Android Automotive: come funziona e dove è disponibile

di | 10-12-2023 | News e Varie, News Noleggio

Google propone un sistema operativo denominato Android Automotive. Un sistema più sicuro ed attendo alla privacy

Android Automotive: come funziona e dove è disponibile
Confronta

Quando presentiamo una nuova auto, inevitabilmente parliamo dei sistemi di infotainment. Se si parla di infotainment poi, si deve sempre parlare di compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay. Cosa sono? Sono due sistemi che permettono al nostro telefono smartphone di connettersi ed interfacciarsi con il display della nostra quattro ruote. Oggi il collegamento è wireless, e quasi tutte le auto di ultima generazione vantano un display centrale dedicato.

Ora si aggiunge Android Automotive (AAOS), sistema che Google ha aggiunto al sistema operativo per smartphone (Android), e quello per smartwatch (Wear OS). Ma come funziona? Dove è disponibile? Android Automotive è dunque una variante del sistema operativo Android, chiaramente dedicata solo ed esclusivamente ai veicoli. Cosa ha in comune con Android Auto dunque? Android Automotive mira ad interfacciarsi con alcune caratteristiche della vettura. Disponibile da poche settimane, è nato addirittura nel marzo 2017. E’ stato sviluppato da Big G, Intel e costruttori quali Audi e Volvo. Questo sistema operativo ha poi un’ampia gamma di personalizzazioni. Un sistema che sarà una vera e propria soluzione tecnologica in grado di gestire l’auto, i suoi ADAS, senza utilizzare i sistemi dello smartphone, al contrario di quello che fa Android Auto, come “mirroring”. Android Automotive è dunque autonomo.

Come sugli smartphone, è permesso scaricare nuove app. Oggi sono ancora poche, ma in futuro la cosa andrà mano a mano ad espandersi. Al momento le applicazioni compatibili e pronte all’uso sono: Google Maps, Amazon Music, Assistente Google in Auto, Spotify, Youtube Music, ed alcuni canali radio, tra cui la BBC. Questo sistema poi, non si aggiorna appena il traffico dati è disponibile. Lo fa in “modalità garage”. Quando l’auto è ferma, parcheggiata, il sistema fa gli aggiornamenti, scaricando ciò che serve, senza rallentare il sistema come avviene con Android Auto.

Rapidità e precisione

Il sistema Android Automotive OS sfrutta poi anche Waze (proprietà Google) e non solo Google Maps. Waze sarà disponibile, almeno all’inizio, solo su alcuni specifici modelli di Volvo e Polestar.

Vivaldi, al posto di Chrome

State pensando ad un browser Google proprio per Android Automotive? Pensiate sia Chrome? Siete fuoristrada, per coloro che hanno AAOS, c’è Vivaldi! Parliamo di una applicazione che fa della protezione della privacy e della sicurezza la sua carta di identità. Tanto per dirne una, le schede possono essere aperte solo se l’auto è ferma ed in sosta. I video? Niente riproduzione con il veicolo in movimento, al massimo si può ascoltare l’audio. Non vengono poi memorizzati dati di navigazione, così da evitare eventuali divulgazioni di dati sensibili. Non si possono poi scansionare codici QR, né scaricare file.

Volvo: Android Automotive e Apple CarPlay si interfacciano

Abbiamo già citato Volvo. Bene, proprio loro hanno pensato di far collegare l’iPhone ad Android Automotive. Insomma, una compatibilità tra Google e Apple CarPlay. L’aggiornamento è stato lanciato lo scorso luglio. Non funziona ancora tutto, ma nei prossimi mesi i problemi saranno risolti.

Android Automotive: perché sceglierlo

Per quale motivo un utente dovrebbe scegliere questo sistema? Beh, principalmente perché si ha una maggiore integrazione con i sistemi e servizi di Google. Tra i Costruttori più noti, che hanno scelto questo sistema, citiamo Volvo, Renault, Ford e Porsche. AAOS sarà il futuro? Molto probabilmente… sì! C’è ovviamente chi è contrario, come Stellantis. Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis, ha così dichiarato ad Autocar al Salone dell’Auto di Parigi 2022: “Abbiamo deciso di non passare a Google Automotive“. “La gestione di una grande flotta per la programmazione dei download diventa impegnativa. Altre case automobilistiche stanno imparando a gestirlo, ma stanno scoprendo che, a meno che non utilizzino una piattaforma operativa molto più leggera, è molto difficile“.

Il sistema è poi di serie su alcuni modelli, quindi non è installabile. Il design è poi rimasto invariato rispetto e con Android 14. C’è in ogni caso la possibilità di vedere la mappa e le indicazioni stradali, mantenendo il pannello di navigazione nella parte superiore dello schermo offrendo funzionalità multitasking.

Chi adotta Android Automotive?

Abbiamo già citato i costruttori che hanno scelto di installare sulle proprie autovetture il sistema Android Automotive. Un gruppo ancora “ristretto”, è vero, ma il futuro è roseo per Android Automotive. Ci si aspettano molte più adesioni infatti, visto la qualità del prodotto e le prestazioni finali. Vediamo dunque insieme la lista di chi lo ha scelto, con i relativi modelli.

Honda lo propone per la sua Accord da quest’anno, mentre Polestar (gruppo Volvo) lo installa sulla Polestar 2, Polestar 3, Polestar 4 e Polestar 5. GMC lo prevede per il suo mastodontico Hummer EV. Renault lo offre sulle nuove Austral, Mégane E-Tech Electric ed Espace (in uscita queste ultime due nel 2024). Quanto a Volvo, è previsto sulla XC40 Recharge, la C40 e la EX90. Già dal 2022, lo prevedono la Volvo S90, V90, V90 Cross Country ed XC60. Da quest’anno, invece, lo montano la Volvo XC90, la Volvo S60, V60, V60 Cross Country e la Volvo XC40. L’anno prossimo, sarà installato sulle nuove Porsche.

Senza Google Automotive Services, sono invece la Rivian R1T e la Rivian R1S, nonché la Lucid Air, la cinese Lynk & Co 01, le Maserati Ghibli, Levante e Quattroporte ed infine la BMW X1. Chiaramente, solo provando Android Automotive si possono capire e apprezzare le relative differenze. Non vi resta dunque che provare, ove previsto, il sistema, così da capire se faccia per voi o meno. Dove invece è già installato di serie, beh, dovrete adattarvi.

 

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