- Servizio Gratuito Nessuna commissione
- Nessun obbligo Nessun impegno
- Le migliori offerte Prezzi bassi
Cambiare operatore telefonia costerà di meno, parola di AgCom
di Fabrizio Comerci | 28-05-2018 | Leggi Norme Regole, News e Varie, News Internet Casa
Enel Fibra
22.90 €/MESEIren Casa Online Fibra
23.90 €/MESEEOLO Più
24.90 €/MESEVodafone Internet Unlimited + chiamate
24.90 €/MESETIM WiFi Power FWA
24.90 €/MESETiscali Ultrainternet Wireless
24.90 €/MESETiscali UltraInternet Fibra
24.90 €/MESESky Wifi + Prova Sky Q
24.90 €/MESEFastweb Casa Light FWA
24.95 €/MESETIM PREMIUM BASE
25.90 €/MESEWindTre SUPER FIBRA
26.99 €/MESEFastweb Casa Light + Mobile Light
27.95 €/MESEFastweb Casa Light
27.95 €/MESETIM WIFI POWER SMART
29.90 €/MESETIM WiFi POWER TOP
29.90 €/MESEEhiWeb ADSL FIBRA 1 GIGA
29.95 €/MESEFASTWEB CASA
29.95 €/MESEFastweb Casa Plus
36.95 €/MESESe vi è mai capitato di rinunciare a una buona offerta Internet e telefono, per il solo fatto di non voler pagare penali di recesso più o meno esplicite, sappiate che non siete un caso raro. E se n’è accorta anche l’AgCom che, nella sua attività di vigilanza, ha scovato, tra le condizioni economiche imposte dai vari operatori, costi di recesso e cambio gestore esorbitanti. Un modo efficace, da parte degli operatori del mercato, per dissuadere il cliente uscente, ma anche un modo per distorcere le dinamiche della libera concorrenza e ostacolare le libere scelte dei consumatori.
Sommario
I tre “costi di deterrenza”: ecco quali sono
Intendiamoci: per le società, chiudere un contratto d’abbonamento, che anche preveda la rateizzazione di prodotti (modem, smartphone…), è senz’altro una spesa amministrativa da sostenere. Tuttavia, secondo quanto riscontrato dall’AgCom, i costi per il recesso o per il cambio operatore sono ingiustificatamente alti. Ma, di quali costi stiamo parlando?
- Costo di recesso di base – Si tratta della somma da corrispondere alla chiusura del contratto. Solitamente si tratta di una cifra fissa che si aggira tra i 40 e i 50€.
- Costo di disdetta prima della scadenza – Abbandonare un operatore prima della conclusione del periodo di fornitura, ha un costo aggiuntivo. In molti casi, il fornitore chiede al cliente la restituzione di tutti i benefici economici derivanti dalla sottoscrizione dell’offerta. Quindi vale a dire, il pagamento della differenza tra il prezzo pieno e il pezzo in offerta per tutti i canoni corrisposti fino al momento del recesso anticipato. Di fatto, si tratta di un vincolo importante.
- Rate residue – Per chi sta pagando a rate un dispositivo acquistato in abbinamento al servizio Internet e telefono. Al recesso o al passaggio ad altro operatore, viene chiesto al cliente di pagare, in un’unica soluzione, tutte le rate residue.
Primo errore degli operatori: poca trasparenza
Mettere in evidenza, in ogni offerta, tutte le condizioni economiche sarebbe impossibile. Tuttavia, è vero che, anche chi è abituato a fare attenzione ai “dettagli” contrattuali, può avere difficoltà a reperire tutte le informazioni relative ai costi di recesso o cambio operatore, tra i documenti informativi delle singole offerte. Da questo punto di vista, secondo l’Autorità, i provider hanno peccato di scarsa trasparenza.
Il caso virtuoso di Fastweb
Il nuovo corso di Fastweb, caratterizzato dalla comunicazione #NienteComePrima, punta tutto sulla trasparenza e la correttezza nei confronti dei clienti. Quello dei costi vincolanti è, senz’altro, un buon banco di prova per testare la sincerità delle intenzioni.
Nelle offerte attive nel momento in cui si scrive, tra le condizioni proposte, alla voce “Niente costi nascosti e niente sorprese”, si scopre che l’attivazione e il modem sono gratuiti (nessuna rata vincolante), nessun addebito viene richiesto per recesso anticipato e, per la disattivazione, il cliente uscente dovrà versare 59€. Al di là della valutazione economica di questa ultima voce di costo, tutto è indicato chiaramente ed è accessibile a tutti. Trasparenza e correttezza sono valori aggiunti che il mercato ha imparato ad apprezzare e premiare.
Costi di recesso e passaggio ad altro operatore: le linee guida
Con riferimento ai tre costi di cui sopra, l’AgCom ha individuato alcune irregolarità nella loro ratio. Un elemento che rende iniquo il pagamento che il cliente deve corrispondere. Per questo ha stilato delle linee guida che, da una parte, riportino in carreggiata le condizioni economiche proposte dagli operatori e, dall’altra, permettano al consumatore di valutare la correttezza dei cavilli contrattuali.
Attualmente le linee guida sono aperte per la consultazione e il confronto tra AgCom e operatori. Un confronto che andrà avanti fino al prossimo luglio, quando le nuove regole diventeranno vincolanti.
Andiamo a vedere, nel dettaglio, cosa stabiliscono.
- Linee guida sul costo di recesso di base – La somma dovuta al recesso del contratto dovrebbe essere calcolato sulla base delle reali spese amministrative che gli operatori devono sostenere per la gestione della pratica di chiusura della fornitura. Inoltre, non dovrebbe superare il valore dei canoni mensili rimanenti fino a fine contratto.
- Linee guida sul costo di disdetta prima della scadenza offerta – Il valore richiesto dagli operatori deve essere equo e proporzionale al valore del contratto. Meno mesi mancano alla scadenza del contratto, meno si dovrebbe pagare. Con le logiche attuali, avviene esattamente il contrario.
- Linee guida per le rate residue – Non è corretto che gli operatori impongano il pagamento delle rate restanti dei dispositivi in un’unica soluzione. Deve essere permesso all’utente di continuare a pagare a rate. Nella disdetta, inoltre, non devono essere presenti rate legate all’attivazione della linea e al pagamento di dispositivi che l’utente non può utilizzare con altri operatori (vedi il modem).
Tariffe ADSL e FIBRA
Vuoi Risparmiare sulla Bolletta?
Più letti
- Nuova Vodafone Power Station: caratteristiche, funzionalità e costi
- Restituzione decoder Sky: come e dove effettuarla per non incorrere in penali
- La classe del contatore del gas (G4, G6, G10): cos’è e cosa indica
- Canone Rai 2023: novità
- Tempi liquidazione sinistro dopo perizia: cosa devi sapere
Ultime News
- Moto più comode per viaggiare in due03 Giugno 2023
- Alluvione in Emilia Romagna: giga gratis e altre iniziative per le popolazioni colpite26 Maggio 2023
- Decreto bollette: le novità per luce e gas19 Maggio 2023
- DR 4.0 vs Dacia Duster Gpl: il confronto tra vetture a… gas!07 Maggio 2023
- Quando iniziare l’addestramento di un cane30 Aprile 2023