Netflix si può condividere? Ecco cosa dovete sapere

di | 28-10-2022 | Novità Netflix, Novità TV

L’abbonamento di Netflix può essere utilizzato da più soggetti, anche al di fuori del proprio nucleo domestico? E quali sono le decisioni prese dalla piattaforma streaming per il prossimo futuro? Ecco le ultime notizie legate a questo punto e che cosa fare in caso di piano condiviso con più utenti.

Netflix si può condividere? Ecco cosa dovete sapere
Confronta

Guardare le serie TV e alcune esclusive su Netflix è diventata la normalità per tantissimi utenti, non solo in Italia: nei primi tre mesi del 2020, complice anche l’emergenza Covid-19 e il conseguente lockdown, gli abbonamenti al servizio sono aumentati di quasi il 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a sfiorare i 16 milioni. Un trend positivo che ha contraddistinto anche altri servizi Pay TV in streaming.

Tuttavia l’exploit legato alla pandemia ha lasciato spazio ad un crollo importante degli utenti della piattaforma, con previsioni per la fine del 2022 tutt’altro che positive: l’addio ad alcuni mercati (ad esempio in Russia e in Cina) e una concorrenza sempre più agguerrita (tra cui Amazon Prime, Disney+ e la neo arrivata Paramount+) rischiano di far perdere al gruppo oltre 1 milione e mezzo di abbonamenti prima dell’arrivo del 2023.

Probabilmente è anche per questi motivi che l’azienda sta valutando un nuovo giro di vite sia nei costi che nelle condizioni di utilizzo. Su quest’ultimo punto l’attenzione si sta concentrando soprattutto sulla condivisione dell’abbonamento, una pratica particolarmente diffusa e che permette al cliente di risparmiare qualcosa sul canone del servizio di streaming TV. Cerchiamo di capire meglio che cosa prevede attualmente la policy dell’azienda e cosa cambierà a breve.

Sommario

Quanto costa Netflix (2022)

I piani Netflix a disposizione in questo periodo sono tre (attivabili e disattivabili in qualsiasi momento, senza vincoli o costi di disattivazione):

  • Netflix Base (7,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su un dispositivo alla volta in qualità standard (in HD a partire da novembre 2022);
  • Netflix Standard (12,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su 2 dispositivi contemporaneamente e in qualità Full HD;
  • Netflix Premium (17,99€/mese): possibilità di guardare i contenuti su 4 dispositivi in contemporanea, anche in risoluzione Ultra HD.

A partire dal 3 novembre 2022 arriverà in Italia un quarto piano, una versione Base con pubblicità, al costo di 5,49€ al mese. Con questo profilo alcuni titoli non saranno disponibili per alcune limitazioni sulle licenze e non sarà presente il servizio di download.

Ma veniamo ora all’argomento centrale di questo spazio, ossia la condivisione dell’abbonamento Netflix: è possibile farlo? E cosa cambierà nei prossimi mesi?

Netflix si può condividere? Cosa prevede il contratto

Condividere il prezzo di un abbonamento Netflix è senza dubbio un’opzione conveniente perché consente di ridurre la spesa del servizio (cosa non di poco conto, soprattutto in un periodo di aumenti generalizzati come quello che stiamo vivendo): ad esempio, un account Premium che permette di usare il servizio su 4 dispositivi contemporaneamente potrebbe avere un costo di circa 4,50 euro per ciascun utente, ancora meno di un piano Base.

Consultando il documento sulle condizioni di utilizzo del servizio in streaming, troviamo la risposta all’annosa questione. Nel paragrafo 4.2, infatti, leggiamo che:

il servizio Netflix e qualsiasi contenuto visualizzato attraverso il servizio sono destinati esclusivamente ad un uso personale e non commerciale e non possono essere condivisi con persone al di fuori del tuo nucleo domestico. Durante la vigenza del tuo abbonamento Netflix, ti concediamo un diritto limitato, non esclusivo e non trasferibile di accedere al servizio Netflix e visualizzare contenuti Netflix. Salvo quanto sopra, nessun altro diritto, titolo o interesse ti sarà trasferito. Accetti di non utilizzare il servizio per proiezioni pubbliche”.

Tralasciando gli aspetti commerciali e il divieto a proiezioni pubbliche, i punti che rispondono al nostro quesito sono sostanzialmente tre:

  • l’uso di Netflix è di tipo personale;
  • può essere condiviso, ma soltanto tra i membri del nucleo domestico (se vivete con amici, con moglie e figli o con i vostri genitori/fratelli, non fa differenza);
  • il diritto ad usufruire del servizio non è trasferibile.

La risposta alla domanda centrale di questo articolo, quindi, è sì, Netflix si può condividere, ma solamente tra persone che vivono sotto il vostro stesso tetto. Non si parla di nucleo familiare, bensì di nucleo domestico, quindi le parentele non hanno importanza: quello che conta per la condivisione è vivere sotto lo stesso tetto. Su Internet è possibile trovare dei servizi che vi permettono di creare gruppi di condivisione dell’abbonamento, così da semplificare il pagamento del canone mensile, ma sappiate che tale pratica è valida dal punto di vista contrattuale solo rispettando i punti citati in precedenza. Se avete un abbonamento Netflix condiviso con degli estranei, ma anche con dei familiari o amici al di fuori del nucleo domestico, state agendo al di fuori dei termini di servizio.

Lo stesso discorso vale anche se pensate di condividere l’account Netflix con altri, fornendo le credenziali di accesso (mail e password) ad altre persone per accedere con il vostro piano: oltre ad essere contrarie alle condizioni del contratto, questo tipo di condivisione è anche rischioso dal punto di vita della sicurezza, soprattutto se avete l’abitudine di usare spesso la stessa accoppiata mail/password anche per altri servizi.

Condividere Netflix: cosa cambierà dal 2023

A partire dal prossimo anno, Netflix ha intenzione di porre fine alla pratica della condivisione tra persone non appartenenti allo stesso nucleo domestico (un bacino che conta circa 100 milioni di utenti). Finora l’azienda si è limitata a tollerare il fenomeno, considerando la pratica addirittura come una sorta di pubblicità indiretta per i contenuti proposti.

La concorrenza sempre più massiccia e le previsioni per il prossimo futuro, però, non permetterebbero più questa politica: per questo motivo, a partire dal 2023, chi condividerà il servizio con amici, parenti e altri utenti al di fuori del nucleo domestico dovrà pagare un extra costo rispetto al canone dell’abbonamento. È stata la stessa società ad ufficializzare la notizia, anche se non si hanno ulteriori informazioni in merito (ad esempio la data precisa in cui verrà applicata la nuova politica e se verrà applicata in tutti i Paesi). Non è stato svelato il costo extra che gli utenti dovranno pagare per la condivisione, ma si vocifera un extra di circa 3 dollari al mese.

Attendiamo, quindi, di saperne di più in merito nei prossimi mesi: come sempre, vi terremo aggiornati su questa pagina e nella sezione Notizie di ComparaSemplice.it.

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