Bonus Infratel: i dubbi di Antitrust e le modalità di richiesta

di | 24-09-2020 | News e Varie, News Internet Casa

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Bonus Infratel: i dubbi di Antitrust e le modalità di richiesta
Confronta

Come molti di voi sapranno, il mese scorso il Ministero dello Sviluppo Tecnologico (MiSE) ha dato via libera ai decreti per il cosiddetto “Bonus Infratel”, un incentivo di importo variabile (tra 200 e 500 euro, a seconda dell’ISEE posseduto, o fino a 2000 euro per le aziende) pensato per “supportare e agevolare l’acquisto di dispositivi tecnologici e servizi di Internet veloce” da parte di famiglie e imprese. Nei giorni scorsi, però, l’intervento dell’Antitrust ha posto l’accento su un rischio concreto per quanto riguarda l’utilizzo del bonus per l’acquisto di offerte in banda larga, che potrebbe causare dei rallentamenti rispetto agli obiettivi previsti sulla diffusione della fibra e di connessioni decisamente più performanti della rete in rame.

In poche parole, un bonus Infratel aperto a qualsiasi offerta Internet casa sopra i 20 Mbps, che comprendesse l’acquisto di tariffe fino a 30 Mega, avvantaggerebbe gli operatori che investono meno sulla banda ultralarga. La tecnologia ADSL, infatti, ha un costo inferiore per i provider e, di conseguenza, ciò potrebbe rallentare il passaggio verso soluzioni più moderne, performanti e competitive.

Approfondimenti:

Sommario

Antitrust: agevolazioni su offerte Internet 100 Mega

L’idea dell’Antitrust, tuttavia, non è di limitare l’accesso al bonus solo a chi è raggiunto dalla fibra ottica: gli utenti raggiunti dalla FTTH in Italia, infatti, sono ancora una minoranza, seppur in continua crescita (la copertura è balzata dal 18% del 2018 al 23% del 2019, secondo la società di analisi EY).

La soluzione migliore, invece, potrebbe essere quella intermedia: permettere l’accesso al bonus per l’acquisto di un’offerta Internet con almeno 100 Mbps di velocità, “senza alcuna preferenza tra tecnologie”. In questo modo la platea si amplierebbe anche ai clienti raggiunti da rete in fibra mista rame (come la FTTC e la FTTS) e dalla tecnologia FWA con velocità superiori ai 30 Mega.

Il passaggio da ADSL a reti VDSL e versioni più avanzate di fibra mista rame, infatti, significherebbe costi nettamente inferiori per l’upgrade rispetto al salto verso ad una rete in fibra pura. Un bonus mirato, quindi, potrebbe favorire gli investimenti dei provider per un aggiornamento delle attuali linee ADSL, ancora presenti in molti piccoli comuni sparsi per l’Italia, con velocità in alcuni casi inferiori ai classici 20 Mega.

Nessun costo per i clienti

Un altro punto importante su cui l’Antitrust chiede maggior attenzione ai legislatori è la garanzia di poter cambiare operatore senza penali o altri oneri economici che renderebbero inutile o depotenzierebbero il bonus. La scelta migliore, quindi, potrebbe essere lo stop ai costi di migrazione durante il periodo in cui è possibile sfruttare il bonus Infratel, assicurando in questo modo la massima concorrenza.

Bonus PC e Tablet per il comodato d’uso o per l’acquisto?

Un altro tema su cui si sono sollevate innumerevoli polemiche e discussioni riguarda l’acquisto dei dispositivi con il bonus, come PC e tablet: secondo le prime indiscrezioni diffuse in questi giorni, infatti, il voucher servirebbe soltanto per richiederli in comodato d’uso e non per l’acquisto vero e proprio. Cosa significa? In pratica è escluso l’acquisto diretto dell’utente presso un negozio di elettronica e tutto passerebbe tramite l’operatore. Con la formula del comodato d’uso si pagherebbe un costo mensile per il dispositivo e, una volta scaduto il contratto con il gestore, il prodotto dovrebbe essere restituito.

