Aiuti bollette luce e gas: altri sostegni in arrivo, le nuove misure dal 1° aprile

di | 28-03-2023 | News e Varie, News Gas e Luce, Notizie Gas, Novità Energia

I sostegni attualmente in essere scadranno il 31 marzo, il governo non ha però intenzione di stare a guardare e ha già pensato a nuove misure che partiranno dal mese di aprile.

Aiuti bollette luce e gas: altri sostegni in arrivo, le nuove misure dal 1° aprile
Confronta

Come trapelato nei giorni scorsi, il governo ha pronto un decreto che permetterà di garantire ai cittadini maggiormente in difficoltà aiuti per le bollette luce e gas. I sostegni che erano attualmente in essere sarebbero scaduti il 31 marzo 2023, proprio per questo si rendeva necessario pensare a una misura alternativa che non poteva che essere provvidenziale per le tante famiglie che sono in difficoltà. L’aumento dei costi della materia prima, infatti, rende quasi del tutto vano per chi già non lo avesse fatto approfittare dei vantaggi previsti dal mercato libero e scegliere fornitore e tariffa più convenienti.

Sommario

Aiuti bollette luce e gas: lo scenario dal 1° aprile 2023

Il governo, come annunciato nei giorni scorsi, ha deciso di non lasciare soli i tanti cittadini che si trovano in difficoltà nella gestione delle spese quotidiane, comprese quelle relative alle utenze domestiche, che spesso si rivelano decisamente pesanti. Il costo della materia prima ha recentemente registrato un calo, ma questo non sembra essere ancora sufficiente, ben sapendo quanto ci siano stati aumenti che hanno riguardato praticamente tutti i settori, compresi la maggior parte dei prodotti che finiscono sulla nostra tavola.

Sono così in arrivo nuovi aiuti per le bollette luce e gas, che saranno presto resi ufficiali tramite un apposito decreto volto a sopperire a quello attualmente in essere, in scadenza il prossimo 31 marzo 2023. A questo scopo l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha destinato 4,9 miliardi di euro.

Bonus sociale bollette quanto ammonta: la misura viene rinnovata

Una delle novità più importanti presente nel decreto che concede nuovi aiuti per le bollette luce e gas è in realtà una conferma. L’esecutivo in carica ha infatti deciso di rinnovare quello che viene denominato “bonus sociale“, provvedimento destinato a dare un sostegno a quei nuclei familiari che hanno maggiore difficoltà sul piano economico.

Proprio per questo il requisito che viene preso in considerazione per stabilire chi ne avrà diritto sarà l’ISEE. In questo caso la soglia massima di reddito annuale sarà ancora pari a 15 mila euro. Almeno per ora non ci sono conferme sulla durata, ma salvo colpi di scena dovrebbe essere mantenuto fino alla fine del 2023. Un periodo ritenuto accettabile per permettere a molti connazionali di guardare al prossimo futuro con un po’ di ottimismo in più.

Nello specifico, l’accesso all’agevolazione sarà possibile per i nuclei familiari con Isee non superiore a 9.530 euro, per le famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee non superiore a 20mila euro, oltre che per i titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Il reddito rappresenta anche un fattore discriminante sulle modalità di erogazione del bonus. Nel caso degli utenti che hanno un Isee sotto i 9.530 euro l’agevolazione sarà pari al 100%, mentre per chi ha un indicatore Isee compreso tra 9.530 e 15mila euro (con meno di 4 figli a carico) questo sarà pari all’80%.

Al momento non dovrebbero esserci cambiamenti nemmeno nella modalità di presentazione della domanda per chi ritiene di avere i requisiti necessari. Basta semplicemente presentare la dichiarazione sostituiva unica (Dsu) per ottenere un’attestazione di ISEE entro la soglia di accesso ai bonus o risultare titolari di reddito o pensione di cittadinanza. Sulla base degli ultimi riscontri ISTAT a essere coinvolte dovrebbero essere circa quattro milioni di famiglie.

Fino ad ora sono in tanti ad avere apprezzato questo provvedimento, pur restando importante cercare di prestare una maggiore attenzione a come ci si comporta nella quotidianità tra le mura domestiche. A volte, infatti, ci sono degli errori che molti di noi finiscono per commettere, anche in modo inconsapevole, e che incidono sull’importo che ci ritroviamo in fattura; leggere questo approfondimento potrà essere utile per capire se rientri anche tu in questa categoria.

Il ritorno degli oneri di sistema e non solo

È inoltre previsto un cambiamento in bolletta e che riguarderà una voce a cui molti finora avevano prestato pochissima attenzione. Si tratta degli oneri di sistema, ma le modalità saranno differenti a seconda del servizio erogato.

Per quanto riguarda il gas, infatti, questi continueranno a essere a zero e a non avere quindi alcuna influenza sul conto da pagare. Diversa sarà invece la situazione per quanto riguarda la luce: questi torneranno a essere inseriti, arrivando così ad aumentare le spese per gli utenti. Il governo ha parlato comunque di “altri benefici che saranno garantiti ai cittadini“, ma fino ad ora non si è entrati nel merito.

È stato inoltre confermato il taglio dell’IVA sul gas, pari al 5%. Si tratta di un cambiamento decisamente importante rispetto al passato: questa era infatti pari al 10% prima della crisi, mentre per il metano si arrivava addirittura al 22%, a seconda degli scopi industriali o civili per cui la materia prima può essere utilizzata. Questo per le associazioni che operano a tutela dei consumatori non sarebbe però sufficiente, il rischio di arrivare nell’arco di pochi mesi ad aumenti a doppia cifra è purtroppo dietro l’angolo.

Una novità importante per l’autunno

Non ci si vuole comunque fermare qui, ma si vuole provare a dare uno sguardo già da ora a quello che ci attende in autunno, consapevoli di come sia importante non farsi trovare impreparati.

Il premier e i Ministri avrebbero infatti in mente una sorta di “bonus riscaldamento” consapevoli che sarò da quel periodo che ci sarà la necessità di accenderli per tenere calde abitazioni e aziende. Questo dovrebbe essere una sorta di indennizzo già visibile direttamente in bolletta e valido per tutte le famiglie se il prezzo dovesse raggiungere una determinata soglia, che per ora non è comunque stata dichiarata. L’ISEE in questo caso non sarebbe preso in considerazione.

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