altri provider rappresentano il 77,5%.
L’analisi
Come di consueto, andiamo ad analizzare le offerte degli operatori con condizioni di servizio equiparabili, per comprendere meglio le strategie e le leve utilizzate dai provider nel mercato Internet e telefonia di marzo 2019.
Nuova TIM Connect Fibra
L’offerta fibra di TIM, nelle condizioni proposte per le sottoscrizioni dal canale online fino al 24 marzo, prevedeva un canone mensile di 25€ per 6 mesi (a seguire 35€/mese), con attivazione inclusa. Il canone comprendeva la connessione in fibra alla massima velocità disponibile e le chiamate illimitate nazionali verso fissi e mobili. Per le chiamate internazionali illimitate verso i fissi, c’è da aggiungere ulteriori 5€/mese
Chi voleva il modem abbinato all’offerta, doveva pagare 5€ in più al mese per 48 mesi (240€ in totale), ma poteva usufruire del TIM Expert (che per tutti gli altri costa 49€).
Da sottolineare un aspetto importante: il vincolo temporale. I nuovi clienti TIM (ma anche i già clienti che cambiano offerta) hanno il costo d’attivazione azzerato. Tuttavia, qualora si receda prima dei 12 mesi, si dovranno corrispondere 120€ in un’unica soluzione. Lo stesso vale per il contributo d’attivazione: un costo incluso nel canone mensile e che, nel caso di recesso prima dei 24 mesi, deve essere corrisposto per le rate residue.
La situazione dei vincoli per la Nuova TIM Connect Fibra è, dunque, la seguente:
- Recesso prima dei 12 mesi: si dovranno corrispondere le rate mancanti del contributo d’attivazione (anche se è in promozione a 0€, ma in listino è a 120€) e le rate mancanti della quota d’adesione (compresa nel canone mensile per 10€/mese, per un totale di 240€). Se si è scelto di acquistare il modem abbinato all’offerta, saranno dovute anche le rate residue del dispositivo.
- Recesso dopo i 12 mesi, prima dei 24: si dovranno corrispondere le rate mancanti della quota d’adesione (valore totale: 240€). Anche in questo caso, chi ha scelto il modem dovrà corrispondere le rate residue.
- (In caso di acquisto del modem) recesso dopo i 24 mesi, prima dei 48: rate residue del modem.
Si tratta, di fatto, di una penale rilevante, che va ad aggiungersi ai costi di disdetta (5€) o di disattivazione della linea (30€).
Vodafone Internet Unlimited +
La tariffa tutto compreso di Vodafone è stata proposta con un canone di 24,90€/mese per i primi quattro anni. Il prezzo pieno, dopo il periodo promozionale, era di 29,90€/mese. Il canone comprendeva: Internet alla massima velocità, il contributo d’attivazione, le chiamate verso fissi e mobili nazionali, più i fissi internazionali. Per avere il modem, si doveva attivare l’opzione Vodafone Ready (6€ per 48 mesi). In caso di recesso anticipato, erano dovute le rate residue.
Il vincolo contrattuale era di 24 mesi; per il recesso anticipato era previsto un costo di disattivazione di 28 euro.
Fastweb Internet+Telefono
L’exploit di Fastweb nel mese di marzo può essere giustificato con la promozione che bloccava il canone al prezzo promozionale. Una leva che sembra, però, non aver funzionato per Wind (vedi sotto). Fastweb, a differenza di Wind, non prevedeva vincoli occulti, come la rateizzazione obbligatoria del modem compresa nel canone.
Fastweb Internet + Telefono, a marzo 2019, era proposta a 29,95€/mese (per chi è raggiunto da fibra FTTH), con canone bloccato, come si è detto. Il costo mensile comprendeva: il contributo d’attivazione, le telefonate nazionali verso fissi e tariffazioni agevolate verso cellulare, più telefonate internazionali (5 cent al minuto, senza scatto alla risposta), il modem in comodato d’uso (da restituire in caso di recesso) e l’opzione UltraFibra. Per ottenere chiamate illimitate verso i mobili e 1.000 minuti verso le numerazioni internazionali, c’era da aggiungere 8€ al canone mensile.
Il vantaggio dell’assenza di vincoli contrattuali viene bilanciata da un esoso costo di disattivazione della linea (56€).
Wind Fibra1000 Unlimited
Wind ha proposto Fibra 1000 Unlimited al canone bloccato di 25,98€. Compresi nel prezzo: Internet alla massima velocità, chiamate illimitate verso fissi e mobili nazionali, verso numerazioni fisse internazionali e rateizzazione del modem più assistenza ed eventuale sostituzione del dispositivo (5,99€/mese per 48 mesi, 287,52€ totali).
Il contratto prevede un vincolo di permanenza di 24 mesi, tuttavia il vincolo di fatto è di 48 mesi: il cliente che dovesse disdire prima di tale termine, infatti, dovrà pagare (oltre il costo di disattivazione, che può essere di massimo 94€) anche le rate residue del modem in un’unica soluzione. Il cliente può, però, specificare nella comunicazione di recesso di voler mantenere la rateizzazione fino alla naturale scadenza.
