Contratto Internet senza residenza: è possibile?

Volete sottoscrivere un contratto di rete fissa in una cosa in cui non avete la residenza? È possibile farlo senza incorrere in problemi? Ecco in dettaglio che cosa prevede solitamente questa tipologia di servizio e quali documenti richiede un provider.

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Non sempre abitare in una casa significa avere la residenza: pensiamo ad esempio agli studenti che decidono di mantenerla nel loro paese d’origine nonostante vivano in una città per motivi di studio o ai lavoratori che si spostano in una zona diversa per periodi più o meno lunghi. Una fetta di queste tipologie d’utenza vorrebbe sottoscrivere un’offerta Internet casa per approfittare della presenza della fibra nella zona e per avere una rete davvero flat, senza limiti di giga, in cui collegare tutti i dispositivi che necessitano del collegamento alla rete (smartphone, tablet, computer, console, smart TV, etc…).

Con l’avvento dello smart working ma anche con l’esplosione dei servizi di TV streaming, l’uso della connessione Internet su fisso, specialmente se in banda ultralarga, è diventato cruciale per moltissime persone, sia per motivi di lavoro che di svago. Come sappiamo, tuttavia, anche la residenza riveste un ruolo fondamentale per una serie di questioni amministrative e contrattuali. Viene richiesta, ad esempio, per sottoscrivere un’offerta luce e/o gas o per allacciare il servizio idrico. In tanti, quindi, si chiedono se sia possibile attivare un piano Internet anche se non si risiede ufficialmente nell’abitazione in cui si sta vivendo: vediamo se vi sono delle effettive limitazioni e come comportarsi in questi casi.

Contratto Internet senza residenza: si può fare?

Per quanto riguarda l’accesso a Internet, la legge italiana non pone specifiche restrizioni sulla residenza. Questo significa che tecnicamente è possibile sottoscrivere un contratto Internet anche per una casa in cui non si ha la residenza ufficiale.

È molto probabile, però, che il provider richieda comunque una documentazione che comprovi la presenza dell’utente nell’abitazione nel rispetto delle leggi (cioè che non si stia occupando in modo abusivo l’immobile): non potendo presentare un certificato di residenza, ci si potrà avvalere di altre documentazioni, come ad esempio un contratto di affitto o una bolletta pagata di un’altra utenza (non necessariamente intestata al richiedente).

Se nell’abitazione vi è la residenza del proprietario, è possibile accordarsi con quest’ultimo per poter sottoscrivere un contratto Internet a suo nome o per ottenere un via libera all’attivazione di un’offerta con i propri dati. Stesso discorso vale nel caso in cui si condivida la casa con una persona che ha la residenza: si potrebbe attivare un contratto a suo nome e condividerne l’utilizzo.

Ovviamente i provider di servizi Internet possono richiedere documenti aggiuntivi o trovare soluzioni alternative a seconda delle loro politiche interne: per alcuni gestori, ad esempio, potrebbe essere sufficiente un’autocertificazione da parte del richiedente che attesti il regolare usufrutto dell’abitazione. È importante, quindi, chiedere informazioni all’operatore con cui si vuole attivare un servizio Internet per sapere esattamente come muoversi e quale documentazione produrre.

C’è da dire, inoltre, che le procedure online di verifica e attivazione di un’offerta Internet casa potrebbero prevedere dei passaggi che richiedono dati specifici relativi alla residenza: se non siete sicuri delle informazioni da inserire o se avete dei dubbi sulla validità dei dati da inoltrare, potreste contattare direttamente l’assistenza del provider attraverso il numero del proprio servizio clienti o recarvi personalmente presso un negozio fisico per la sottoscrizione del contratto.

È importante chiarire che non è obbligatorio chiedere l’autorizzazione al padrone di casa per l’attivazione di un’offerta Internet: l’inquilino (ovviamente se occupa l’abitazione legalmente) può chiedere di installare il servizio qualora lo ritenesse necessario. Ovviamente stiamo parlando di un’abitazione già predisposta per l’attivazione di un piano dati fisso: nel caso di un allaccio di una linea telefonica, invece, la situazione è decisamente più complessa (poiché sono previsti dei lavori per portare fisicamente la rete in casa) ed è consigliabile interfacciarsi con il proprietario prima di prendere qualsiasi decisione.

Insomma, un contratto internet senza residenza

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