Anticipo TFR per ristrutturazione casa

di | 26-08-2019 | Ultime News Mutui

Anticipo TFR per ristrutturazione casa

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una parte di retribuzione che il datore eroga al dipendente alla fine del loro rapporto di lavoro. È anche detto comunemente “liquidazione”. Si può chiedere un anticipo del TFR per alcune spese, come per esempio se si necessita di liquidità per l’acquisto della prima casa per sé e per i figli, ma anche nel caso di una ristrutturazione. Come funziona? E come viene tassato questo anticipo TFR?

Anticipo TFR per ristrutturazione casa

L’articolo 2120 del Codice civile (R.D. 16 marzo 1942, n.262) regola il trattamento di fine rapporto e spiega come poter richiedere un anticipo dello stesso per “spese sanitarie per terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche”, per “acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile” e anche per la ristrutturazione.

L’anticipo può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro. I requisiti per la richiesta?

  • Avere almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.
  • L’anticipo non può superare il 70%

Anticipo TFR ristrutturazione: come viene tassato?

Una volta ottenuto l’anticipo della liquidazione per la ristrutturazione della propria casa, che tasse dovremo pagarci sopra? L’importo anticipato ha un’aliquota agevolata intorno al 23%, cioè un trattamento fiscale piuttosto conveniente.

Anticipo TFR per ristrutturazione: il datore di lavoro può rifiutare la richiesta?

Sì, purtroppo esiste questa possibilità. Il datore di lavoro può rifiutare la richiesta nei seguenti casi:

  • Non si rispetti il limite degli otto anni di anzianità o il documento notarile che certifichi l’acquisto della casa come abitazione principale;
  • È stata già concessa una richiesta di anticipo.
  • Il datore di lavoro ha già elargito il 10% di richieste previste;
  • È stata superato il totale dei dipendenti che, con pieno diritto, possono richiedere l’anticipo del TFR. Il limite è fissato dal Codice Civile al 4%.

Prestito prima casa o mutuo prima casa: un’alternativa per chi non può richiedere l’anticipo del TFR

Chiedere un anticipo della liquidazione è per molti un’alternativa al mutuo prima casa, anche se di solito non basta. È più conveniente sfruttare questa opportunità concessa dal Codice Civile ai lavoratori dipendenti come integrazione al mutuo stesso.

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