Tiscali Ultrafibra Giga Full
A marzo 2019, Tiscali ha apportato una modifica interessante alle proprie offerte. Si tratta della doppia versione Open e Full: la differenza è nelle chiamate che sono a consumo per la Open e illimitate per la Full. Una segmentazione che aiuta a rispondere meglio alle esigenze di servizio e di risparmio dei consumatori. Una strategia che, probabilmente, si è rivelata poco efficace, dato che le due versioni non sono state più proposte.
Le due versioni dell’Ultrafibra Giga di Tiscali venivano proposte con 3€/mese di differenza (Open 24,95€; Full 27,95€). Un vantaggio economico che si sarebbe trasformato in risparmio reale solo nel caso in cui l’utente della Open avesse preventivato di effettuare meno di 4 telefonate al mese da 14 minuti ciascuna.
L’Ultrafibra Giga Full, l’offerta che risponde ai nostri criteri di confronto, come si è visto, è stata proposta a 27,95€/mese. Il canone prevedeva: Internet veloce, telefonate illimitate verso numerazioni fisse nazionali e internazionali, più 500 minuti di telefonate verso numerazioni mobile, attivazione e modem.
Tiscali si è caratterizzata, oramai da tempo, per le sue offerte prive di vincoli temporali: si può recedere in ogni momento, corrispondendo un costo di disattivazione o migrazione pari a una mensilità (27,95€).
Leva | TIM | Vodafone | Fastweb | Wind | Tiscali |
Offerta più venduta | Nuova Connect Fibra | Internet Unlimited + | Internet+Telefono | Fibra1000 Unlimited | Ultrafibra Giga Full |
Canone in offerta | 25,00€/mese | 24,90€/mese | 29,95€/mese (per chi è raggiunto da fibra) | 25,98€/mese | 24,95€/mese |
Durata promo | 6 mesi | 48 mesi | 12 mesi | Bloccato | Bloccato |
Canone a regime | 35,00€/mese | 29,90€/mese (per le attivazioni online) | 29,95€/mese | 25,98€/mese | 24,95€/mese |
Eventuali sconti | 120€ (contributo attivazione) | Nessuno | Nessuno | Nessuno | Nessuno |
Costo effettivo al mese per il primo anno (comprensivo di sconti)* | 35,00€ | 30,90€ | 37,95€ | 25,98€ | 24,95€ |
Opzione ultra-velocità | Gratis | Gratis | Gratis | Gratis | Gratis |
Altre opzioni a pagamento rilevanti ai fini della comparazione | No | No | 8,00€/mese per chiamate illimitate mobile nazionali e verso fissi all’estero | No | No |
Vincolo di fatto ** | 48 mesi | 48 mesi | Nessuno | 48 mesi | Nessuno |
Traffico voce | Illimitato verso fissi e mobili nazionali e verso fissi internazionali (con opzione aggiuntiva) | Illimitato verso fissi e mobili nazionali e verso fissi internazionali | Illimitato verso fissi e mobili nazionali e 1.000 minuti verso fissi internazionali (con opzione aggiuntiva) | Illimitato verso fissi nazionali e internazionali e verso mobili nazionali | Illimitato verso fissi e mobili nazionali, 60 minuti inclusi verso fissi internazionali |
Attivazione | 240,00€ (quota d’adesione compresa nel canone mensile) | Nessuna | Nessuna | Nessuna | Nessuna |
Opzione modem | 5,00€/mese (tot 240€) | 6,00€/mese (tot 288,00€) | Compreso (comodato gratuito) | Compreso nel canone 5,99€/mese (tot 287,52€) | Compreso (comodato gratuito) |
* Il costo effettivo è calcolato anche, ove necessario, aggiungendo le opzioni per rendere comparabile il servizio offerto: offerta Internet fibra, massima velocità, modem incluso, telefonate verso numeri nazionali fissi e mobili e internazionali fissi.
** Tiene presente l’eventuale vincolo derivante dalle rate residue di dispositivi o rateizzazione dei costi d’attivazione.
Classifica delle offerte di marzo: costi effettivi al mese per il primo anno
Sulla base dei costi effettivi al mese per il primo anno, stiliamo una classifica delle offerte Internet e telefono disponibili a marzo 2019 tra i maggiori provider, in ordine di convenienza. Nel costo effettivo sono state calcolate le opzioni aggiuntive (modem e telefonate) necessarie per rendere omogenea la proposta di servizio.
Si parte dalla più economica: Tiscali. Fastweb risulta l’offerta più costosa del mese di marzo. Il dato di aumento d’interesse che si è riscontrato per le offerte del provider sono probabilmente da imputare alla proposta solo Internet che, data la diffusione di proposte mobile sempre più convenienti in termini di ore voce, sta segnando il tramonto del servizio telefonico fisso.
Marzo 2019 | Tiscali | Wind | Vodafone | TIM | Fastweb |
Costo effettivo al mese per il primo anno | 24,95€ | 25,98€ | 30,90€ | 35,00€ | 37,95€ |
Andamento mercato consumer telefonia e Internet marzo 2019: il grafico del trend
Di seguito, il trend del mercato Internet e telefonia fino a marzo 2019 secondo i dati Gross Adds raccolti da ComparaSemplice.it.
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