Tuttavia alcuni portali di settore, tra cui Agenda Digitale, ha riportato nei giorni una presunta dichiarazione di Infratel (anche se, a onor del vero, la stessa società non ha ancora diramato un comunicato ufficiale in merito e dagli operatori questo punto non è stato chiarito) secondo cui il voucher permetterà “un acquisto a tutti gli effetti”.

Le voci sul comodato d’uso si sarebbero diffuse a seguito della diffusione della prima bozza del regolamento. Nel documento, precisamente nella sezione 4.1 dedicata ai Soggetti beneficiari, si legge “acquisizione di un tablet o di un personal computer fornito dall’operatore”, un termine che può essere interpretato in modi differenti e che, quindi, rende questo punto abbastanza ambiguo.

Per ora, quindi, non è possibile avere la garanzia che il bonus possa essere utilizzato effettivamente per l’acquisto di un dispositivo. Quel che è certo, invece, è che tutto l’iter passerà attraverso il gestore telefonico e, quindi, il cliente non potrà utilizzare il voucher per un acquisto diretto in negozio o online. Attendiamo la pubblicazione ufficiale del decreto per saperne di più.

Bonus Internet valido anche per più offerte

Per quanto riguarda le condizioni di utilizzo del bonus per l’acquisto di un’offerta Internet, viene specificato un altro punto importante del documento di Infratel e del Ministero dello Sviluppo Economico: leggiamo, infatti, che “non è previsto alcun obbligo, da parte del beneficiario, di rimanere vincolato al contratto per il quale è si è beneficiato del voucher. Laddove il beneficiario decida di cambiare operatore, resterà fermo il suo diritto ad utilizzare l’ammontare residuo del voucher per la sottoscrizione di un nuovo contratto”.

Il cliente, quindi, dovrebbe avere la possibilità di cambiare offerta usufruendo dell’ammontare del voucher non ancora utilizzato. Permane, tuttavia, il nodo relativo ai vincoli di permanenza previsti dalla maggior parte dei provider (da un minimo di 24 mesi e fino ai 48 mesi per le tariffe con modem in vendita abbinata), oltre ai costi di migrazione citati in precedenza.

Come richiedere il bonus Infratel

Il voucher, presentato dalla ministra dell’Innovazione Paola Pisani, è rivolto a coloro che non hanno una connessione Internet in casa o navigano a velocità inferiori ai 30 Mega, per permettere il passaggio ad una tecnologia migliorativa (non potrà essere utilizzato, ad esempio, per attivare un’offerta ADSL).

Verrà applicato dalla compagnia sotto forma di sconti o agevolazioni contrattuali per i clienti che ne avranno diritto. Il bonus, come abbiamo già visto negli scorsi paragrafi, sarà indiretto, non utilizzabile direttamente dagli utenti, ma passerà tramite gli operatori telefonici, i quali poi otterranno il rimborso direttamente da Infratel.

Tenendo conto delle condizioni di utilizzo previste, la documentazione necessaria per usufruire delle agevolazioni dovrà probabilmente essere presentata al provider.

L’importo del bonus varierà a seconda dell’ISEE:

  • fino a 20 mila euro: 500 euro per l’acquisto di offerte Internet casa o di dispositivi in comodato d’uso. Dovrebbero essere i primi bonus ad essere resi disponibili, secondo quanto riportato nella bozza del documento, anche se non viene fornita una data precisa (si parla di un generico “settembre 2020”.
  • fino a 50 mila euro: 200 euro, ma solo per le tariffe Internet (esclusi, quindi, i dispositivi);
  • fino a 2.000 euro per le aziende (importo variabile a seconda delle dimensioni dell’azienda, del numero di dipendenti, della copertura presente nella zona e altri fattori).

I bonus per i redditi maggiori e le imprese verranno erogati entro la fine dell’anno.

Si invita il lettore a verificare che le eventuali offerte descritte nel post siano ancora attivabili e vengano proposte alle stesse condizioni economiche

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